Cinema & Spettacolo
La COMPETENZA
Com’è bella la Competenza! Piena di fascino, di seduzione, di belle maniere, di compostezza, ha il sorriso di soddisfazione, gli occhi che luccicano, che scintillano, ti tengono allegro, danno la gioia…Quanto ha studiato la Competenza! China sui libri, legge veloce, consulta lo scritto, ripassa i calcoli, guarda le tavole con tanti grafi, con tanti numeri…Com’è interessante la Competenza! Si presenta con sicurezza, parla più lingue, ha viaggiato molto la competenza, è stata a Parigi, ha fatto convegni, ha illustrato il mondo che avanza, che si rinnova…Com’è grande la Competenza! Risolve tutto la competenza, problemi ardui, domande sottili, quesiti e quesiti, pieni logica, di colori, di astuzie…Come sei indispensabile Competenza!… Il mondo si ferma senza la Competenza. Lo sanno tutti, anche i Giudici che sanno poco, e quindi si rivolgono ai Periti che sono quelli che sanno… Senza la Competenza il mondo si ferma, e quindi anche i Giudici si fermano! Si sarà capito che accusiamo i Giudici di scarsa competenza personale! Non si devono offendere; non sono loro i primi a riconoscerlo, invocando a gran voce l’intervento dei Periti? “Ehi, Signor Perito, guarda qui questa bella lista di domande. Sono formulate in maniera chiara e perfetta, perché io sono specialista in domande. Ho seguito un Corso apposito classificato col nome di “Questiologia” (dal Latino “questio” e dal Greco “logos”) e all’esame ho risposto in maniera massimamente esatta (con un sonoro SI!) all’unica domanda postami (vuoi essere promosso?), essendo stato un assiduo frequentatore delle lezioni, resistendo alla tentazione di fare la battaglia navale col mio vicino di banco. Quindi, Egregio Perito, bada anche tu a rispondere bene, per iscritto, alle domande della lista, con la coscienza attenta a non confonderla con quella della lavandaia, e renditi disponibile a confermarmi la conclusione della tua perizia oralmente, dato che il contenuto della stessa sarà per me incomprensibile, e la conclusione scritta mi sarà difficile individuarla nelle tue cartelle!”
Egregi Lettori, questo Giudice ci sembra onesto. Uno sa poco, lo riconosce e si rivolge a chi sa. Cosa volete di meglio? Inoltre, questo Giudice parla dalle austere aule di un Tribunale, luogo massimamente deputato alla tutela dell’onestà, e incline a porre un suggello enorme alle parole dei suoi dipendenti con un timbro in cui sta scritto: IMPRIMATUR!
Noi però, non ci accontentiamo dell’imprimatur e andiamo a sbirciare altrove. Se volete seguirci, seguiteci! Ora siamo in uno Studio medico. Il dottore esamina la radiografia di un paziente munita di relativo referto. Gliel’ha consegnata il Radiologo al quale s’era rivolto per la sua esecuzione e il suo giudizio, che si trova scritto sul referto. Posta sul vetro retroilluminato della parete, mostra le viscere del paziente. (Che sia ammalato gravemente? Speriamo di No!) Il dottore guarda la lastra in trasparenza e si rende conto ” de visu ” del documento prodottogli (il paziente non è gravissimo). E’ evidente che sa leggere una radiografia (eseguita dallo Specialista Radiologo), è competente al riguardo (la materia ha fatto parte del suo corso di studi), può confrontare il suo giudizio con quello del Radiologo scritto nel referto. Ciò che il Radiologo ha scritto è solo un supporto per la diagnosi completa che il medico sta facendo, e non un documento di cui valersi acriticamente. Le competenze di due persone sommate valgono di più di una sola competenza escussa, ma non partecipata! Nella fattispecie inoltre l’opera del Perito Radiologo (è evidente che la figura del Radiologo è quella di un Perito) viene controllata e non ciecamente assunta. La conseguenza è che la fiducia della diagnosi, in questo modo, risulta rafforzata. Ora ci rechiamo all’aria aperta. Siamo sopra un ponte di nuova costruzione che deve subire il collaudo. Arriva l’Ingegnere collaudatore. E’ munito di una valigia stracarica. Contiene il progetto del ponte, tavole di calcoli statici, un’enorme serie di numeri…E’ affiancato dai suoi inservienti muniti di stadie, livelli, strumenti di misura a hoc! Arriva una sfilza di autocarri carichi di pietrame. Si sa che cosa si deve fare: in base al peso con cui è caricato il ponte, verificare la corrispondenza degli abbassamenti elastici con quelli previsti dai calcoli. C’è un protocollo da eseguire per fare questo confronto. Leggi l’abbassamento sugli strumenti di misura e vai a vedere se la sua entità corrisponde a quella che sta scritta nel documento teorico. L’ingegnere osserva e giudica. In effetti, è un Giudice! Che c’è di difficile? Il Progettista del Ponte è lì accanto e sta ad osservare. In effetti, lui è “sub giudice”! “Signor Ingegnere, posso essere promosso?”
