L'Opinione di
El Cubano Libre
CUBA LIBRE E GLI OCCHI CHIUSI DELL’EUROPA. Il mio pensiero va a tutte quelle donne e uomini che coraggiosamente si sono ribellati e, se non sono stati uccisi è solo per fortuna ma sicuramente riempiono le carceri cubane.
Uno stato che ossequiasse il dittatore ai suoi funerali, un personaggio che partito con sani principi diventò uno, tra i più brutali tiranni nel mondo, non mi rappresenterebbe. Le carceri cubane sono ancora piene di oppositori e non conosciamo il loro percorso di tortura o quale sarà la loro sorte? Ma si andrà a piangere sul suo feretro senza conoscere come si muoverà il fratello di Fidel. Organizzzazioni internazionali si sono sprecate sulle condizioni di vita che i nostri carcerati hanno in un Paese Libero come l’Italia, dove vige la Democrazia, ma non innorridiscono sul fatto che tutto il mondo andrà ai funerali di questo personaggio che non viveva di opere pie. Il regime c’è ancora ma noi, visto che il Papa in testa ha tristemente ricordato la figura di “Fidel”, riempiamo le pagine dei giornali con le lacrime amare ma di chi non se lo può nemmeno permettere a Cuba. Vero, l’istruzione è gratuita ma a che prezzo. Chiedetevi se hanno Facebook. Non è un paese libero e Internet, solo in pochissimi lo utilizzano e sotto stretta sorveglianza. In Occidente idolatriamo falsamente la donna, facciamo marce per il “femminicidio” e poi, si scopre che Fidel Castro ne ha avute nel suo letto oltre 35.000 donne. Secondo voi, erano tutte innamorate di lui?
Secondo la classifica stilata da un “autorevole” notiziario (?) e propagata alla velocità della luce su piccoli e grandi siti che sfornano notizie tra le più disparate, c’è anche quella che indica in Fidel il più attivo nel gioco della “conquista”. Tutta gente votata per il sesso e che non conosce la storia. Ma forse nessuno la conosce veramente bene!
Prosperità diritti e libertà. Questo il popolo cubano ha sempre chiesto all’alba della rivoluzione che vide Fidel Castro e Ernesto Che Guevara uniti verso la battaglia contro la tirannide di un altro uomo, che ha lasciato sul popolo cubano, una brutale traccia, Fulgenzio Battista. Il titolo dell’editoriale di Dicembre che pubblichiamo oggi, prende il nome della pubblicazione fondata da Che Guevara che diede il là ad una prima rivolta per combattere l’oppressione, grazie al rudimentale foglio informativo che veniva stampato all’ombra di molte difficoltà. Fulgenzio Batista, stroncò, quasi sul nascere la creatura di stampa del Che, e tutti coloro che la redassero a quel tempo.
Si, il Che, aiutò Fidel Castro a combattere l’oppressore ma secondo fonti attendibili (il nipote del Che) Fidel Castro, questo santo uomo, tradì anche lui. Si dice per ordine dell’Unione Sovietica. A questo link tutti i particolari in un bel pezzo del 2009. http://www.corriere.it/esteri/09_gennaio_25/massimo_nava_che_guevara_tradito_da_castro_b2e6d440-eac8-11dd-9c57-00144f02aabc.shtml
Io stendo un velo pietoso sulla vicenda, nella speranza che i morti e gli oppressi vengano rispettati, prima di tutto da un Papa che pare abbia a cuore più il rivoluzionario che la gente che ancora è rinchiusa nelle prigioni del nuovo “sanfrancesco”. Fossi nei capi di stato del mondo, mi chiederei di che cosa potrebbe succedere se solo Internet fosse finalmente aperto e messo a disposizione di tutti i cubani, come l’istruzione che in quel paese già hanno tutti gratuitamente? Chissà quante agghiaccianti verità. Vogliamo rispettare la donna e proteggerla, cominciamo a farlo da chi nel mondo è sempre stato un testimonial negativo.
Non fermatevi alle notizie ufficiali. Abbiamo internet, la verità è raccontata e la storia non è proprio come ce la raccontano. Utilizzate Internet anche per queste ricerche e non solo per sedurre qualche donna o uomo in più.