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Qualcuno come te
Jane Goodale è redattrice in un network . Il suo compito è quello di acchiappare ospiti appetibili, prede interessanti che il suo capo, la presentatrice Diane Roberts possa “sbranare” in diretta televisiva. Un giorno, nella redazione arriva un nuovo collaboratore, Ray biondo, occhi azzurri, sorriso da rubacuori. Fra i due scatta subito un’intesa perfetta, anche se inizialmente Jane è assalita da mille dubbi poiché Ray è fidanzato con una misteriosa donna, la giornalista decide di seguire il cuore, e s’innamora perdutamente. Per alcuni mesi, le cose sembrano andare per il verso giusto, la coppia fa progetti e si accingono a scegliere casa in un bel quartiere.
Tutto va alla perfezione, almeno nella prospettiva femminile della protagonista, in base alla quale : “lui c’è, lui l’ama, lui andrà a vivere con lei…..”,ma come accade anche nella vita reale, la storia si interrompe bruscamente. Ray fa un passo indietro,… un bel passo indietro tanto da mollare la poverina praticamente in mezzo alla strada, visto che quest’ultima aveva già lasciato il suo appartamento e imballato armi e bagagli. La storia di Jane ripercorre le tappe di un rapporto che nasce in sordina, che cerca di collaudarsi per poi precipitare al momento del decollo. Analizziamo i fattori che Jane avrebbe dovuto considerare:
-Ray non dava mai spiegazioni sulla sua fidanzata;
-Ray ha lasciato credere a Jane di averla lasciata o di stare per farlo ;
-Ray tergiversava quando c’erano da prendere decisioni sul nuovo appartamento;
-Ray aveva un atteggiamento egocentrico infantile, il classico bambino “ non lo so, però mi va …”;
Jane sopravaluta le intenzioni di Ray e porta la relazione dove pensava dovesse andare, si lascia dominare dal suo Io Bambino, e non si accorge che il partner ha ben altri progetti. La giornalista cade in uno stato depressivo in cui sviluppa un atteggiamento ossessivo e vendicativo verso il genere maschile. Il destinatario principale delle sue proiezioni è ovviamente Ray, con il quale dal momento della rottura, interagisce con battute sarcastiche e velenose, appoggiata da Liz, la migliore amica, un oggetto-sé speculare e caduto in disgrazia affettiva come la protagonista.
In questa divertente commedia degli equivoci, Jane consapevole di stare sperimentando un lutto affettivo, e ignara del reale motivo della dipartita di Ray, dopo aver ingoiato troppe lacrime, decide di scoprire le ragioni che spingono gli uomini a non stabilire legami duraturi con l’altro sesso. Un giorno leggendo un articolo su un giornale scopre che esiste una teoria scientifica che avrebbe provato che un toro si rifiuta di montare una mucca per la seconda volta, nemmeno quando la mucca in questione viene mimetizzata in modo artificioso. A partire da questa teoria, Jane sviluppa “il teorema della mucca nuova”, ed estende la tesi applicata ai bovini anche agli uomini. In questo modo è convinta di aver scoperto il motivo per cui gli uomini tradiscono, abbandonano, evitando di impegnarsi a lungo termine con la stessa donna. La teoria di Jane diventa realtà quando Liz decide di trasformarla in una scienziata anziana, affidandole una rubrica sul magazine di cui è responsabile. Jane affronta il lutto affettivo, avvalendosi della scrittura. Scrivere può essere un ottimo metodo per elaborare vissuti conflittuali, gestire l’ansia, ma non risolutivo quando si soffre di depressione.
La scrittura è un mezzo creativo e suggestivo per alleviare e scaricare pensieri intrappolati nella mente, ma non deve essere confusa con i benefici che un trattamento psicologico può dare a lungo termine. Nella vicenda narrata, Jane si lascia prendere la mano, e trasforma il suo rancore verso il mondo maschile in una teoria scientifica. Il fatto di sentirsi un’esperta nel campo dei sentimenti, induce nella protagonista un comportamento diffidente e sospettoso anche verso l’amico Eddie, noto per il suo fascino con le donne e per la sua abilità nel portarle a letto. Eddie affronta il rapporto con l’altro sesso in modo baldanzoso ma sincero, ciò che gli interessa è solo divertirsi e considera l’amore una perdita di tempo. Jane al contrario, crede nell’amore ma non negli uomini, perciò utilizza lo stile di vita del compagno di appartamento, ogni qual volta come esempio di maschilismo e lussuria, per dimostrare l’attendibilità delle sue teorie.
La depressione della protagonista, in questa fase si caratterizza di toni bipolari, momenti in cui è arrabbiata e prova melanconia per il fidanzato che l’ha lasciata, a momenti in cui si sente vincente e crede di poter controllare il mondo grazie al teorema della mucca nuova. In questa altalena di umori, fra una risata e un fiume di lacrime, realizzerà che il nucleo del suo dolore non era Ray, ma solo se stessa. E’ Jane che da la caccia a Ray, pur sapendo che è fidanzato.
E’ Jane che si mette nella condizione di essere tradita da Ray, accontentandosi di un uomo che è ancora invischiato in un legame con un’altra donna. E’ sempre Jane che giudica negativamente gli uomini, attribuendo a Ray e a tutti gli altri, la responsabilità dei propri errori. Escogitando la teoria della mucca nuova, la giornalista usa l’intelletto e la ragione, pur di non ammettere gli errori di giudizio da lei commessi, fugge dalla realtà del suo dolore, per finire in un mondo irreale in cui le donne sono vincitrici e gli uomini perdenti. Il personaggio femminile di “Qualcuno come te”, interpreta la realtà in modo disfunzionale, utilizza dei meccanismi di difesa nevrotici e si relaziona in modo isterico con gli uomini. Quando decide di svelare al pubblico televisivo, di aver assunto i panni di una scienziata per giustificare il suo amore finito, osserviamo la sua corazza fatta di razionalizzazione e dolore, crollare. Jane ammette di aver sbagliato nel giudicare tutti gli uomini, e soprattutto si rende conto che il suo cuore ferito,e la paura di amare di nuovo le avevano impedito di guardare al suo futuro con serenità.
Dr.ssa Nerina Zarabara Psicologa
Per info e consulenze: nerinazarabara@gmail.com