Cinema & Spettacolo
Intramontabile FILUMENA
Lina Sastri sarà in scena ancora per tutto febbraio e marzo con uno dei testi più commoventi e belli di Eduardo De Filippo, Filumena Marturano. L’abbiamo intervistata per i lettori di Vignettopoli e subito chiesto:
Come sta andando la Tournee?
Filumena Marturano si sta rivelando un vero e proprio successo di incassi, con teatri sempre esauriti e nostra grande gioia. L’avevamo già messo in scena lo scorso anno sempre con Luca De Filippo tra Roma, Milano, Torino e Napoli e ora la nuova stagione ci vede impegnati al nord dopo oltre 200 repliche, sempre con la stessa passione.
Filumena Marturano e’ indubbiamente un capolavoro incontrastato anche se molto difficile, e porta a confrontarsi con un personaggio femminile discutibile e complesso…lei come lo vive?
Da donna vivo con difficoltà il personaggio di Filumena. Certo non e’ la prima volta che mi confronto con una figura drammatica di grande portata, tutte le protagoniste del teatro classico, sono sempre grandi personaggi, lo era la figliastra di Pirandello, lo era Medea, Elettra e ma Filumena ha qualcosa in più…Mi sono sempre confrontata sia in cinema che in teatro con personaggi difficili, come anche Anna Magnani in Celluloide –anzi forse è ancora più forte confrontarsi con una figura realmente esistita e vicina- ma Filumena e’ sicuramente un personaggio tra i più complicati e compositi, non è un’eroina positiva tout court ha delle ombre, delle sfaccettature ambigue e ha un modo di vedere i sentimenti a occhi aperti. Ha una freddezza e un cinismo che ha dovuto conquistare con il tempo, vivendo, quindi rispetto ai personaggi che ho interpretato in passato -che hanno comunque sempre un cuore coraggioso ma guardano al sentimento femminile abbracciandolo completamente- Filumena non si consente di lasciarsi andare, di dare sfogo al sentimento. Forse è proprio da qui che nasce un forte coinvolgimento del pubblico che ha davanti un personaggio che non si libera mai. Solo alla fine, un breve momento, si concede una lacrima, per il reato del tempo è chiusa e questo per me è particolarmente difficile perché in realtà io sono molto lontana da tutto questo.
Da personaggi lontani a persone vicine: dopo il romanzo breve La Casa di Ninetta, presto sarà in scena nuovamente con il monologo…
Sì, la Casa di Ninetta (NDR. Edito Marsilio) è un romanzo breve che ho scritto dedicandolo a mia madre e da cui ho tratto un monologo che sarà in scena a Roma a partire da maggio. Sono sempre io in scena che ripercorro questa storia di Ninetta –mia madre appunto- guidata da Emanuela Giordano ed è una cosa semplice e bella, detta con tutta la sincerità che naturalmente mi porta a essere me stessa in scena. Si può dire che io neanche recito perché veramente racconto una storia di donne.
Dopo la messa in scena dal 4 maggio al Piccolo Eliseo di Roma speriamo che poi avrà un’ulteriore distribuzione.
Altri progetti in cantiere?
Per la prossima stagione primavera-estate ho in animo di dedicarmi per un po’ alla musica. A parte il cinema che comunque è una mia passione oltre al teatro di prosa credo che per un po’ mi dedicherò proprio alla musica, quella napoletana, quella che metto in scena e diventa teatro, un po’ come la serie de Il Teatro di Lina…di cui presto uscirà la prossima ma per scaramanzia non posso dire il titolo!
Come non seguire questa grande donna che sul palcoscenico e nel cinema fa sempre la differenza? Un appuntamento da non perdere, un’occasione stuzzicante per tutti coloro che amano i grandi interpreti del teatro e per chi desidera farsi coinvolgere da un testo di chi il cinema e il teatro l’ha saputo fare davvero: Eduardo De Filippo.