Cinema & Spettacolo
SEI OTTAVI DI XFACTOR
Palermo. Grande entusiasmo e soddisfazione per lo spettacolo live “Around the World”, il nuovo tour con cui i SeiOttavi stanno girando l’Italia dopo lo strepitoso successo con la trasmissione di Rai Due “X Factor”. Le nove puntate durante le quali si sono esibiti con una maestria davvero molto alta, hanno fatto nascere in tutti noi parecchia curiosità.
Ci siamo abituati a vederli e abbiamo imparato a conoscerli.
La formazione attuale è composta da: Elisa Smeriglio – soprano, Chiara Castello – mezzosoprano, Alice Sparti – contralto, Vincenzo Biondo – tenore e arrangiamenti, Kristian Thomas Cipolla – tenore beat box, Vincenzo Gannuscio – basso, Massimo Sigillo’ Massara – basso, effetti e arrangiamenti. Ma è sempre stata così? “la storia è un po’ complessa – ci racconta Massimo Sigillo’ Massara – Ho fondato nel 1995 un gruppo analogo che si chiamava SetteOttavi. Dopo un anno quel gruppo si è sciolto. Di quel gruppo sono rimasto solo io e nel 2005 ho deciso di riprovarci, con altre persone. Il nome è cambiato ed è diventato SeiOttavi e inizialmente i componenti erano gli stessi rispetto ad oggi, tranne il contralto, che si chiamava Mirella Cavera, poi sostituita da Alice Sparti, e il soprano, Sanam Ighani, sostituita da Elisa Smeriglio”.
Naturalmente parlare con i SeiOttavi ci rimanda alla trasmissione prima menzionata di “X Factor” e non possiamo non chieder loro cosa ha significato far parte di quel programma: “E’ stata un’esperienza professionale molto importante che ha consolidato il gruppo e ha dato moltissima visibilità al progetto. Riuscire ad affermare la “cifra stilistica” della musica a cappella non era facile… e noi incredibilmente (anche per noi) ci siamo riusciti!”.
Per parecchio tempo, durante tutte le nove settimane della trasmissione, i SeiOttavi hanno lavorato a stretto contatto con Morgan, leader dei Bluvertigo nonché personaggio molto controverso e variegato. Marco Castoldi o Morgan che dir si voglia, ha dimostrato una profonda intelligenza e una graffiante critica all’orientamento musicale attuale davvero molto pregevole, chiediamo, quindi ai SeiOttavi come si sono trovati a lavorare con lui: “Morgan è un musicista eccezionale, con una cultura curiosa e precisa; è capace di appassionarti per ore raccontandoti il perché un pezzo è nato in quel modo e con chi e per quale filosofia… è un uomo straordinario con una sensibilità davvero grande.
Tutti i consigli che ci ha dato sono stati sempre preziosi nella direzione giusta… lavorare con lui, oltre che un onore, è stato fonte di grande arricchimento sia musicale che umano”.
Tra l’altro Morgan parlò anche di una collaborazione con loro ma poi ci fu quel tanto chiacchierato coup de teatre quando alla nona puntata Marco Castoldi fece il loro nome e decretò la loro eliminazione, gli domandiamo se da quel momento è cambiato qualcosa nel loro rapporto: “quando Morgan ci ha eliminato non ci ha dichiarato guerra… è stato un colpo di teatro… saremmo stati eliminati comunque dalla Maionchi… non c’è mai stata una frattura con Morgan… la nostra stima non è diminuita di niente, anche dopo che ha fatto il nostro nome per eliminarci… bisogna distinguere i rapporti veri da quelli televisivi…”.
Incuriositi da tanto parlare di rivalità, gli chiediamo se esisteva davvero o era una semplice invenzione per fare audience quella relativa ai Cluster e ai vincitori Aram Quartet: “Quella della rivalità è stata creata ad hoc dagli autori del programma… all’interno del loft e sul palco noi eravamo felici di poterci esibire insieme ai Cluster e gli Aram Quartet… siamo 3 mondi musicali così differenti che proprio non riusciamo a vedere la rivalità ed il paragone”.
Guardandoci in giro si constata facilmente che il tipo di musica che si ascolta di più e che più frequentemente è passato per radio è di tutt’altro genere e livello rispetto a quello dei SeiOttavi e che troppo spesso la qualità viene sacrificata sull’altare del consumismo. Gli chiediamo se secondo loro c’è posto per chi come i SeiOttavi fa musica ad alti livelli ma in un certo senso sfugge ai soliti clichè. Ecco cosa ci hanno risposto: “Perché no… se siamo riusciti a rimanere nove puntate in un programma che cercava una pop star… perché non dovremmo riuscire a rimanere quello che siamo cercando di essere presenti nel panorama della musica italiana?”.
Attualmente stanno girando l’Italia con lo spettacolo “Around the World” e stanno riscuotendo davvero un grande successo. Gli domandiamo di raccontarci il tipo di rapporto che stanno instaurando con il loro pubblico: “Quando siamo in concerto dal vivo allora siamo davvero noi!! Il rapporto con il pubblico è caldo e molto confidenziale… quando facciamo i concerti cerchiamo di divertirci ed emozionarci e di trasmettere al pubblico tutte le nostre emozioni e sensazione e per il momento funziona davvero!”.
Parlando di emozioni e di sensazioni, gli chiediamo di descriverci cosa provano i SeiOttavi una volta che sono saliti sul palco e le luci si sono accese: “Tanto entusiasmo, una fatica indescrivibile, ripagata dalla sonorità della musica e del pubblico che apprezza e ti chiede di ascoltare ancora e si entusiasma sentendoti”.
Guardando al futuro i SeiOttavi cosa hanno in serbo per noi?: “un sacco di concerti… e… un disco di inediti!!”.
Ed in attesa di questo nuovo disco di inediti, concludiamo questo nostro incontro chiedendo ai SeiOttavi di descriverci un loro viaggio ipotetico ed una ipotetica colonna sonora: “il viaggio più bello che possiamo immaginare è “Around the World” che è il tutolo del nostro spettacolo che stiamo portando in giro adesso. La colonna sonora… sicuramente Blackbird/I will dei Beatles nella versione degli Swingle Singers”.
* Le foto ci sono state autorizzate dal gruppo Sei Ottavi*