Il suo esaminatore è uno che s’intende della materia. Il suo compito sembrerebbe esiguo e lui sembrerebbe sostituibile. “Ehi ragazzino, vieni qua, fammi un favore, ti ripagherò con la cioccolata: ascolta la serie di numeri che ti danno i miei inservienti e confrontali ordinatamente con quelli che vedi scritti qui in questa cartella, io nel frattempo vado al Bar a prendermi un caffè e a comprarti la cioccolata”
Abbiamo voluto darvi un’idea. Vi fidereste di un tal collaudatore ghiotto di cioccolata, o domani eviterete di passare su quel ponte? Occorre “a monte” tutta una cultura per “giudicare”! Inoltre, capite bene, come nel caso del medico che pondera una radiografia, anche in questo caso si ravvisa non solo una collegialità di giudizio sull’opera, ma anche un “tacito” “controllo” delle professionalità. Il tutto a beneficio della sicurezza. Vogliamo andare dal nostro medico di famiglia a misurarci la pressione? Stiamo, però attenti a quello che ci prescrive, nel caso che la pressione non sia esatta al millimetro di mercurio! C’è da dire però che al giorno d’oggi i medici di famiglia sono ottimi (educati alle rubriche salutiste della TV), tranne nel caso siano “abortisti”. Comunque, come consiglio generale, se entrate in Farmacia, orientatevi verso un medicinale “da banco”. Andateci piano, però, anche con i medicinali da banco! E’ meglio se comprate una confezione di PROPOLI. La guarigione è assicurata entro il tempo in cui avrete fatto trenta pasti a base di tagliatelle con il ragù, galletto di primo canto arrosto con patatine al rosmarino con mezzo bicchiere di vino rosso di vitigno pregiato, e naturalmente una passeggiata di complessivi novanta chilometri!). Abbiamo divagato perché dentro l’ambulatorio c’è il “Collaboratore scientifico” (il noto prezzolato dalle Case farmaceutiche), e ci tocca aspettare un frego in sala d’aspetto). Ce l’abbiamo coi Collaboratori scientifici? Assolutamente No! Ci servono come esempio di competenza “apparentemente” inutile (come quella del Giudice). Apparentemente, ripetiamo, perché in realtà (nonostante il “prezzolamento”) i Collaboratori scientifici hanno, in generale, la loro bella laurea in Medicina o Veterinaria, per poter parlare con cognizione di causa. Noi crediamo che, a questo punto, i nostri Lettori o Ascoltatori, abbiano capito il nocciolo centrale dei nostri discorsi: “Chi è preposto a leggere un documento scientifico o peritale, in virtù della propria professione, deve anche avere sufficienti competenze specifiche inerenti, per poterne esprimere un’interpretazione critica con affidabile giudizio di merito”. Però, vogliamo fare un ultimo esempio (che non sarebbe il solo) atto a dare al discorso un’incisività sulla quale non può più piovere alcuna obiezione! Dove volete che vi portiamo, al circuito di Monza o al Nürburgring? Fa lo stesso! Volete Schumacher o Fisichella? Fa lo stesso, tanto avete capito di cosa vogliamo parlare, della stupefacente FORMULA 1. Per andare a 350 l’ora ci vuole prontezza di riflessi, occhio attentissimo, competenza di guida, fisico eccezionale atto a sopportare accelerazioni simili a quelle che sopportano gli astronauti, O.K. “Certo, O.K. lo sappiamo”. Se uno di voi che ci leggete o ascoltate avesse queste e solo queste caratteristiche antropologiche, potrebbe fare il pilota di Formula 1? “La domanda è posta a saggiare la nostra furbizia e quindi rispondiamo No!”. Con un pubblico intelligente si può venite subito al sodo. Infatti, quelle caratteristiche non basterebbero, perché il pilota di Formula 1, è anche e soprattutto un competentissimo meccanico”. Il quale collabora con gli ingegneri e i meccanici operativi.
