Nizza. Negli anni Ottanta stato il volto pi familiare fra le cosiddette “Signorine Buonasera”. Sullo sfondo fiorito di un piccolo studio, annunciava i programmi serali mentre gli Italiani stavano cenando, per poi ricomparire a fianco di Mike Bongiorno nei suoi classici quiz a premi.

Fiorella, come nasce la Sua passione per l’arte pittorica?

Fiorella Pierobon rimasta nel cuore del Belpaese anche dopo il suo precoce ritiro dal piccolo schermo dopo 20 anni di onorato servizio durante i quali si occupata anche di musica, cinema e radio, riscuotendo un grande successo. Oggi la Nostra vive a Nizza ed tornata al suo amore pi grande: la pittura, arte sublime che le valsa numerosi premi e mostre in Italia e Francia. L’ho incontrata per saperne di pi.

“L’ho sempre coltivata fin da piccola, disegnavo tantissimo e quasi continuamente: a 10 anni, in un concorso scolastico, ho addirittura vinto il Primo Premio della Regione Lombardia per un disegno che avevo realizzato. Da allora ho continuato a dipingere fino a quando sono entrata in tv”.

Lei stata un famoso volto di Canale 5, poi ha lasciato la tv e l’Italia e si trasferita a Nizza: perch?

“Ho lasciato la televisione perch gli stimoli creativi che ricevevo non erano pi gli stessi di quando iniziammo l’avventura di Canale 5,e d’altronde ormai ci che va in onda di questi tempi , a mio avviso, quasi del tutto inguardabile. Da quando sono uscita da Mediaset ho lavorato un po’ per la Rai , a “Quelli che il calcio”, ma senza particolari obblighi. Avendo quindi molto pi tempo libero di prima, ho ripreso in mano pennelli, spatole e tele e mi sono rimessa a dipingere. Nel frattempo mi sono trasferita a Nizza per via del clima mite e fantastico e della luce particolare tipica della Costa Azzurra. Non mi sono pi mossa da qui e ho aperto un mio atelier di pittura in Via degli Artisti, nel cuore della Nizza vecchia, in Rue Droite 31 dove lavoro ed espongo le mie opere al pubblico”.

Quali sono i Suoi soggetti preferiti e a quali Maestri dell’arte si ispira?

“Il mio rapporto con la pittura innanzitutto un progetto a tutto campo nella scoperta del colore e della materia. Dipingo ogni emozione che mi tocca,ogni particolare suggestione che ricevo da momenti di viaggio, di contatto umano o di amicizia.Ci sono alcuni soggetti ai quali sono ovviamente pi affezionata ma soprattutto per dei motivi esterni alla composizione pittorica stessa, magari per i momenti che ho vissuto durante la realizzazione di quella determinata opera, per i ricordi piacevoli o magari la fatica, anche fisica, alla quale un determinato quadro mi ha costretta. In realt, ognuno di essi un viaggio di sola andata, una ricerca, un percorso singolare e molto spesso irripetibile. Ho sempre amato follemente gli impressionisti: il pittore che ho nel cuore in ogni momento e che amo di pi in assoluto Van Gogh per l’utilizzo che fa dei colori. Sono semplici e comunque decisi, colori accesi che fino ad allora non erano mai stati usati e che creavano “scandalo” una volta distribuiti sulla tela”.

Qual la situazione artistica francese rispetto a quella italiana e come viene considerato il ruolo del pittore e dell’artista in generale?

“Qui adorano l’arte da sempre e c’ molto rispetto per l’artista di qualsiasi disciplina si tratti. Inoltre,sono molte e ben differenziate le iniziative e le vetrine a disposizione per promuovere le proprie opere. Per me lavorare in Francia stata una scelta obbligata: qui mi conoscono in pochi e i miei quadri vengono trattati come quelli di un pittore qualsiasi, non come quelli di un personaggio televisivo come succederebbe da noi. Se una mia opera piace, per il quadro in s, non per chi l’ha realizzato”.Cosa Le manca maggiormente della vita di prima e cosa invece ha trovato di diverso in Francia?

“Ovviamente conservo ancora amicizie e casa in Italia, quindi di base non mi manca molto come Paese. Il “dorato mondo della tv”, poi, non l’ho mai frequentato pi di tanto, quindi non mi manca per nienteE comunque in due ore e mezza di auto sono a Milano. Quello che invece ho trovato di diverso in Francia, a parte il clima del sud, una gentilezza, una disponibilit ai rapporti interpersonali anche tra sconosciuti o vicini di casa che da noi diventata merce rara, almeno in citt. E’ come se ci si conoscesse tutti e tutti sono accettati allo stesso modo”.

Quali sono i Suoi progetti futuri?

“Per il momento ho in programma a dicembre una manifestazione a Biot, nel sud della Francia: il calendario gigante dell’Avvento, utilizzando le persiane delle case del corso principale. Ogni giorno, dal 1 al 24 dicembre, si apriranno le imposte di una casa (ogni giorno una diversa) e si potranno ammirare le opere dei 24 artisti scelti. La mia finestra si aprir il 4 dicembre, siete tutti invitatiNel 2008 avr alcune mostre personali a Londra e forse anche Parigi, in pi sto lavorando ad alcune presentazioni negli Stati Uniti e sicuramente ci sar qualcosa di importante anche in Italia”. Un augurio per i nostri lettori

“Auguro a tutti che ci sia sempre un momento della vita in cui ognuno possa portare a termine un particolare progetto a cui tiene molto, o fare ci che pi gli piace in modo creativo e senza badare ai tanti condizionamenti quotidiani. E un augurio per un bellissimo 2008 ricco di successi!”

Che piacere aver rivisto la nostra simpatica annunciatrice dopo tanti anni immersa in questa nuova e meravigliosa avventura nella quale dar sempre il meglio di se stessa, la simpatia e il calore tipici delle persone aperte e cordiali. Senza dubbio molto presto potremo tributare i migliori onori a Fiorella in quel dell’Italia che da dietro le Alpi la segue con affetto e amicizia mentre lungo l’orizzonte del mare francese le sue opere traggono ispirazione fra cielo e mare.