Scienze e tecnica
EUROPEAN RESEARCHERS’NIGHT
Si è conclusa l’interessante kermesse della manifestazione la Notte Europea dei ricercatori, la più grande festa dedicata alla scienza e all’innovazione e quest’anno, al clima e al patrimonio culturale. 27 i Paesi coinvolti, 116 i laboratori aperti al pubblico al fine di favorire l’interazione tra il mondo dei cittadini e quella dei ricercatori- scienziati. Finanziata dalla Comunità Europea/Marie Skłodowska -Curie che in questa edizione, ha presentato 55 progetti in tutta Europa, al fine di celebrare l’Anno europeo/patrimonio culturale. 20 progetti dei 55 presentati, hanno considerato questo tema. Nel nostro Paese, i principali enti di ricerca come si sono messi in moto con successo, difatti, in prima fila i principali enti di ricerca come l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), l’Istituto di Fisica Nucleare (Infn) e il Cnr – Consiglio Nazionale delle Ricerche. Le principali città italiane ed europee, hanno incluso iniziative, la capitale europea della cultura 2019, Plovdiv, in Bulgaria in primis.
Una forte affluenza che sta ad indicare che le iniziative “buone” portano altrettanti proseliti e, una volta di più servono da richiamo, affinché l’attenzione dei media e della gente, non sia dispersa solo sulla politica. Che i veri protagonisti sono loro, i partecipanti, giovani adulti del futuro e a loro, che si devono mettere a disposizioni strumenti, pagine di giornali, titoli cubitali, affinché l’opinione pubblica sia rieducata sulla fantasia, la curiosità, la cultura. Chissà che quest’anno non si sia riusciti a mettere all’angolo i realizzatori di fake, i fruitori di baggianate e di tutti coloro che se ne cibano, solo per il gusto di far male a qualcuno. Il danno è per tutti. La ricerca apre ancora una volta, in un grande abbraccio, noi cittadini europei, affinché si riesca finalmente a diventare cittadini del mondo. La SCIENZA può!