UN GESU’ DI OGGI RIVIVE SUL GRANDE SCHERMO
Il film 7 km da Gerusalemme, liberamente tratto dal romanzo autobiografico di Pino Farinotti, si sta rivelando come uno dei maggiori successi cinematografici del 2007. Uscito nelle sale ai primi di aprile, ha già registrato il tutto esaurito e un massiccio consenso di pubblico e critica, sia per l’originalità della storia narrata, sia per il cast d’eccezione.
Il protagonista, Alessandro Forte, è un pubblicitario in crisi sul lavoro e nella vita sentimentale che si ritira nel deserto siriano dove incontra Gesù, che fa amicizia con lui e che gli spiega il senso delle cose, perché si vive e cosa davvero conta nell’esistenza quotidiana.
Forte è interpretato da Luca Ward, mentre il Messia ha il volto di un attore emergente di grande talento, Alessandro Etrusco, che ho incontrato per saperne di più.
Alessandro, come è iniziata la sua avventura nel campo del cinema?
Sono nato a Udine e all’età di 24 anni, cioè, 6 anni fa, mi sono trasferito a Roma dove ho iniziato a studiare recitazione, prima con Bruna Torre e poi alla scuola di Beatrice Bracco, una delle più quotate, in attesa di qualche valida opportunità lavorativa. Nel 2005 ho letto il libro di Farinotti e una serie di apparenti coincidenze mi hanno portato al provino per il ruolo di Gesù. In realtà , tutto il film è nato per casualità che poi non sono tali: il regista Claudio Malaponti era entrato in una libreria per cercare il testo e questo gli è caduto ai piedi, il nostro albergo era in Via Del Gesù 7, il numero della stanza seguiva precise regole su numeri che si ritrovano nel Vangelo, tutto un po’ magico, insomma.
Parlaci del provino Andai una prima volta ma Malaponti mi scartಠperché secondo lui non ero abbastanza verosimile con Gesù. Dopo vari mesi mi ripresentai di mia iniziativa e stavolta fui accettato: nel frattempo ero dimagrito parecchio, portavo i capelli lunghi e la barba incolta, avevo comprato un saio, per cui mi ero calato nel ruolo al meglio anche da un punto di vista emotivo. Il film è stato girato nel deserto di Palmira che è un luogo spettacolare, e la cosa che ci ha sorpreso di più è stata la calorosa accoglienza della popolazione locale, dato che si tratta di una coproduzione Italia – Siria: giravamo con la jeep e le 2 bandiere issate insieme.Com’è cambiata la sua vita dopo l’interpretazione di Gesù?
Senz’altro in modo positivo: non ho più paura della morte e sto vivendo una sorta di rinascita interiore, in più ho capito molte cose della vita: ad esempio noi occidentali siamo molto legati al successo, ai soldi, alla fama, e troppo spesso trascuriamo il lato sentimentale, quello interiore che è dentro di noi,e questo mi ha portato ad aiutare i più bisognosi e a frequentare regolarmente la Chiesa. Ho riscoperto dentro di me ciò che davvero conta e per il quale vale la pena vivere.
Dove la vedremo prossimamente?
Ho altri progetti in ballo ma per scaramanzia non dico ancora niente, continuate a seguirmi e lo scoprirete!
Certo che Alessandro Forti è davvero un tipo interessante, ricco nell’animo ma semplice e alla mano al tempo stesso, una sorta di Gesù moderno che rivive sul grande schermo per farci tutti riflettere, in una società come la nostra troppo spesso caotica e priva di valori che rendono la vita un dono davvero unico.
*Materiale fotografico è stato fornito dall’attore per Edizioni Damiano*