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GIOVANI ASSASSINI CRESCONO
Del giovane assassino che non è riuscito ad uccidere Trump ma ne ha freddato un altro non ne parleremo, giusto un accenno per farvi sapere che al liceo, veniva continuamente bullizzato dai compagni. Si nutriva di giochi pericolosi, idealizzando una falsa inesperienza di vivere. In una società, dove primeggia l’effimero e la velocità di vivere, la fa da padrona, si diventa “eroi” per un giorno a discapito di chi viene incrociato sulla propria strada. Angelo o diavolo? Non ha più importanza. In un “paese” Mondo, dove l’essere umano è considerato meno di zero, la socializzazione è forzata perché di moda, l’apparire, inseguito, freneticamente da chiunque, il risultato porta al non essere più interessati agli altri, troppo concentrati ad amplificare le nostre azioni in immagini e parole. Una inutile eco che copre il meglio ai giovanissimi, che finiscono col riempire il vuoto delle figure genitoriali, con l’amplificazione di se stessi. Si svegliano, senza una vera direzione e sbagliano strada, ma nessuno gliel’ha detto.
Donne uccise da uomini che non sanno amare, perché non amati e che purtroppo, si svegliano la mattina e, tra le tante cose che fanno del tipo recarsi all’Università, al Liceo, al lavoro, sbrigano le solite faccende del giorno e falciano a zero la famiglia, uccidono fidanzate e compagne, come se fossero legittimati a farlo, secondo una strana legge che mostra violenza e ne genera a piene mani, quadruplicandola, grazie alle comunità social che attraggono, mostrano il meglio ma anche il peggio.
Troppi giovani, dopo dopo l’attentatore di Trump, salgono sul palcoscenico delle meravigliose illusioni, senza essere capaci di controllare tanta meraviglia comunicativa, forse ci vorrebbero nuovi tutor, che aiutano l’ingresso in Internet, che preparino anche al peggio, al fine di riuscire ad equilibrare una valanga di notizie ricevute ogni giorno, dove le Faq sono diventate le regine indiscusse della peggiore comunicazione.
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