Vignettopoli
Un’estate al mare
La risorsa più importante di un territorio è la sua cultura identitaria…quella che, altrimenti, si potrebbe tradurre nel “Genius loci ” di romana memoria. Questo vale, ancor di più, nella globalità che ci pervade, impreparati, come siamo, per cogliere le nuove, suggestive opportunità, ma anche indifesi, nel subire le conseguenze di una possibile omologazione.
L’emozione del “tutto” deve infatti coniugarsi con l’essenza dell'”uno”. Quell’uno che, nel confronto con le altre identità, alimenta ed anima le molteplici sorgenti del “tutto stesso”.
Alla ricerca della cultura del nostro territorio, ancora una volta la Confartigianato di Rimini, organizza per il quinto anno consecutivo, sempre al Palazzo del Podestà, nel cuore del centro storico riminese, l’originale, quanto inedito, evento di una “Mostra tematica di pittori contemporanei riminesi, artistica quanto provocatoria cornice di un “Forum ” aperto, libero e rappresentativo dell’intera società riminese, dedicato, alla riscoperta ed alla valorizzazione delle nosue più radicate e riconosciute eccellenze e peculiarità distintive.
Dopo “I colori dell’artigianato”, “Artigiangusto”, “Una Rimini…per sognare” e “Alta scorre la Valle che nel Mare si specchia” la Mostra di quest’anno è intitolata… “Un’estate al mare… quell ’emozione in più… per ritornare!. “
Dunque, il tema vuole essere il nostro turismo balneare, quello che tutti, ma proprio tutti, ancora definiscono essere il “core business” del nostro sistema e modello economico, sociale e culturale, come se il modello stesso, fosse destinato sempre e comunque al successo nel proprio mercato di riferimento. Ma è ancora così? Ma è proprio così? O anche il nostro “balneare”, come ogni prodotto maturo rischia di essere superato?
Dalla Rimini, capitale del turismo balneare europeo e genio di accoglienza, ospitalità e della più organizzata, variegata e qualificata ricettività; dalla Rimini, evocatrice di emozioni e suggestioni di una vacanza al mare da ricordare e raccontare, per cui ritornare; dalla Rimini che, nel tempo, non sempre ha saputo valorizzare e preservare adeguatamente le proprie risorse e qualità ambientali, alla Rimini di oggi, ed a quella che dovrà essere, anche domani, per tornare un modello di eccellenza ed attrattività. Dalle mucillagini in qua, molti riminesi quasi sentendosi traditi, hanno voltato le spalle al loro mare, inseguendo altri ento, mille turismi alternativi. Tutti questi nuovi turismi, alcuni incompatibili e difficilmente conciliabili tra loro, altri ancora, estemporanei, effimeri ed a rimorchio delle tendenze del momento, ma anche quelli rilevanti, strategici e motivati, quali il fieristico ed il congressuale, che hanno però, prosciugato tutte le risorse economiche pubbliche disponibili, avrebbero dovuto istituire un valido fattore di diversificazione e destagionaizzazione della nostra più complessiva offerta turistica.
Tutto giusto e condivisibile se però, nel contempo, con la stessa determinazione politica, si fossero investite altrettante risorse per rinnovare ed ottimizzare anche il “balneare”, puntando soprattutto sulla qualità ambientale e di sistema, ma anche, si fosse cercato di armonizzare ed integrare tra loro, ogni altra forma, espressione, dimensione ed attrattiva turistica, comprese quella culturale, artistica, enogastronomica e del wellness, purché assolutamente riconducibili alla nostra più vera ed originale identità.
E ‘ una scommessa ancora aperta ma non ci resta più molto tempo per poterla vincere.
Segretario Provinciale della Confartigianato dì Rìmini
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