Salve amici lettori, ritorniamo, dopo un lungo periodo che ci ha visti impegnati a sistemare problemi personali importanti e che, capitati in un periodo di crisi piena, ci hanno alleggerito la pena di non esserci, come ogni mese, a portata del vostro mouse.

Ritorniamo, e come un viaggio a ritroso nel tempo, riproponiamo quella che era la nostra idea iniziale del nostro Vignettopoli, tabloid, che si doveva cibare solo di satira e intrattenimento ma che aveva tutte le voci al posto giusto per muoversi ad ampio raggio.

Di vignettisti nel nostro giornale ne sono passati d’interessanti, giovani e virtuosi nello stile e dal tratto di gran pregio. Oggi, riapriamo le pagine del nostro quindicenne scavezzacollo, proponendovi un nuovo disegnatore, arguto, simpatico ed efficace e che si occupa di costume politica e società, facendo della sua arte, un’arma vincente. La copertina che apre la nostra rentrée è dedicata a un altro giovane che scalpita per affermare un diritto dei suoi coetanei, quello di partecipare in modo attivo alle sorti del Bel Paese, Matteo Renzi. Il nome del nostro vignettista e autore della tavola è Michele “MIKY” Ghironzi. Nato trentanove anni fa a Rimini, sposato con Sabrina e padre di Giulia e Federico, fin da piccolo, ha sempre avuto la passione per il disegno e come o dove poteva… disegnava. Crescendo, ha abbandonato alcuni generi come l’horror e si è dedicato a vignette, caricature e illustrazioni. E’ un autodidatta che disegna per pura passione e nel suo piccolo, ha già collezionato ottime critiche e riscosso successi lusinghieri tra i tanti lettori che lo seguono da qualche tempo dalle pagine di un giornale molto apprezzato sul territorio, La Piazza. Ma altri sono i tabloid che pubblicano le sue caricature o strisce, seppur non manchi di dedicarsi anche alle illustrazioni a tema. La vignetta, secondo Miky, riesce a strappare un sorriso in pochi istanti e questo, secondo il disegnatore è il premio di chi con lapis entra nel costume degli italiani e i suoi protagonisti. Benvenuto Miky e un arrivederci alla prossima copertina di Vignettopoli.