Vignettopoli
Alkolica 09 % vol. è la giusta “gradazione”
Esibizione dopo esibizione, spopola nel Lazio la band che propone il rock’n’roll da Elvis in poi. Prossimamente, si “emigra” in Toscana, per una performance live a sfondo benefico. Obiettivo nell’immediato futuro, lavorare su pezzi inediti.
Sogni di rock’n’roll. E non si tratta della celeberrima canzone, datata 1990, del cantautore emiliano Luciano Ligabue. Anche se, in realtà, ogni riferimento, è puramente voluto. I sogni di rock’n’roll in questione sono quelli coltivati, nel corso di questo primo decennio del ventunesimo secolo, da una band musicale di Sabaudia (LT), gli Alkolica 09 % vol. Come si è arrivati a questa denominazione così complicata, che tanto sembra assumere di qualche stagionato liquore del bancone di un pub, lo scopriremo presto.
Correva l’anno di grazia 2000, il millennium bug, temutissimo baco che avrebbe, nelle intenzioni dei grandi profeti, mandato in fumo la tecnologia era appena passato senza lasciare traccia alcuna, ed un gruppo di amici si riunì di fronte un noto locale della Piazza del Comune di Sabaudia, per il canonico incontro serale. Tra le tante chiacchiere e le numerose risate, sul tavolo venne buttata l’idea di riunirsi, in maniera un po’ più seria, per una prova. Una prova musicale. “Formiamo una band”, fu il pensiero di Cosimo Mureddu, Ciro D’Ambrosio, Luca Di Chiara e Fabrizio Carollo.
Venne provata, coincidenza, “Rock and Roll” dei Led Zeppelin. Quella prova, però, rimase unica nel suo genere, in quanto Mureddu e D’Ambrosio si staccarono per abbracciare il “progetto Diesis”, un gruppo musicale tutto loro. Al batterista Di Chiara ed al cantante Carollo, però, restò l’idea di una band che facesse ballare la gente con il ritmo rock delle origini. Un gruppo che trasmettesse, attraverso le note del rock dei primordi, il vero significato della musica: la passione, il coinvolgimento, il divertimento collettivo. Una musica che, volgarmente parlando, facesse .
Per fare questo, per perdere totalmente le inibizioni, per liberare la parte più animale, gli istinti più repressi, di ognuno dei componenti, però, serviva un aiuto esterno, un po’ di alcool, un’iniezione . Presto, si aggiunse al duo Di Chiara – Carollo anche il chitarrista argentino Gabriel Lombardo, e, mano a mano, la band musicale cominciò a prendere forma, ed ad esibirsi in giro nei locali di tutta la provincia. Quindi, nel 2008, la sferzata decisiva verso la formazione definitiva. Durante la famosa manifestazione canora “Emozioni Rock”, Fabrizio Carollo nota il giovanissimo chitarrista, all’epoca nemmeno 17enne, Emanuele Viscuso, e gli propone di unirsi alla compagnia. Lo stesso succede, qualche tempo dopo, con Alessandro Scalambra, chitarrista, il quale, però, per l’occasione, ritorna al suo primo amore, il basso. Infine, la scelta di optare per una “completezza” di sound, coreografie, e stacchi, con delle coriste. Inizialmente, vengono precettate in tre, le sorelle Flavia e Valentina D’Isanto, e Gioia Scalambra. Nel 2009, delle tre, resta soltanto l’ultima.
Ed ecco, è nel 2009, che gli Alkolica raggiungono la giusta gradazione. E si trasformano in Alkolica 09 % vol. Hanno, nel corso del tempo, scalato rapidamente le classifiche di gradimento del pubblico con i pezzi storici del “re”, Elvis Presley, Chuck Berry, Jerry Lee, i Doors e tanti altri, e spaziando volentieri anche nel repertorio italiano, con Zucchero, Ligabue, per cercare di non perdere mai il contatto con la gente, e con le evoluzioni musicali rock in lingua madre.
Il rock ‘n’ roll degli Alkolica 09 % vol. è quello travolgente, quello delle origini, che risale agli anni “50-”60, che affonda le sue radici in quel di Memphis, luogo natìo del mito Elvis Presley, ma che risente di influenze blues: un sound che, con il tempo, il lavoro di squadra, la pratica, ed i numerosi successi sul palco si è affinato, perfezionato, fino a raggiungere un’ottima chimica. La “giusta gradazione”, per l’appunto.
