Editoriale
Amadeus, il re Mida della RAI
Sanremo. Amadeus, il bravo conduttore, nonché direttore artistico di Sanremo 2024, al suo quinto anno, è al centro delle curiosità degli italiani. Ancora una volta guida la fortunata kermesse canora più amata dal Bel Paese.
La gara di canzoni italiana è cominciata il 6 febbraio e terminerà, stasera 10. Ultima serata cui seguirà, un anno di chiacchiere, fino alla nuova alzata di sipario, nel 2025. Ma quanto guadagna Amadeus conducendo Sanremo? E quanto costa Sanremo, alla Rai? Vediamolo insieme. Le proiezioni si trovano sempre.
Il Festival di Sanremo è un grande evento di rilevanza per la Rai, e ogni anno suscita curiosità, critiche, polemiche a non finire, insomma, il sale del successo. Se dovesse filare, ad ogni edizione, tutto liscio, ma chi lo guarderebbe più? Ma i costi? Ormai tutti vogliamo dire qualcosa in merito, visto che l’abbonamento, l’hanno inserito nella bolletta Enel, sentendosi, gli italiani un po’ comproprietari della trasmissione e a ogni edizione, alzano la voce, un po’ di più.
Ma andiamo a vedere nel dettaglio, quanto la Rai, Radio Televisione Italiana, spende per allestire il più bello spettacolo del mondo? Nemmeno le guerre ci fregano il primato di attenzione.
Costi del Festival di Sanremo 2024: Non possiamo dare le cifre esatte, perché al momento la Rai non le mette a disposizione. L’anno scorso, erano stati spesi circa 17 milioni di euro, per un grande spettacolo di intrattenimento. Con l’aumento dei cantanti partecipanti alla rassegna canora, da 27 a 30, si ipotizza una crescita ulteriore, rispetto all’edizione precedente.
Per Amadeus, il protagonista di tutto, il re Mida della manifestazione sanremese, che tutto quello che tocca trasforma in oro, si ipotizza su un compenso che va dai 500.000 ai 600.000 euro.
Altre indiscrezioni, dicono che si potrebbe arrivare alla cifra di 700.000 euro. Ricordiamo che le cifre qui riportate sono solo indiscrezioni e che nei prossimi giorni, si potranno avere le conferme ufficiali. In ogni caso, non è tanto quello che si spende, il risultato, c’è sempre e fa fare balzi in avanti sulla scena mondiale, o il cachet di Amadeus che è tra i più seri e apprezzati comunicatori del nuovo millennio, tutto è ok, ma il momento di festeggiare o staccare la spina non è dei migliori, ma ci vuole.
Se il mondo politico, si fiondasse, con la stessa partecipazione ed energie con cui Amadeus, realizza Il Festival di Sanremo, nelle piazze e in Parlamento, per fermare le guerre, ree di morti gratuite, che producono solo orfani, 20.000 ad oggi e i nuove miserie, non sarebbe male.
Essere migliori abbonati, non significa osteggiare per calcolo o invidia una trasmissione che è il fiore all’occhiello, del nostro Paese e che tutti ci invidiano ma pretendere dai politici, per le questioni che offendono l’umanità, di fermare i genocidi che non accennano a volersi fermare. Perché ci da così fastidio essere dei bravi italiani, europei, tanto da non prendere in considerazione la vita umana?
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