ASTROlogicando
Energie noir con triplice omicidio a Mistelbach
Mistelbach, Austria.
“Quando andai in Francia, ricordo l’ansia, l’angoscia che mi salivano dentro, ad ogni passo in quelle stanze del castello. ..”…
Chi sta raccontando la sua esperienza in quel di Francia, in giro per i castelli della Loira e Versailles, è la Sensitiva e Parapsicologa Maria Valentina De Rosa… “ …cosa non successe ai tempi, in quelle stanze…agghiaccianti urla miste a schiamazzi e voci in divertimento…un mix che non è piacevole da recepire…”
Sono molti i racconti leggende che riguardano i sovrani francesi, soprattutto indirizzate a Luigi XVI e al suo boia: Charles-Henri Sanson; secondo voci più o meno accreditate, durante la rivoluzione francese, fece cadere, con la sua temibile arma legalizzata (la ghigliottina), più di 2.900 teste, ivi comprese le coronate di Maria Antonietta d’Asburgo e del consorte Luigi XVI, discendente di Filippo il Bello e maledetto insieme a Clemente V.
Cosa commisero costoro? Decretarono la morte sul rogo dell’ultimo Gran Maestro Templare Jacques de Molay e, mentre le fiamme si avviluppavano intorno al suo corpo, divorandolo nel dolore, de Molay, tradito e accusato da papa Clemente V e dal
re Filippo il Bello, lanciò loro un terribile anatema sulla discendenza reale:
Luigi XVI è stato di fatto, il tredicesimo discendente del re che aveva distrutto l’Ordine del Tempio.
Ogni castello mantiene come un “gioiello”, al suo interno, dei segreti e in 1.298,0 km tra Francia e Austria, i più bei castelli della vecchia Europa, svettano verso il cielo con le loro torrette e storie nascoste; ogni tanto, succede che vecchi “comportamenti” saltino alla ribalta, vestiti con abiti contemporanei, tingendo la cronaca di noir. E’ questo il caso di un giovedì di dicembre del 2018, difatti, l’anno che ci siamo lasciati alle spalle, ha segnato con il numero 13, l’ultimo misfatto in un castello, si tratta del triplice omicidio in un castello di Mistelbach, in Austria: una intera famiglia nobile è stata azzerata, nei silenzi di mura possenti. Le vittime sono il conte Ulrich von Goess, di 92 anni, la moglie, Margherita Cassis Faraone, di 87, friulana, molto conosciuta in Italia e benefattrice di un noto teatro del luogo da dove proveniva, prima di convolare in seconde nozze con il conte Ulrich von Goess; l’ultima vittima dello scempio domestico, il figlio dei due, Ernst di 52 anni.
Qui il mistero sembra non esistere. I personaggi di questa tragedia, sono molto conosciuti e abitavano uno, tra i più bei castelli austriaci. Il movente è chiaro: il denaro. Da voci “sparse”, un po’ qui, da noi in Italia, e un po’ là (Austria e d’intorni), grazie alla solerzia di una domestica o più servitori del castello, le copiose liti tra gli appartenenti alla nobile famiglia, erano davvero violenti e riguardavano quasi sempre argomenti a carattere economico.
Abbiamo un colpevole: il conte Anton von Goess, di 54 anni, il figlio maggiore del conte Ulrich, avuto dalla prima moglie e fratellastro della terza vittima Ernest. Per lo scempio al castello, rea un’arma trovata, un fucile a terra, sulla scena del crimine. Per la polizia in caricata delle indagini, parrebbe proprio quella l’arma usa, ma il condizionale è d’obbligo.
Secondo la sensitiva e Parapsicologa, Maria Valentina, ‘i castelli se abitati nel nostro tempo, contengono storie ed energie che prima o dopo finiscono per essere respirate da chi le abita, le mura conservano la memoria di tanti tormenti e chi è molto sensibile, finisce, prima o poi, per respirane qualche traccia.’
Questo non significa che tutti gli abitanti dei tanti castelli presenti nella nostra vecchia Europa, debbano per forza mostrare orribili azioni armate da energie antiche in tempi moderni ‘ raramente ma può succedere’. L’evento delittuoso avvenuto a Mistelbach, in Austria, nell’antica dimora di Bockiess, di proprieta’ di Ulrich von Goess, ne è la prova.
- VIA
- Nicla David