Conquistano le movenze sul palco, ed il rauco timbro di voce, del cantante Fabrizio Carollo, solito presentarsi in scena con rigorosi occhiali scuri; lascia senza fiato la maestria alla batteria di Luca Di Chiara, meraviglioso l’affiatamento tra il basso dell’ottimo Alessandro Scalambra e la chitarra solistica del giovanissimo Emanuele Viscuso. Corredano e completano il perfetto mix di sonorità Gabriel Lombardo alla chitarra ritmica, e la stupenda voce femminile della corista Gioia Scalambra, pupilla del gruppo.
Ognuno con il proprio stile, rigorosamente rock’n’roll, ognuno con le proprie peculiarità. “Nell’ultimo anno, siamo cresciuti in maniera vertiginosa – ha dichiarato il cantante Fabrizio Carollo -, tanti giorni passati in sala prove hanno dato i loro frutti, ed il successo mietuto in tutti i locali dove ci siamo esibiti è una bella soddisfazione, per tutti quanti. Siamo un gruppo unito, non esiste un leader, ognuno ha il proprio ruolo, e lo svolge come meglio non potrebbe”.
“Abbiamo trovato le giuste chiavi di lettura dei pezzi che proponiamo sui palchi – ha proseguito Carollo -, i giusti arrangiamenti, c’è stata una bella evoluzione da parte di tutti i componenti della band. Inoltre, è giunta al culmine la ricerca delle sonorità, sulla quale abbiamo investito molto: la chitarra ritmica di Gabriel Lombardo riproduce il suono semi-acustico degli anni “60, l’ideale per la musica che portiamo in scena, mentre Viscuso utilizza le Fender Stratocaster, originali americane, consigliate da suo padre, noto chitarrista italiano anni addietro. Forse, il merito del nostro recente exploit è dovuto anche a questo, alla continua volontà di salire di livello”.
Una crescita che porterà, nel prossimo futuro, gli Alkolica 09 % vol. ad emigrare dalla provincia pontina, ed a esibirsi in Toscana, a Firenze, città dove vive e lavora il cantante. Difatti, parteciperanno prossimamente, come guest stars, alla serata di beneficenza organizzata da una nota azienda del capoluogo toscano in favore dei disoccupati del settore tessile. “Si tratterà di un unplugged acustico – ha specificato Carollo -, e si terrà al , storico locale di Piazza Santa Croce, nel centro di Firenze, ed aperto dal 1954. Verranno raccolti fondi per supportare il settore, in grave recessione: un’occasione per dimostrare la vicinanza del mondo della musica a quello del sociale”.
E se per l’estate, già sono segnate in rosso sul calendario degli eventi moltissime date nei locali più “in” del Lazio, già si pensa al futuro. In cantiere, infatti, vi è un lavoro che condurrà gli Alkolica 09 % vol. a passare al successivo : da cover band, seppur di ottimo livello, ad original band. Sono in produzione molti testi propri, che andranno a guarnire pezzi inediti. Grazie al lavoro combinato tra Carollo e Lombardo. “Gabriel scrive in inglese, ed ha in lavorazione almeno quattro pezzi, io mi diletto in italiano, ed ho almeno una dozzina di pezzi da sviluppare – ha detto ancora Fabrizio Carollo -, punteremo stavolta sul rock tradizionale, benchè risentirà giocoforza di influenze old style, ma che tenderà al moderno blues. Qualcosa che non sia scontato, una sonorità, ci auguriamo, coinvolgente”.
Coinvolgenti come sono sempre state le loro serate. La bravura degli Alkolica 09 % vol. è riconosciuta anche dagli altri gruppi che, nel Lazio, hanno il loro bel seguito. In programma, infatti, ci sono anche eventi realizzati insieme alle Fate Tribali, che suonano rock anni “70-”80, ai Redrum, cover band dei Kiss, ed ai Latitudine 41, che ripropongono il rock italiano, Litfiba su tutti.
“Quello che mi preme, fondamentalmente, sottolineare – ha concluso l’Elvis Presley di Sabaudia -, è che stiamo diventando una grande famiglia: sempre più gente ci segue, si affeziona alle nostre vicende, affolla date e concerti, partecipa con impegno e dedizione alle nostre serate. A tutti loro, al nostro pubblico, va il nostro più sentito ringraziamento: se sul palco, oltre alle note del vecchio, sano e porco rock’n’roll, mettiamo il cuore, è solo per loro”.