Janeleggedinotte
Lipstick Jungle
Lipstick Jungle ( Candace Bushnell, 2007)
Un libro da leggere tutto d’un fiato, lo stile narrativo di Candace Bushnell è fresco, logorroicamente divertente e frizzante. Questo romanzo rispetto ad altri che la famosa autrice di Sex and the city ha realizzato negli ultimi anni, entra molto nella dimensione psicologica delle protagoniste, lo preferisco perché tratta in modo realistico e senza tanti fronzoli lo stato di nevrosi costante che affligge la donna moderna nel momento in cui decide di avere una carriera vincente.
Nico, Wendy e Victory sono tre donne di acciaio, vivono a New York (anche se non è necessario vivere nella grande mela per essere donne in carriera ma di certo aiuta!) e sono sulla bocca di tutti per i rispettivi successi professionali. La giungla dei rossetti descrive un archetipo femminile che la donna di successo deve assolutamente mettere in pratica per sopravvivere in una città e in un mondo fatto ancora di uomini potenti, non si può essere buone e comprensive, se hai talento e capacità devi per forza essere tenace e stronza quanto un uomo, se non di più. È un messaggio poco assertivo , difficile da digerire per gli animi più sensibili, purtroppo dietro l’angolo c’è sempre qualcuno in agguato, pronto a soffiarti quello che hai conquistato duramente.
Lo sa bene Nico, direttrice della rivista Bonfire, spalleggiata dai buoni consigli del marito Seymour, per salvarsi il posto, farà fuori colui che l’ha fatta assumere dieci anni prima, lo farà piangere, se ne fregherà dei suoi diritti, e con la complicità del finanziatore del giornale, (con il quale si era messa d’accordo dietro le quinte) lo caccerà definitivamente. Nico delle tre, ha imparato a usare i giochi di potere degli uomini, è l’unica che ha un solido matrimonio, anche se un po’ per sfizio, un po’ per noia, tradisce il marito con Kirby, un giovane modello.
Wendy Healy, non è certo da meno, affermata produttrice cinematografica, acida e arrogante nei modi (una vera stronza), non vede mai i suoi figli prima delle nove di sera, tratta il marito come un cameriere e poi si stupisce se un bel giorno quest’ultimo di punto in bianco la molla. Wendy alterna momenti di pura isteria nervosa, ad altri in cui sembra lucida e razionale come uno zelante generale russo, nulla può distoglierla dai suoi impegni di lavoro, salta da un aereo all’altro, indossa per tre giorni di seguito lo stesso completo grigio, qualsiasi cosa pur di ottenere ciò che le spetta. Ma quanto le costa questo successo? i suoi figli non la chiamano mamma e praticamente la odiano!
Il trio non sarebbe al completo, senza la sensibile e testarda Vicky, una stilista di grande talento, che dal niente ha raggiunto il successo e nel presente del romanzo, rischia di perdere tutto a causa di alcune critiche negative. Essere sensibili non è cosa da donne in carriera, Vicky è una buona che finge di essere cattiva, troppo orgogliosa per chiedere aiuto, difatti con riluttanza accetta i consigli e le avances di Lyne Bennet, l’intraprendente magnate della finanza, che tenta di conquistare il cuore corazzato della stilista.
Fantastico questo Lyne Bennet, spiritoso, determinato e un pochino arrogante, quel tanto che basta per renderlo irresistibile agli occhi della piccola Vicky. I due entrano spesso in conflitto, lui si pavoneggia con la sua esperienza negli affari, lei come una ragazzina ribelle vuole fare di testa sua, ed è inevitabile non trovare questa Vicky la più sincera e sensibile del terzetto: lotta per essere forte, piange quando nessuno la osserva, insomma è imperfetta, una di noi; alla fine l’unica capace di guardarsi dentro e accettare che l’amore di Lyne, è una cosa buona, non necessariamente in antitesi con la sua carriera.
Bushnell si addentra senza tanti peli sulla lingua, dentro il lato oscuro delle protagoniste, ci mostra la sottile fragilità di Nico, ottima manipolatrice delle persone che la circondano, senza cadere mai in grandi scivoloni, resta in piedi, e appena in tempo allontana il giovane modello. Tutto il contrario di Wendy, lei il suo matrimonio lo manda letteralmente all’aria, e si sorprende pure che il marito-fantoccio si ribelli al suo status di mammo-cameriere. Eppure lui, un rapporto sereno e amorevole è riuscito a costruirlo con i figli. I nervi di Wendy vanno letteralmente in pezzi, ma la dea bendata sembra non essersi scordata del suo lieto fine. Ergo anche le ricche piangono ma se la cavano sempre!!!
Consigliato a: La giungla dei rossetti vi farà ridere, riflettere e forse odiare un po’ il vostro lavoro, altresì potreste sviluppare un desiderio irrefrenabile di ottenere più considerazione dal vostro capo, in ogni caso è un libro che fa leva sulla motivazione a migliorarsi, e che stimolerà il vostro lato “stronzo” nascosto, comprenderete che fare carriera è veramente una cosa “seria”, e che dovrete rinunciare alla vostra vita personale, oppure fare scelte che feriranno chi vi ama, quindi ne vale veramente la pena? A voi la scelta.
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- VIA
- Nerina Elena
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