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Psychic detectives and crime
Un detective sensitivo è una persona che sostiene di possedere poteri psichici o facoltà medianiche tali da mettersi al servizio della legge, per risolvere crimini e reati di natura diversa. La figura del medium investigatore è antica, si dice che il caso del serial killer Jack lo squartatore, il quale terrorizzò la città di Londra nel lontano autunno del 1888, uccidendo brutalmente cinque prostitute, e che tuttora è avvolta nel mistero, attirò l’attenzione di un sensitivo dell’epoca, Robert James Lees. L’uomo tentò di collaborare con la polizia per la cattura del pericoloso assassino. Lees raccolse in un diario le terribili visioni che lo colsero nel mese di ottobre del 1888, quando risiedeva nella città londinese. Nonostante l’esattezza delle sue visioni, e la certezza di conoscere l’identità del mostro, Scotland Yard si accorse di lui troppo tardi.
Il panorama mondiale attuale dei detective sensitivi è eterogeneo e confuso, molti sostengono di possedere doti paranormali, ma in pochissimi veramente le hanno. Per questa ragione diversi studiosi del paranormale hanno condotto ricerche per scoprire l’attendibilità o meno di questi presunti medium che si dedicano alla caccia dei criminali. Nel loro libro intitolato “ The blue sense: Psychic detectives and crime”, gli autori Arthur Lions e Marcello Truzzi descrivono i fattori in base ai quali persone senza capacità psichiche si guadagnano la reputazione di sensitivi. Prima di tutto, i mass media non controllano adeguatamente le fonti delle informazioni che ricevono di solito direttamente dal presunto sensitivo, inoltre per il calcolo delle probabilità tutti hanno il 50% di possibilità di indovinare se una persona scomparsa è morta o viva.
Lions e Truzzi, sostengono che le visioni dei detective sensitivi sono vaghe e ambigue in tal modo riescono sempre ad azzeccare qualcosa, per esempio “vedo alberi…” “vedo acqua vicino al corpo” o “ il corpo è sepolto vicino a un bosco..”; in particolare hanno studiato le affermazioni di molti medium di fama mondiale, come Sylvia Browne la quale ha proclamato al Larry king Show in più occasioni i crimini risolti grazie alle sue doti. In realtà, secondo i due ricercatori, la veridicità delle affermazioni della Browne è stata più volte smentita, in 115 casi che sostiene di aver risolto e documentati nell’articolo di Ryan Shaffer and Agatha Jadwiszczok (www.skepdic.com), 25 si sono rivelati dei clamorosi errori, e per gli altri 90 le affermazioni riportate erano troppo vaghe e imprecise per essere confutate. Nonostante gli studi in ambito scientifico continuino a screditare la possibilità che il cervello umano possa accogliere potenzialità sensitive, la realtà appare diversa. Il governo degli Stati Uniti ha ammesso di aver creduto nel paranormale quando ha rivelato di aver speso milioni di dollari di reclutamento e formazione psichica delle spie durante la Guerra Fredda.
Persino alcune ricerche hanno dato credito all’esistenza dell’ESP, compresa un’influente serie di esperimenti analizzati dallo psicologo Daryl Bem della Cornell University.
Negli ultimi anni, in Italia è apparsa una figura eccezionale nel campo delle investigazioni nell’ambito del paranormale, la sensitiva in questione si chiama Rosemary Laboragine, conosciuta dal piccolo e grande pubblico per la sua umiltà e le potenzialità medianiche, dalla tenera età di tre anni, queste doti, le permettono di entrare in contatto con gli spiriti dei defunti, di aiutare molte persone che si trovano in difficoltà, da un giorno all’altro, a causa della sparizione di un loro caro. Se nel resto del mondo, lo scenario delle investigazioni sensitive è al quanto contraddittorio, in Italia al contrario, grazie al contributo si sono riuscite a reperire prove fondamentali per la risoluzione dei casi più drammatici riportati anche sulla stampa nazionale. Rosemary aveva tre anni quando ebbe la sua prima visione, in altre parole la morte prematura della nonna seguita dopo una settimana da quella del nonno. Era soltanto una bambina, spaventata e incuriosita dall’aver scoperto dentro di sé questo dono. Un’esperienza che la toccò profondamente e di cui porta i segni ancora oggi dentro il suo cuore, che ha saputo trasformare in energia positiva, nel desiderio di aiutare gli altri a trovare una risposta alla perdita o alla scomparsa di un loro caro.
