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PUTIN: “MAI METTERE QUALCUNO ALL’ANGOLO”
Tutti si chiedono chi sia realmente Vladimir Vladimirovič Putin, che a voler googlare, in lungo e in largo nel Web, grazie alla quantità di articoli che si incontrano, apprendiamo che ha abitato al numero 12 di Ulitza Baskova, a San Pietroburgo. Un’adolescenza difficile, alla quale ci si doveva da subito abituare. Edifici anonimi completano lo scenario costituito da case, ma solo al numero 12, non è possibile entrare. Nessuno può visitarla, l’appartamento è collocato in un ex edificio zarista, ex-komnunalka, che dagli anni 50, dopo la suddivisione in tanti appartamenti, convivevano nuclei familiari diversi, uno per stanza. L’uomo, più temuto dall’Occidente, è nato e cresciuto in questa realtà situata nella ex-Leningrado, da una famiglia di condizioni modeste e dove la caccia ai topi, era il solo gioco che si potevano permettere bambini come lui, che non avevano null’altro che la sopravvivenza cui dare priorità.
Vladimir Putin si distingueva nella caccia ai topi, nella costante lotta che ne evitasse la prolificazione. Leggiamo da un’unica auto-biografia scritta con alcuni giornalisti nel 2000, che da ragazzo, inseguì un grosso topo con un bastone, fino ad intrappolarlo nell’angolo di una scala. Fu solo un attimo e il topo, gli si scagliò contro, riuscendo a sfuggirgli, oltre la testa. L’incidente, a detta di Putin, gli consegnò una dura lezione di vita, che non dimenticò mai più: «Ognuno dovrebbe tenerlo a mente: mai mettere qualcuno in un angolo»[n.d.r.]
“L’uomo è il topo”, è proprio il caso di dirlo, se #Vladimir #Putin, ha nella sua mente un’immagine di questo tipo, assorbita nell’adolescenza- lo stesso ragazzo che a 16 anni si recò al KGB per arruolarsi- pensare di ingabbiarlo, di metterlo all’angolo a suon di sanzioni, direi che l’Europa tutta, sfiora la pateticità con atti che sfoggiamo come strategia.
L’unica cosa da dover temere è la Terza Guerra Mondiale. In questo orribile conflitto che vede una terra invasa che vuole difendere se stessa ma che apparentemente, nonostante il suo Presidente, inciti ai negoziati, dall’altro non media che per 5 minuti, Dall’altra, un uomo che sa perfettamente cosa sta facendo, Putin, che crede di essere nel giusto, un invasore che non si fida più degli Occidentali, gli stessi che fino a ieri facevano affari con lui, nonostante oggi lo considerino un criminale di guerra. Le persone non cambiano da un giorno all’altro e i politici, dovrebbero avere più a cuore le persone che li hanno eletti. Non è così. Noi stiamo già pagando sacrifici in ipotesi di un problema che avrebbe potuto scatenarsi e metterci in ginocchio. Aumenti ingiustificati su tutto e nessuno ha fatto niente per fermare un malcostume che arma le mani di chiunque, pur di approfittarsi di un momento infausto. La gente per bene continua ad avere sempre più preoccupazioni cui far fronte mentre chi siede su poltrone che non merita, perde tempo su giornali e social. La famiglia al primo posto è passata di moda. Va bene essere europeisti ma senza dimenticare chi siamo e di cosa abbiamo bisogno più degli altri.
- VIA
- nicdam
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