Vignettopoli
Non c’è tempo, amore
Non c’è tempo, amore. In scena al Teatro Sala Umberto di Roma, l’amore e le sue letture. Intervista ad Amanda Sandrelli. Un titolo forte per uno spettacolo che parla innanzitutto di amori maturi…
amori maturi che appartengono ad un generazione che ha sperimentato di tutto e si è poi ricreduta su tutto, che cavalca l’onda del potere e si mostra con i suoi protagonisti attraverso i toni brillanti che non mancano di sottolinearne i costumi e le loro vicende. Amore. sesso, tradimenti e quanto si è fatto e perduto e che non può più tornare. Amanda Sandrelli, figlia del grande cantautore Gino Paoli e dell’attrice Stefania Sandrelli, è una dei protagonisti, a lei ci rivolgiamo per conoscere nello specifico quello che avverrà in palcoscenico nel lavoro teatrale di Lorenzo Gioielli.
Un titolo forte per uno spettacolo che parla innanzitutto di amori maturi…
Sì, la trama è molto semplice: due coppie che si incrociano e si tradiscono più o meno consapevolmente, tutto qui, però attraverso questa commedia degli equivoci classica si cerca di dare un punto di vista su un momento storico e generazionale molto particolare.Non c’è tempo è, infatti, un po’ una sensazione che tutti noi dai quaranta anni in poi abbiamo, non sei né giovane né vecchio… sei in un’età strana in cui tutto inizia ad assumere un volto diverso e anche tu… Si tratta di una commedia davvero divertente, ma con un occhio attento al reale.
Quattro personaggi, due uomini e due donne molto diverse tra loro che si confrontano con l’amore. C’è un approccio diverso alla materia amore tra uomo e donna?
Più che altro c’e una coppia vera e propria composta da Edy Angelillo e Blas Roca Rey e poi due personaggi meno convenzionali Andrea Lolli e io, che non hanno una famiglia pur avendo la stessa età e sono meno definiti, più liberi ma più spaventati…La libertà è più difficile da gestire! Tutto questo “gioco” diventa così un modo per riflettere spesso su quanto la coppia sia davvero una scelta o una struttura sociale, a quante cose si rinuncia a volte per amore, oppure per convenzione. Bisogna capire se è l’amore che ti tiene insieme o il senso di protezione che può dare una coppia.
Una contrapposizione tra due coppie che rappresentano il panorama delle scelte attuali insomma.
Ci piacerebbe che si trovasse alla fine un posto per tutti, che si volesse bene a tutti…anche il mio personaggio che in fondo è un’amante e quindi poco simpatico alle donne in generale proprio in quanto amante, ha poi però degli aspetti di ingenuità, infantilismo e disponibilità verso l’amore, talmente scoperto e fragile che alla fine te lo fa amare, anche se non si tratta di un personaggio per cui uno parteggia – neanche io parteggerei per l’amante se fossi in sala, essendo dalla parte delle mogli! “Non c’è tempo, amore” in realtà è un po’ un pretesto per parlare in modo fresco di un tema vicino a tutti, è uno spettacolo dal linguaggio non convenzionale, un testo interessante e dalla struttura quasi da commedia classica per cui rende possibile una fruizione su più piani, tante letture che certo lasciano qualcosa in più allo spettatore. È un modo per parlare di noi e del nostro tempo in modo non banale…
Altri progetti in cantiere?
Presto uscirà Christine, Cristana –film diretto da mia madre- mentre per quanto riguarda il teatro ad aprile sono in scena con “Non c’è tempo, amore” che sta andando molto bene, per cui presto lo riprenderemo in tournée.
Nell’attesa di apprezzare l’attrice diretta dalla madre, seguirla a teatro in questa commedia gemnerazional- nostalgico- brillante, che non potrà che farcela conoscere meglio, benché di Amanda Sandrelli già si conoscevano le sue capacità recitative, ricordiamo che fino al 18, la troveremo al Teatro Sala Umberto di Roma con “Non c’è tempo, amore”
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- Marta Volterra