NIENTE VA BENE, TUTTO VA BENE!
E’ di questi giorni la notizia di Grillo – parlamentare per interposta persona, fondatore del Movimento 5Stelle -, che stanco di non riuscire a disciplinare i suoi, inveisce contro tutti.
Il malcostume imperversa al grido dei saputelli dell’ultima ora che credono di saper far meglio, ciò che altri fanno da una vita, sgomitano e urlando, dalla sera alla mattina, assistiamo, nel recarci in edicola, ad un vero e proprio bollettino di “guerra”. I titoli cubitali si sprecano su questa parolina, le trasmissioni contenitore, i giornali che, invece di ridarci un po’ di respiro e tranquillità, con il loro continuo digitare sulla tastiera notiziole per mal digerire ciò che si è mangiato, difatti, pare siano eseguite con i guantoni da boxer…Che testa e mani, siano ormai accessori in disuso? Si scrive “armati” di guantoni e si comunica verbalmente con il pugnale tra i denti. La nostra realtà sembra condita da un’atmosfera alla Charlie Chan, non sai mai cosa capiterà tra dieci muniti ma tutto è da interpretare e la rilettura tra le righe è d’obbligo.
E’ pur vero, che chi grida di più, vince sempre e chi offende gratuitamente, è destinato al successo e così facendo, aumenta il degrado nel mondo della comunicazione.
“Se non c’é il lavoro, il Paese non si salva”, così il premier Enrico Letta, al congresso della Cisl, ha affermato, con i tanti bla bla del caso, in un discorso volto a tranquillizzare i sindacati, più che a consegnare delle vere e proprie “ricette” per curare urgentemente il Paese dalla cancrena che lo sta divorando e, le sue parole sembrano indirizzate a tutelarsi da una potenziale valanga di scioperi che prima o dopo ci seppellirà tutti, più che a dare risposte concrete nell’immediato. Mi fermo qui, anche perché ciò che sto leggendo e sentendo, mi ha fatto ritornare con la memoria all’antico politichese, lingua che si pensava obsoleta e che invece, pare sia stata rinverdita e corretta dal nuovo che avanza.
“… Dobbiamo dare risposte calde ai cittadini e ai loro problemi”. “…non solo parole, servono fatti e serve un messaggio ampio e collettivo…” e da Letta a Napolitano e il suo messaggio ai sindacati: “…Riuscire a tenere insieme la prioritaria difesa dei diritti e della dignità del lavoro con l’individuazione degli interventi e degli strumenti innovativi per superare la drammatica caduta dell’occupazione specie giovanile”….e ancora: Lo “scenario economico e sociale” é “difficile”, su questo “gravano i pesanti effetti della persistente recessione”. Le sante parole le ha pronunciate il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, che ponendo l’accento, l’esigenza di una “svolta” importante ed efficace, ha puntato il dito su ciò che ci vuole realmente: “Uno choc fiscale… “un taglio forte delle tasse”… ed altre cose ancora…Troppe ce ne vorrebbero per dare slancio al Paese, intanto, si dicono sempre le stesse inutili cose che, non diventando “fatti concreti”, non servono a nessuno. E’ passato troppo tempo dalle elezioni, siamo ancora qui ad ascoltare le chiacchiere di un team di persone che, avrebbero dovuto innescare una reazione a catena con delle scelte importanti e, diciamocelo, impopolari… perché è così che si fa se si vogliono cambiare realmente le cose. Chiacchierare è uno sport tipicamente italiano e nel mare di parole stiamo nuotando da troppo tempo. Mia nonna diceva sempre che quando “niente andava bene, tutto andava bene”, come dire che peggio di così, almeno non succedeva niente di peggio… Intanto, l’Italia che non produce, il Paese agli sgoccioli e senza soldi, sta diventando la nuova Eldorado degli stranieri: russi, cinesi, arabi che, pare si stiano appassionando ad una terra promessa in svendita, a buon mercato. Diventeremo il Paese “satellite” degli stranieri, magari della Cina che sottopagando i suoi abitanti per riuscire ad essere competitiva con l’Occidente, è diventato il secondo Paese al mondo, tra i più ricchi…se poi le norme che tutelano chi acquista i loro prodotti, sono talvolta disattese… che importa, la notizia serve a creare fumo su nuove opportunità per chi ha voglia di e può fare affari. Quindi, tutti uniti al grido di W Charlie Chan per il “mistero italiano” che deve essere ancora svelato…
Chissà che il grande investigatore del Sol Levante, nato dalla sagace penna dello scrittore Earl Derr Biggers non riesca a comprendere del come mai non si riesca a fare una svolta significativa nel nostro Paese, mentre si finisce col privilegiare sempre e solo un pugno di uomini, anche quando andiamo in “pezze”…