Vignettopoli
Sogni premonitori: Sogno o realtà?
Se qualcuno dovesse chiedermi che cosa è una premonizione, direi che si tratta di un fenomeno psichico che mediante l’utilizzo di informazioni casuali, prese dalle più svariate fonti, crea un collegamento di causa ed effetto, stabilendo in termini probabilistici che un determinato evento dovrà accadere nel futuro prossimo.
La televisione pullula di sensitivi che dichiarano di prevedere che cosa accadrà nelle vite altrui, ma da quanto ho sentito da chi si è avvalso della loro consulenza, ben pochi ci azzeccano. Per quanto mi concerne, non sono molto convinta dell’esistenza di queste manifestazioni medianiche, credo che la maggior parte sia il risultato di un disturbo del pensiero schizofrenico non risolto. A prescindere da ciò che penso io, esistono comunque dei fenomeni inspiegabilmente eclatanti e misteriosi, che non si possono inquadrare dentro una logica razionale. Ho effettuato una veloce ricerca sul web, in cui numerosi sono i siti che raccolgono testimonianze di persone che hanno sognato accadimenti ( spesso di natura tragica) che poi si sono regolarmente verificati. L’attività onirica è una fonte inesauribile di consigli e suggerimenti, i contenuti onirici attingono dal mondo interiore personale del sognatore, lo stile di vita, il modo di pensare, eventi del presente o del passato affrontati in modo conflittuale possono ritornare a galla, nella veste di simboli e metafore. I sogni non sono soltanto l’espressione di un desiderio represso che necessita una via di appagamento, infatti, lo psicologo Carl Gustav Jung si è allontanato dalla concezione freudiana, sostenendo che essi includono oltre all’inconscio personale anche il patrimonio dell’inconscio collettivo, ovvero esperienze, ricordi, simboli e vissuti che appartengono a tutta l’umanità, racchiusi nel concetto di “archetipo”. Jung concepiva anche l’esistenza di sogni profetici, espressione della capacità dell’inconscio di anticipare gli eventi. Più in là ritornerò sulla questione junghiana, ma per il momento mi interessava rendere partecipi i lettori della testimonianza di una sognatrice che qualche mese fa, mi riferì di aver fatto un sogno, che nel giro di un paio di giorni si è rivelato essere una premonizione. Il sogno di C. : ” ho visto mia madre che partecipava a un funerale, anche se non c’era niente di nero intorno a lei, e non era vestita di nero, però ho capito che era un funerale perché c’era un fossa in cui stavano mettendo un’urna bianca. Poi mi sono svegliata”. Due giorni dopo il sogno, C. viene a sapere dalla madre che il nonno è morto, colto da un improvviso malore. Il corpo è stato cremato, e le sue ceneri riposte dentro un’urna bianca. In questi casi è fondamentale capire la personalità della sognatrice, i suoi bisogni e desideri inespressi che possono aver sollecitato il cervello a raccogliere informazioni depositate nel suo mondo personale inconscio. Tracce mestiche che “l’inconscio collettivo” ha lavorato, ed inserito nella trama onirica mediante i simboli della fossa e dell’urna. La coincidenza della morte del nonno, ed effettivamente il particolare insolito dell’urna bianca, sono piuttosto sconcertanti e difficilmente inquadrabili all’interno di una teoria psicologica. Credo comunque che lo studio di questi fenomeni di “precognizione” a livello onirico, possa aprire le porte ad una nuova dimensione della conoscenza, ma prima di attribuire a un sogno la qualità di preveggenza, è bene sottoporsi ad analisi personale, per scoprire se esiste una fonte razionale o irrazionale in grado di spiegare la misteriosa e presunta premonizione onirica.