Busker Festival
BUSKERS FESTIVAL 2002. “Fare cappello” … a Ferrara
Ferrara. 800.000 visitatori, fanno del Ferrara Buskers Festival, la più importante manifestazione al mondo dedicata agli artisti che si esibiscono in strada. Nata nel 1988 con il proposito di valorizzare i musicisti di strada e far conoscere una cornice storica tra le più belle e palcoscenico ideale per gli artisti provenienti da tutto il globo, Ferrara, può dire che il suo proposito è stato realizzato oltre le più mere aspettative.
L’artista e la città , sono stati i veri protagonisti di un palcoscenico dinamico che ha saputo coinvolgere e attirare nelle sue strade i turisti da tutti il mondo. Quest’anno la nazione di artisti ospitata è stata la Croazia, che ha permesso, attraverso i suoi artisti, di far conoscere di più se stessa.
“Fare cappello” un modo desueto che al Ferrara Buskers Festival è stato rinverdito dai tanti artisti che grazie a questo termine, mai disatteso dai visitatori del Festival Buskers, foraggiano le loro iniziative artistiche presentate, sulle pietre di uno, tra i più bei palcoscenici del mondo, la strada e la storia “Estense” per un sodalizio, ogni anno sempre più azzeccato e vincente.
Anche quest’anno, come ogni anno, il pubblico numerosissimo, ha gratificato le esibizioni di artisti provenienti da tutto il mondo e oggi, 25 agosto si è potuto assistere alla giornata conclusiva di uno spettacolo a cielo aperto durato un’intera settimana. Una manifestazione non competitiva che ha voluto mostrare al pubblico presente, accorso numerosissimo, l’arte moderna di artisti di oggi che, come in epoca rinascimentale, amano ancora esibirsi con lo stesso piacere di ieri e sostenersi con la loro arte. A Ferrara quindi, ogni anno, è la grande occasione, in altre parole, quella di fare un full immersion nel magico mondo della fantasia espressa da una creatività multiforme e senza confini
che hanno fatto di questo palcoscenico naturale, le tavole su cui muoversi. Assistere ad un evento così esaltante, non può che far bene all’animo di ogni uomo che, troppo spesso dimentica che la fantasia, rimane l’unica medicina a sua disposizione per sconfiggere le mille paure che lo attanagliano in questa società così caotica e dalle mille contraddizioni.
Ferrara incorona se stessa con il Festival Internazionale dei Buskers e propone una vetrina multicolore, dove l’arte si può assaporare ai bordi di una strada, in una piazza, all’angolo di una via. La città Estense è cornice l’ideale, offrendo spazi, disponibilità e ospitalità , come fece ai tempi d’oro, quando era riconosciuta come la Mecca di musicisti, giullari, cantastorie, artisti. Generosità e mecenatismo contribuiscono ancora oggi a rinverdire uno spaccato rinascimentale e che per il quindicesimo anno consecutivo, ha prodotto una cultura “artistico- musicale” senza frontiere, presentando a contorno iniziative a carattere umanitario.
“Fare cappello” significa quindi, adottare lo stesso comportamento del casato estense, ricordarsi che gli artisti, proprio come gli antichi predecessori, vivono solo ed esclusivamente di questo per sostenere la loro arte e che le difficoltà che incontrano per proporla non sono poche. Significa incentivare altri comuni a fare altrettanto, a mettere a disposizione le loro piazze, le loro vie, i loro marciapiedi, per diffondere gratuitamente il loro mondo fantastico. Facciamo quindi “cappello”” e ricordiamoci che diffondere questo messaggio creativo su un territorio che è naturalmente rappresentativo dell’arte, vero ed unico palcoscenico che non potrà che arricchire chi riceve queste influenze. Apriamo quindi le porte delle nostre città , come sta facendo Ferrara, seguiamo un esempio lungimirante di antica memoria e facciamolo nostro, affinchè questi protagonisti possano sempre trovare il loro “angolo” nella vita.