Chi esercita una professione che mette in atto competenze altrui, deve avere cognizione di quelle medesime competenze. Non può essere un semplice esecutore di procedure che si avvale di “informazioni”! Ed ecco l’enorme domanda: “Perché soltanto i Giudici devono fare eccezione a questa regola? Perché soltanto loro, esercitando una professione legata a competenze altrui, (nel caso specifico alla competenza di un Perito), non devono avere una preparazione adeguata per formarsi un giudizio autonomo di merito, nella fattispecie, sul caso in discussione rocessuale, assumendo la perizia ordinata solo un ruolo di assistenza, anziché quello di un documento “sine qua non”? “Caro Perito, leggimi il tuo risultato!”. Ma siamo certi che la verità di un Perito sia LA VERITA’? Eppure il Giudice la prende per assoluta e si avvale di essa per le sue sentenze! Acriticamente! Con ciò la perizia non assume il ruolo di un documento di discussione, ma propriamente quello di un “deus ex machina”. E come se la cava il Giudice in presenza di una perizia di parte contrastante? Come farà a discriminare tra le due, quella del “suo” Perito e quella del Perito di parte? Se il Giudice non ha competenze specifiche “in proprio”, si perde nel caso del procedimento giudiziario quella fase necessaria e preziosa del confronto di competenze, proprio quando sul “gioco” del confronto delle parti è fondata la Giustizia. I Giudici sono colpevoli perché non colgono questa contraddizione!
“E allora, cosa dobbiamo fare, dobbiamo spararci?” Per carità! Entrerebbero in ballo le traiettorie dei proiettili, la buccia di banana classica sulla quale scivolano i Giudici, assolutamente digiuni di Dinamica.
Però, questi Giudici dobbiamo anche capirli! E’ stato predisposto per loro un buon programma ministeriale e accademico di Scienze Giuridiche, nonché un Concorso atto ad accertare le loro capacità di scrittori e scenografi per FICTION televisive di carattere poliziesco, cosa possono saperne di Fisica, Ragioneria, Statistica, Fisiologia, Balistica, Dinamica delle strutture (le case crollano e loro si precipitano a vedere le macerie!), eccetera, eccetera, eccetera… “Ma cosa devono essere questi Giudici, mostri di Scienza?”
No, capiteci bene, devono solo avere una “mentalità scientifica” che i soli studi giuridici non sono sufficienti a formare! E qui vogliamo fermarci, perché il “tema” si è capito nella sua impostazione. Lasciamo quindi spazio alla meditazione! Se sarà trascorso sufficiente tempo per questa meditazione, salterà fuori la soluzione adeguata: Questi Giudici si devono fare un curriculum di studi diverso! E niente Concorsi pericolosissimi in ogni loro ricaduta. Bensì, una bella ACCADEMIA ad hoc, con numero chiuso e un ‘selettivissimo’ esame di ammissione! Giudice, se non ti sottoponi a questo programma, non puoi essere Giudice, e non puoi pretendere che ti consideriamo tale! … Com’è bella la Competenza! Piena di fascino, di seduzione, di belle maniere, di compostezza, ha il sorriso di soddisfazione, gli occhi che luccicano, che scintillano, ti tengono allegro, danno la gioia…
…Com’è grande la Competenza…
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