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Vignettopoli
Giornate in un continuo replay
In certi periodi dell’anno essere single significa rivivere di continuo la stessa giornata. Sarà che quando si vive soli con prole a carico la vita sociale è praticamente inesistente.
O meglio, virtualmente ce l’hai grazie a skype, messanger, Facebook, qualche mail ed il vecchio e mitico telefono che non ti abbandona mai, nonostante la tecnologia, che un “aiutino” te lo da sempre. Ma la vita vera? Quella dove si esce in compagnia, si chiacchiera e si sta fuori di casa? Un sogno! Un lusso che ci si può permettere al compleanno (nonna-sitter permettendo) o durante i 15 gg di vacanza dei pargoli dall’altro genitore, in cui in genere tutti i tuoi amici, ovviamente single o con famiglia regolare sono in vacanza.
Il succo del discorso è che tutte le mattine ci si alza, si salta come un grillo, e si urla a “bassa voce” attente a non svegliare il vicinato per uscire di casa con zaino, merenda e cappotto mezzo allacciato, immancabilmente storto. Truccarsi in ascensore è diventata un’abitudine, mentre la mente viaggia verso ciò che si dimentica per le corse e ci si ricorda solo quando si è in garage. Il traffico delle 7.30 ti accoglie con il suo frastuono e via verso la scuola per lasciare i bambini e correre al lavoro. Ma pensate che le corse siano finite? Esci dall’ufficio per arrivare a casa: spesa, letti, compiti da controllare, lavatrice straboccante, mentre il pensiero si rivolge alla cena da inventare con la speranza che nessuno reclami per la poca fantasia utilizzata. Eh già! Le bollette urlano vendetta, le medicine servono e con fatica ci scappa la pizza surgelata!
E la giornata volge al termine… dopo aver “fiaccato” per bene fisico e mente e quando finalmente potresti usufruire del divano e telecomando libero da intercettazioni, vai a letto: la stanchezza implora che le si dia retta. Dormi? Sarebbe una grande fortuna! Ma la giornata appena trascorsa si mette in azione ed invece di sognare gli incubi fanno capolino: spese di condominio, mensa scolastica, scarpe nuove per i bambini… questo di giorno in notte: una fotocopia di quello che si è passato il giorno prima. E il week-end del single com’è, vi chiederete? Al solo pensiero che si trasformerà in una lunga maratona tra compiti, pulizie, panni da stirare, non vedi l’ora che arrivi il “lunedì”. Ma sei single, seppur con prole.
Non hai voluto mettere la testa sotto la sabbia quando le cose non andavano per il verso giusto, volevi la tua libertà e le tue responsabilità. Essere padrona delle tue scelte. Già! … ma poi arriva uno scricciolino di un metro e 10 che ti abbraccia e ti dice: “Mamy ti voglio tantissimo bene, e tu?” E tu cosa? Tu ti sciogli come se quelle giornate fossero ciò che hai sempre sognato per tutta la vita, perché ciò che hai in quel momento è la ricompensa di ogni minuto, ogni giornata di sacrifici e problemi, perché i figli sono l’unica cosa vera ed importante nella nostra vita, un carburante che ci permette di andare avanti e se incontri qualcuno che ti ama, ti rendi conto che deve prenderti con “il pacchetto famiglia”. A volte succede, e si corre di meno.
*Disegno di Anna per Edizioni Damiano*