SATIRA
CON EVALDO AMATIZI, PRODI DIVENTA ARTE
Evaldo Amatizi, classe ’75, artista romano eclettico e rivoluzionario, l’astro nascente dell’arte contemporanea nell’ambito della sperimentazione di metodi pittorici e grafici, con una forte ricerca della struttura anatomica inseguita dal pathos del colore nella linea perfetta del disegno.
Ha frequentato l’Accademia dell’illustrazione e della comunicazione visiva, specializzandosi in fotografia, illustrazione, disegno anatomico e computer grafica. Vanta diverse collaborazioni nel settore della produzione di cartoni animati tradizionali e digitali e vari premi artistici come “Arte d’autunno” ricevuto nel 2004.
Per individuare le coordinate della personalità artistica di Amatizi, conviene visitare la galleria personale che si affaccia sul web (www.evaldo.amatizi.it) e presenta un’immagine accattivante e misteriosa. Come ogni artista che si rispetti, anche Amatizi passa con agilità dalle caricature alla pittura, mostrando un’originalit fuori dal comune. I suoi quadri risentono l’influenza di Wassily Kandinsky e la vivacità del linguaggio impressionista, anche se la logica del colore in Amatizi ha attraversato due fasi differenti.
Infatti, nei quadri realizzati fino al 2004, il colore esplode sulla tela con vigore e insegue forme sinuose e approssimativamente geometriche, come a voler rilevare una proiezione istrionica di emozioni e un caos emotivo che cerca un sentiero da percorrere. Il colore trasmette energia e non vuole farsi imprigionare. Al contrario nelle ultime opere, l’artista esegue un rigoroso studio dell’anatomia corporea, mettendo il colore in una posizione di secondo piano. Dipinti come “Gelosia”, “Awake” e ” Corsa”, sottolineano l’analisi dei processi in movimento di un individuo in differenti contesti sociali e affettivi. L’autore ha definito le ultime opere “la serie nera”, in cui il colore essendo imprigionato nell’espressività anatomica del corpo umano, diviso in tronconi da linee geometriche, diventa la negazione di se stesso. La personalità divisa in compartimenti stagni, i quali riflettono l’azione costrittiva delle norme sociali. La psicologia del linguaggio pittorico sempre un ottimo rivelatore dei conflitti emotivi e sociali dell’artista. Nel caso di Amatizi, le sue produzioni artistiche rivelano una forte contrapposizione con la rigidità degli schemi di comportamento imposti dalla società , e una particolare analisi introspettiva sulla profondità dei rapporti umani di natura affettiva. Vista l’originalità dei metodi espressivi e lo studio costante della forma, di certo un’artista di cui sentiremo parlare.