X-FILE e il “Take a Knee” di Anderson e Duchovny.
Mondo. “Take a Knee” sta contagiando sempre più persone in America e dai giocatori di football, baseball, i più grandi tennisti del momento, ecco che il movimento ideato nel 2016 da Colin Kaepernick, “Take a Knee’ appunto, con l’intento di protestare le diseguaglianze razziali e i comportamenti – ritenuti violenti dagli aderenti al movimento- di diversi membri appartenenti al corpo di polizia, continua a prendere piede.
Nato dal gesto dello sportivo che ha dato vita al movimento con tanto di seguaci che si raddoppiano di occasione in occasione al momento dell’esecuzione dell’inno americano, ed ora al centro di un’accesa discussione a causa della reazione del Presidente Donald Trump, che ha condannato duramente il gesto provocatorio, invitando a licenziare quei giocatori che si permettevano di dissentire in quel modo, mancando di rispetto ai valori americani che sono rappresentati nell’inno. Per Barack Obama invece, intervenuto sulla questione “Kaepernick”, egli aveva tutto il diritto di dissentire per qualcosa in cui crede, visto che il suo gesto – inginocchiarsi- aveva portato a riflettere su cose importanti. A seguire, anche altri artisti super titolati come Stevie Wonder, Eddie Vedder e Pharrell Williams, hanno voluto aderire a riprova che Trump non è molto amato dagli artisti negli States. Così, anche i mitici interpreti di X-Files, Gillian Anderson e David Duchovny.
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