Politicando
ODE agli OTTUSI
Ci sono certi un po’ ottusi che non capiscono a volo le notizie. La loro prima reazione quando leggono un titolone che addita l’ennesimo scandalo della casta e la inchioda tutta, destra e sinistra senza distinzioni, alla stessa vergogna non reagiscono con feroce indignazione e non si uniscono al coro antipolitico, ma rimangono dolorosamente sconcertati.
Poi, consapevoli del loro scarso acume, cercano di capire quello che gli altri invece hanno compreso subito e hanno provveduto a spiegare ai poveri sempliciottii intasando la rete di link. E’ successo ieri con la falsa notizia che i senatori Sanna e Amato avevano votato alla commissione bilancio per salvaguardare gli interessi della casta, mentre il puro Pardi si era fieramente opposto. Quelli con i riflessi lenti hanno dovuto leggere la notizia due volte e confrontarla con altre fonti, in primis quella diretta (il resoconto della seduta) e finalmente hanno capito che la verità era che i “fetenti” del PD avevano votato contro il nulla osta della commissione (quello sì a favore della casta) insieme a Pardi e avevano votato a favore solo delle osservazioni (contro la casta) che loro stessi avevano presentato insieme a Pardi . Insomma si erano comportati tale e quale a Pardi, basta chiederglielo, non credo avrà difficoltà a rispondere. Ma siccome la mobilitazione anticasta-PDmenoL-ve-ne-dovete-andare-tutti era già partita, i ritardatari abbiamo fatto brutta figura: non si perde tempo a leggere, l’ha già fatto il Fatto per tutti e quindi avanti con la gogna mediatica in attesa di quelle vere con pomodori, carciofi e uova marce. E’ successo ieri, ma succede quasi sempre, gli altri, gli intelligenti, si sforzano di far capire agli ottusi che è un’evidenza lampante che i politici sono tutti uguali, solo che quelli non lo vedono. Ma forse c’è una spiegazione: loro sono lungimiranti e vedono lontano. Loro sono come le aquile, guardano dall’alta quota, un battito d’ali e lo sguardo ha abbracciato l’intera vallata. Solo che bisognerebbe anche avere la vista delle aquile, che dalle nuvole distinguono un sasso da una preda. Se non ce l’hai quella vista prodigiosa vedi tutto uguale, gli alberi sono una macchia indistinta di verde e non la vedi la differenza tra un pino ed un abete. Gli altri, gli ottusi, non sono aquile, non ci provano nemmeno a guardare da lontano, sanno che gli difetta la vista, non hanno neanche grandi doti intuitive e allora per vedere si devono avvicinare. Così sbattono il muso contro gli alberi, ma almeno sono in grado di capire se si tratta di un pino o di un abete. Perciò loro, gli ottusi, il senso di una notizia non lo colgono al volo, nessun lampo li illumina mai e leggono a lume di candela, mettono insieme i fatti, approfondiscono quello che non li convince, aprono un link, ne aprono un altro e finalmente dopo tutta questa fatica si schiariscono le idee. E quando si radicalizza lo scontro prima di scegliere la metà campo in cui collocarsi collocarsi il campo lo guardano tutto. Poi scelgono, anche loro che sono lenti lo sanno che bisogna scegliere, ma lo fanno con il sospetto che quella che stanno scegliendo non sia la verità, ma solo il punto di vista che li convince di più. Perciò cercano di informarsi il più possibile sulla manovra di bilancio e concludono che effettivamente fa schifo, peggiore non la potevano fare, e ci sarebbe da fare la barricate e fare di tutto per non approvarla. Ma poi, essendo ottusi e non sapendo che cosa comporti il non approvare la manovra in tempi stretti, provano ad immaginarlo. E si prefigurano un’ondata speculativa che brucia miliardi ogni minuto e la Banca Centrale Europea che non ce la fa ad intervenire per salvare i titoli italiani, una spirale che si avvita sempre più stretta e la gente alla fame. Per cui, ottusamente, capisce l’appello di Napolitano. Gli intelligenti, non hanno bisogno di fare tutto questo lavoro perché sono, appunto, rapidi di comprendonio, vedono le cose dalle più alte vette, non devono scendere a valle e vedono chiarissimo, tutto di uno stesso colore, non c’è niente di più chiaro di una roba uniforme senza macchie nè striature. Loro sono fortunati, hanno la loro visione del mondo già incorporata nel cervello, è quella roba che si chiama ideologia. E’ una grande fortuna avercela, ti risparmia il lavoro di vagliare i fatti. La verità ce l’hai già tutta formata, quindi i fatti non possono che combaciare con la verità. Invece gli ottusi sono sprovvisti di verità, se la devono ricostruire volta per volta. Devono far lavorare il cervello e un po’ invidiano gli intelligenti che non hanno bisogno di usarlo. Però, sarà perché sono scemi, si divertono tanto a farlo funzionare, davvero, è emozionante: gli intelligenti non sanno che si perdono a non essere ‘ottusi’.
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- Lucia Del Grosso