Vignettopoli
Elisabetta Serughetti ed il suo piccolo “angelo”
“
Sulle ali di un angelo” è il nuovo libro di Elisabetta Serughetti, un libro di favole per adulti e bambini, edito dalle Edizioni Damiano. E’ riduttivo, però, classificare l’opera all’interno del genere “favolistica” in quanto la Serughetti,
laureata in Psicologia e Lettere e Filosofia, ed essendo un’abile osservatrice della realtà è riuscita a trasmutare il reale, il fatto realmente accaduto, in una serie di favole che ripercorrono dubbi, domande, perplessità intrinseche di ogni essere umano.
E’ la quinta pubblicazione dell’autrice. Infatti, già nel 1995 sentiamo il suo nome con il libercolo formato da sei racconti e un’epistola dal titolo “Luna di carta”.
Nel 2001 sarà la volta di “Re regine folletti fate” un libro per l’infanzia pensato per le scuole.
Nel 2003 un’altra opera per ragazzi, “Il segreto di Leon”, in gran parte illustrata.
Nel 2004 cambia destinatari con “Io sono qui”, racconto filosofico di matrice esoterica per adulti.
Con “Sulle ali di un angelo” la scrittrice riesce a congiungere adulti e bambini in un unico grande viaggio verso il ricordo e verso l’amore universale.
Di seguito alcune risposte dell’autrice.
“Sulle ali di un angelo” racconta sotto forma di favole una storia reale, che vede come protagonista una bambina. Chi è?
Carlotta Ugolini era una bimba di dodici anni che viveva a Coriano, in provincia di Rimini. E’ stata travolta da una macchina mentre tornava da scuola. Un tragico incidente. Io mi ero appena trasferita da Padova. Era il 1995. Solo un anno dopo, nel 1996, Carlotta muore. Ero in attesa del mio secondo figlio ed essendomi trasferita da poco non conoscevo Carlotta, non conoscevo i suoi genitori. Abitavo vicino alla chiesa nella quale si è celebrato il funerale, ma non sono andata al funerale. Son stati i necrologi a tessere un collegamento tra me e la bambina. Sentivo, attraverso i necrologi, un legame sempre più stretto tra me e Carlotta. Sino a che, un giorno, per me è stato come se la bambina avesse detto: “usa me ed usa gli animaletti”. Questo pensiero si fissò nella mia mente. Successivamente ho conosciuto un’amica della madre di Carlotta, era un’insegnante delle scuole elementari, l’insegnante di mio figlio.
Che cosa ti ha spinto a creare una favola da questa vicenda?
Ho subito un forte cambiamento nella mia persona. La mia mente è fortemente pragmatica anche grazie ai miei studi, da ventitré anni faccio parte di una loggia massonica. E’ una possibile via. Eppure non ho mai smesso di chiedermi i perché di tante cose. Io non sono religiosa, sono laica, però questa favola è riuscita a darmi alcune risposte. C’è una linea che collega il ponte dal visibile all’invisibile.
Ci sono delle differenze tra la “Carlotta vera” e la “Carlotta favola”?
No, non ci sono. La “Carlotta reale” continua a vivere grazie alla “Carlotta favola” che rappresenta la “Carlotta reale”.
La “Carlotta reale” è una mia personale visione, un portar avanti la parte buona degli esseri umani.
Carlotta continua ad essere buona ed a far del bene. In Bangladesh è stata fondata una scuola, il Centro Carlotta, gestito dalle Maestre Pie dell’Addolorata. Parte del ricavato del mio libro andrà, infatti, devoluto in beneficienza a quest’associazione.
Pensi di sensibilizzare in qualche modo i lettori?
Sì. Io spero che gli adulti inizino a riflettere seriamente su se stessi, spero che smettano di porsi davanti alla vita con accezioni del tipo: “io vedo”, “io faccio”, “io do”. C’è sempre un “io” di troppo. Dovrebbero iniziare a farsi delle domande, a chiedersi “chi sono?”; iniziare a vedere tutti i pregi che caratterizzano gli esseri umani e che portano alla divinità. Ora non voglio cader nel discorso “Io sono Dio”, voglio solo dire che noi essere umani rappresentiamo la via della salvezza.