Gli anni passano, e Rosemary bambina diventa una donna, mette su famiglia e continua perfezionando la sua sensitività. I problemi della gente che si ritrovano ad avere la preoccupazione per un familiare scomparso, sono al centro dei suoi pensieri e lei sente di poterli aiutare senza chiedere nulla in cambio.
La sua passione per le investigazioni la porta a concentrarsi sui casi di persone scomparse e su delitti irrisolti.
Utilizza le sue capacità pensando al nome della persona oppure guardando una fotografia. Spesso, Rosemary ha dei flash che sopraggiungono da un momento all’altro, sono come delle immagini che arrivano alla sua mente in qualsiasi momento e circostanza. Anche l’attività onirica svolge per lei un ruolo importante.
I sogni il più delle volte le rivelano elementi significativi per le indagini. La sensitiva è in costante contatto con la redazione di Vignettopoli, diversi articoli inerenti alle rivelazioni di Rosemary sono stati pubblicati nell’inserto noirbynoir dedicato ai delitti e ai misteri, grazie a questa collaborazione il direttore delle riviste è sempre il primo a essere informato via mail, di visioni e sensazioni che colpiscono nel segno.
Nel libro “Oltre ogni ragionevole dubbio” pubblicato da Edizioni Damiano, il lettore avrà l’opportunità di scoprire la storia di Rosemary, come si sono evolute le sue capacità sensitive e i numerosi casi di cui si è occupata negli anni. Il più clamoroso dell’anno 2010 e la cui notizia è uscita sui quotidiani nazionali e locali, è stato il ritrovamento del corpo deceduto del caporale Melania Giovanna La Mantia, la paracadutista di origine palermitana, si era lanciata il 20 febbraio con il paracadute da un aereo decollato dall’aeroporto La Spreta e
subito dispersa nelle acque del lago Ca Bianca, luogo dove si sono concentrate le ricerche. Rosemary, prima di sapere il nome del lago aveva avuto diversi flash in cui vedeva la giovane con gli occhi chiusi sepolta nella melma della cava del lago, poi il nome Ca Bianca le era apparso. Anche questa volta, grazie anche alla sua visione, che come un tam tam rimbalzava in Facebook di profilo in profilo, i soccorritori sono riusciti a trovare il corpo della giovane che invano cercavano da giorni e proprio nei tempi che aveva dichiarato la sensitiva.
Quando si ha a che fare con personaggi del calibro di Rosemary, i luoghi comuni giustificati dall’abuso e sopruso della professione di medium, sono all’ordine del giorno. Rosemary Laboragine al contrario, lascia un segno distintivo nella vita delle persone che la conoscono, non ha bisogno di strombazzare le sue capacità, che parlano da sole, ciò che più le preme, è aiutare gli altri. La scienza, la psicologia, e gli studi sul paranormale, stanno testando diverse vie per capire da dove nascono certe capacità, la maggior parte
di queste ricerche non ha portato da nessuna parte, ancora non si è riusciti a comprendere quale area del cervello per esempio potrebbe attivare questi particolari meccanismi, lo scetticismo nel mondo della scienza quindi è predominante.
C’è comunque una zona del nostro organismo che non si può invadere con studi meccanicistici e strumentazioni invasive, essa è l’anima. Si nutre di tutto ciò che la ragione non riesce a spiegare, che solo il cuore sa comprendere e ci fa dimenticare lo stupido bisogno umano di dare una spiegazione logica a tutto.
“Oltre ogni ragionevole dubbio” ci ricorda che per sognare, sperare e capire ciò che la razionalità non sa spiegarci, abbiamo bisogno di persone come Rosemary la quale con saggezza e passione, giorno dopo giorno mette il suo dono a disposizione della collettività. Solo così, i dubbi possono svanire.