Vignettopoli
Navarra: streghe, cavalieri e tori
Passeggiare tra questi boschi mi fa sentire una principessa in fuga, ogni fruscio tra gli alberi potrebbe essere provocato dal passo di una strega o da un cavaliere che viene per ghermirmi. Che romantico! La Navarra, regione a nord della Spagna al confine con la Francia, è ricca di natura, storia, leggende e misteri.
Camminando per gli eco – percorsi nei parchi millenari di faggi e querce della foresta di Irati o della Sierra Ubrasca o ancora nei tanti parchi naturali, fino a raggiungere le gole di Lunbier e di Arbayún, ci si perde in una serie di paesaggi fantastici. Vere e proprie tavolozze di colore di un pittore ubriaco di luce che nascondono grotte e gallerie nelle quali stalattiti, stalagmiti e ruscelli sotterranei fanno da scenario a antiche leggende di streghe e donne mitologiche: le lamie, creature metà donna e metà pesce. Non è difficile, da queste parti, evocare il passaggio di personaggi leggendari, cavalieri e guerriglieri che vi si sono rifugiati in altre epoche. La regione, a cavallo dei Pirenei, è da sempre un crocevia di culture e battaglie, essendo un territorio prezioso difficile da espugnare grazie alla sua collocazione geografica. Dopo lo smembramento delle contee, attorno al 1500, la Navarra passò alla corona francese e vi rimase fino al 1791, quando fu riassorbita nel territorio spagnolo, dove però, mantenne leggi proprie e le caratteristiche di una comunità autonoma.
Le vestigia di questo glorioso passato sono rappresentate da un patrimonio monumentale straordinario dislocato ovunque: nei borghi medievali come Estella o Olite, nelle cittadine con luoghi evocativi come la Collegiata di Roncesvalles, originariamente rifugio-ospedale ora uno dei punti di partenza del Cammino di Santiago in Spagna, o la muraglia di Artajona, fortificazione medievale che ancora oggi conserva 9 delle 14 torri merlate, sita nella cosiddetta Zona Media della Navarra, oppure nei luoghi storici di Pamplona come il castello di Javier, il monastero di Leyre, la Cattedrale o il Casco Antiguo, quartiere storico del capoluogo. Ma ciò che più accende i sensi, nella primavera di Navarra è uno sbocciare di riti e sagre folkloristiche che si aprono con la festa dell’Almadia, in calendario per il 29 di aprile 2010. Le “almadias” sono zattere formate da strati di tronchi legati da sartie vegetali, hanno un remo all’estremità, che consente di condurle sfruttando le correnti delle acque impetuose dei fiumi della zona. Venivano costruite e poi guidate dagli “almadieros”, che fin dal medioevo, riuscivano così a trasportare i tronchi nei vari villaggi lungo i fiumi, dove potevano poi essere venduti e lavorati. In onore a questi epici personaggi e in un ampio progetto di recupero del patrimonio storico e culturale, che punta a ridare visibilità agli antichi mestieri, come gli almadieros, i carbonai e i fabbri, si celebra l’attuale festa tra spettacoli, sagre, fiere dell’artigianato e percorsi enogastronomici.
Da aprile in poi gli eventi folkloristici si susseguono sino al solstizio d’estate quando le feste divengono una vera e propria esplosione di colori e si impadroniscono di tutta la regione. A Zugarramurdi si celebrano gli Akelarres delle streghe. In montagna: le danze e gli sport rurali, oltre alla pelota basca. Nella Ribera primeggiano le vaquillas (corse per strada o corride incruente di giovenche allo stato brado). In questa stagione si ripetono tradizioni ancestrali, eredità di antichi trattati medievali tra cui il Tributo delle Tre mucche e la rappresentazione del Mistero di Obanos, legata al Cammino di Santiago. Per concludersi a luglio dove si svolgono i Sanfermines e molte località organizzano processioni in costumi tipici in onore del proprio patrono. A Pamplona il culmine delle attività del Sanfermines è l’Encierro, la famosa corsa dei tori, lasciati liberi nelle strade della città tra la folla. Chissà come reagirebbero le streghe, le lamie o la principessa in fuga tra i boschi se assistessero a quest’evento, probabilmente sarebbero le prime a darsela a gambe levate.
Per informazioni:www.visitnavarra.es