Dunque “Sulle ali di un angelo” è un libro che i genitori devono leggere ai figli?
Sì, certo. Questo libro ha dietro un grande programma che sto ancora strutturando: voglio presentarlo nelle scuole, voglio che sia letto. Essendo una favola per adulti è necessario che ci sia qualcuno che lo spieghi ai bambini. Spieghi ai bambini le domande fondamentali che l’uomo ancora in età adulta si pone: “chi è l’uomo?”, “che cosa significa comunicare?”, “che cos’è Dio?”.
Non è sicuramente facile, anzi, è complesso, è una dura impresa dare delle risposte a queste domande, ma bisogna pensare ai vantaggi di cui usufruiranno i bambini in futuro.
In due parole, come definiresti “Sulle ali di un angelo”?
Semplicemente un cammino. E’ una strada che conduce alla cima della montagna. Per arrivare in cima ci sono molte strade ma solo chi scegli la via del cuore è colui che sa, che conosce.
In che modo la tua professione e le tue due lauree hanno partecipato nella stesura della favola?
Sono riuscita a far combaciare psicologia e filosofia. Ho preso in considerazione la mia parte psicologica che essendo psicologia non è umana perché non ha dolcezza e la mia parte filosofica, considerando la filosofia greca come forma di pensiero. La filosofia, a differenza della psicologia, partecipa profondamente dei dubbi dell’animo umano, è essa stessa una parte dell’anima. Le tematiche proposte dagli animaletti a Carlotta sono date dall’unione di queste mie due inscindibili parti ma sono intrinseche di ogni essere umano. “Che cos’è l’amicizia?” “Che cos’è l’amore?”
Quanti racconti presenta il libro? Sono tutte favole?
Il Libro consta di otto racconti e di otto animaletti. Son tutte favole e per ciascuna il protagonista muta. Ogni racconto ha come protagonista un dubbio, un vizio, un difetto umano impersonato dalle domande dei piccoli animaletti a Carlotta. Per esempio Gina la lumachina dice a Carlotta che ha paura di vivere, di rapportarsi con la natura e quindi anche con gli altri. Il corvo nero dice che ha paura della sfortuna, anche se la sfortuna non esiste, il corvo ne ha paura. La farfallina si sente anonima, con le ali troppo piccole e sottili, guarda gli altri e scorge bellezza e colori, lei, invece, non si senta bella. In breve in ogni racconto si analizza un aspetto dell’essere umano.
Esiste un filo conduttore che lega i diversi racconti?
Il filo conduttore dei racconti, ovviamente, è Carlotta che aiuta ed ascolta tutti gli animaletti. Carlotta riesce a dare delle risposte ai suoi piccoli amici animaletti. “Sulle ali di un angelo” è un libro che parla da solo, non ha bisogno di molte presentazioni. Bisogna leggerlo. Tante frasi per spiegare cosa ho voluto fare sarebbero solo in più. Alla fine del libro, Carlotta incontra l’angelo e gli chiede se lui è Dio. La ricerca del Dio non si deve sovrapporre alla ricerca di noi stessi. Esiste una strada che lega la terra all’eternità, che lega l’uomo a Dio; sino a che siamo umani lo vediamo al di sopra ma Dio non è al di sopra di noi. In ultimo, vorrei sottolineare che “Sulle ali di un angelo” va letto con amore, l’amore è la chiave di tutto. L’amore universale è la soluzione.
Con queste parole, lasciamo Elisabetta Serughetti ed il suo piccolo “angelo” Carlotta, nella convinzione che il ritorno alla favola presentato con convinzione dalle Edizioni Damiano, possa alimentare, non solo i sogni dei bambini,ma anche quel “bambino” che è in ognuno di noi.
* Il libro è in vendita nello shopping www.edizionidamianoshop.com o si può acquistare nello shopping telefonico direttamente con l’operatore 0541.678554 (più linee)*