Vignettopoli
Basilicata Coast to Coast…
Basilicata Coast to Coast e’ la tua prima grande esperienza come regista…perche’ questa nuova avventura? Una sfida o un’esigenza? Sicuramente un’esigenza, ho fatto tanto teatro anche come autore, ma il cinema l’avevo vissuto solo come attore e sentivo che mi mancava qualcosa…ma sicuramente anche una sfida!
Mi sono imbarcato in questa avventura anche perche’ volevo rilanciare un po’ la mia storia di artista e volevo fare qualcosa di personale dopo il teatro, visto che ormai sono anni che faccio spettacoli miei. Nel cinema ho fatto tante cose belle, ma sentivo che ancora non avevo avuto modo di esprimermi al meglio, per cui ho voluto fare qualcosa che mi somigliasse veramente…
Cosi’ nasce Basilicata coast to coast, forte della tua esperienza teatrale, cinematografica e musicale. Perche’ la scelta della commedia musicale?
La zona di confine tra musica, teatro e cinema fa parte da sempre delle mie specificita’…come artista sono trasversale, piu’ che un film musicale infatti e’ un film con delle canzoni che diventano a tutti gli effetti parte della drammaturgia. Si tratta di un modulo di racconto che avevo gia’ sperimentato con il teatro canzone e ho cercato di proporlo nuovamente sullo schermo dando vita a una storia concreta, attraverso musica e parole.
Per il tuo esordio come regista, hai anche scelto di far esordire un cantante come attore, Max Gazze’. Come mai?
Max e io ci conosciamo e stimiamo da anni, quando eravamo giovani frequentavamo un noto locale romano che allora era bacino di influenze artistiche e culturali capitoline e non solo. Poi ci siamo ritrovati a lavorare insieme a teatro per un concerto-spettacolo e l’affinita’ artistica e umana e’ forte. Ho sempre trovato la sua fisicita’ molto ironica e lui sicuramente e’ molto prediposto a uscire dal seminato della musica. Insomma cercavo un personaggio particolare e ho pensato lui, poi nel film siamo tutti musicisti per cui oltre a un attore che sapeva suonare ho deciso di puntare su un musicista che potessa essere attore. Chi meglio di Max?
Non solo Max Gazze’, ma anche il resto della squadra e’ formata da grandi attori che gia’ conoscevi e a cui ti legano rapporti di stima e amicizia…
Tutti gli attori principali erano persone che gia’ conoscevo e con cui gia’ avevo fatto film, con Giovanna, Alessandro, Paolo. Questo facilita indubbiamente le cose, si saltano dei passaggi. Al cinema, soprattutto con il film che ho fatto io -con solo 6 settimane di riprese- devi raggiungere subito il piu’ alto standard possibile per cui se ti conosci e hai gia’ confidenza vai su un risultato migliore e nel breve tempo possibile….poi loro oltre a essere miei amici sono degli artisti speciali, che mi potevano dare tanto e mi hanno dato tanto. Durante il film hanno dato il meglio, hanno fatto tutti una performace strardinaria…nel film sono tutti quasi in uno stato di grazia…
Come avete vissuto il set?
L’atteggiamento e la volonta’ sono stati da subito quelli di creare un’intesa tra tutti e per fare questo mi sono affidato alla mia esperienza d’attore. So di cosa ha bisogno un attore per lavorare a un progetto cinematografico che non e’ un palcoscenico, ma un’esplosione veloce, accade tutto in poco tempo, non c’e’ la riflessione del teatro per cui si deve avere per forza un rapporto e un’intesa speciale. Sul set ho cercato di creare una situazione quasi paritaria in cui ognuno aveva la possibilita’ di dire la sua, abbiamo creato un po’ insieme ecco…e’ stato un set ricco di discussioni costruttive!