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DRAGHI RIFERISCE NEL SOLSTIZIO D’INFERNO AL SENATO
Draghi non fa nessun passo indietro. Di Maio, scegliendo tempo e modo sbagliato (?), il passo indietro lo fa dai 5 Stelle. Le prime pagine sono le sue. Sincronismo perfetto? Chi si aspettava che il pragmatico Premier Draghi, annotasse tutte le critiche che gli hanno fatto al Senato, come fece a suo tempo, un altro Premier in corso d’opera (Conte), si è illuso. Il riferire di Draghi non è durato nemmeno due minuti e, se avessi chiesto a mio nipote di scrivere la stessa cosa, avrebbe fatto un capolavoro.
Le risposte che volevano gli italiani, non se le prese in carico nessuno. La guerra dove sta andando?
Le liste di proscrizione chi le ha commissionate? Il caro vita che sembra inarrestabile ed ha toccato tutti i settori della nostra vita ed ancora stavamo utilizzando le nostre riserve. Ogni giorno ci si sente rapinati, senza che i prezzi vengano calmierati o si punisca la gente che li gonfia in modo ingiustificato. Solo per il fatto che continuano a presentare sondaggi farlocchi per convincerci che il Paese è con Draghi, al fine di non rispondere alle preoccupazioni degli italiani. Ci chiediamo se qualcuno si renda conto che la Terza Guerra Mondiale ha altre armi e che entro l’anno, il Signor Putin, che continua la sua strategia del terrore rivolta ad un’Occidente, a suo dire, scorretto nei suoi confronti, ha già pubblicizzato ai media che i suoi missili intercontinentali sono pronti e puntati sull’Europa. Questo volevano sapere gli italiani, dalla viva voce del Premier ma non è stato così.
Gli italiani in questo riferire, sono stati villanamente e ingiustamente messi all’angolo. Che sia tecnico o eletto dal popolo, il Premier risponde in Parlamento ma agli italiani e li deve rispettare.
Cos’ha riferito in sintesi Mario Draghi, dopo che ha ringraziato con infinita gentilezza i senatori della Repubblica? In sintesi che continuerà a fare con il ‘beneplacido’ della sua corte di “criticoni” con noi giornalisti ma che però al momento di tirare le somme, si schierano sempre con il Governo.
La cosa più interessante che è avvenuta è stato il cambio della guardia di Luigi di Maio che, grazie alla incredibile performance (annunciata) che non ha sorpreso nessuno, visto che oltre ai due mandati nello Statuto dei 5 Stelle, si deve lasciare la poltrona, ha ottenuto l’attenzione che voleva e distratto la stampa da quello che non si voleva realmente sapere. Io la chiamo la strategia della distrazione e voi?
Desideriamo ricordare a Draghi che l’Italia, non ha chiesto e non vuole per la maggioranza partecipare con le armi al conflitto Ucraina/Russia. Che gli ideali sono più forti se non si ha la preoccupazione di perdere un lavoro o di farsi come mendicanti dallo Stato, quello Stato che in Europa da ricco decide di portarci nella più terribile delle guerre. La parola deve andare agli italiani.
- VIA
- nicdam
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