Cinema & Spettacolo
ESORDIO DEI LAKURA CHE KURANO MUSICALMENTE
Rimini. In uscita il primo disco degli esordienti Lakura che dopo essersi fatti conoscere in giro con parecchie serate (e non hanno ancora finito!!) sono oramai pronti per il grande salto a livello nazionale. Chi sono i membri di questa band originalissima e romagnola?
Andrea Bernardini – Voce e chitarra in arte BERNA, Andrea Presepi – Basso in arte BUDDY, Francesco Presepi – Chitarra e 2° voce in arte PRESS, Stefano Bizzocchi – Batteria in arte BIZZO. Chiediamo a tutti loro di raccontarci come nasce la loro voglia di fare musica. Il primo a risponderci è Press: “Sin da quando ero piccolo non ho mai avuto un carattere altamente estroverso, ragion per cui cercavo di racchiudermi in tutte le cose che mi affascinavano perdendomi dentro di essere. Questo sino all’adolescenza quando mi avvicinai per la prima volta alla musica ed in particolare alla chitarra. La consapevolezza di poter creare musica con le mie mani mi coinvolse sempre più. Il mio mondo, l’unico vero rifugio che mi facesse estraniare da un’adolescenza passata con l’altalenarsi dei soliti problemi esistenziali, quelli che penso debbano far parte d’ogni persona. Si sogna, si sbaglia, s’inseguono mete irraggiungibili e spesso ci si fa prendere dalla rabbia di non riuscire a cambiare le cose. Piccoli o grossi problemi che per quell’età sembrano enormi come pianeti confrontati alla propria esistenza”.
L’entusiasmo di Press (al secolo ricordiamo Francesco Presepi) coinvolge da subito anche il fratello Andrea, che ci racconta: “La voglia di far musica nasce un po’ per passione trasmessa da Francesco che già aveva iniziato a strimpellare la chitarra a casa e un po’ dal fatto che nel primo gruppo in cui suonava appunto Francesco e Andrea (Press e Berna) mancava giusto appunto un bassita”. Per Berna, invece, le cose sono un po’ differenti: “La mia avventura musicale parte 15 anni fa circa… da ragazzino, con le prime strimpellate improvvisate nel garage di un amico e poi è continuata in maniera più o meno saltuaria tra varie vicissitudini e formazioni fino ad incontrare i Lakura nel 2000 circa”. Mentre a rendersi conto che tra l’ascoltare la musica e il suonarla c’era un abisso emozionale è Bizzo che ci dice: “Ho iniziato a suonare piuttosto tardi, a 16 anni, quando finalmente capii che la musica non la volevo solo ascoltare ma anche creare. Mi divertivo a tamburellare su ogni canzone che mi piaceva e mi sono detto: voglio provare a seguire il ritmo della canzone, e da qui pian piano sono partito”.Sia il cinema che le stesse canzoni in cui i musicisti raccontano le loro emozioni ci hanno abituati a sapere che la gavetta è sempre molto dura e che non sempre si riesce ad ottenere quello che si vuole. Chiediamo, quindi ai Lakura di raccontarci che tipo di vita sia quella di un ragazzo che cerca di realizzare il suo sogno musicale. Ascoltiamo per primo Press: “Diciamo che come per tutti i sogni non basta inseguirli per farli avverare. È come ritrovarsi a metà di un viaggio senza conoscerne la meta. Ognuno di noi 4 sogna di poter portare sopravvivere in questo oceano dove governano il marketing e l’immagine piuttosto che la creatività e il talento. Con gli anni le nostre strade dapprima si sono incrociate verso un’unica direzione proseguendo poi su linee differenti ma parallele. Per ora ci accontentiamo di viaggiare insieme”.
Chi, invece ha vissuto il tutto con assoluta tranquillità dei quattro è Berna: “Una vita normalissima, con la passione per le 7 note che permea più o meno sensibilmente tutti gli ambiti della quotidianità e che spinge ad impegnarsi (a volte facendo anche piccole rinunce e sacrifici) per riuscire ad esprimere al meglio la propria voglia di fare musica”. Il più disilluso o, forse, sarebbe più corretto dire quello che ha mantenuto e mantiene ancora i piedi per terra è Bizzo: “Da parte mia oramai i sogni musicali li ho un po’ messi da parte, causa età e lavoro che mi porta via parecchio tempo, però in fondo spero sempre che qualcosa di bello accada…. non è mai tardi e la speranza è l’ultima a morire”. Mentre Buddy ci descrive una vita di sacrifici ma illuminata dal sogno di riuscire prima o poi: “la vita di un ragazzo che cerca di realizzare il proprio sogno musicale è una vita in cui passione e una dose di buona volontà fanno da timone in un mondo in cui a volte devi fare i conti con il lavoro di giorno, prove serali con il gruppo per preparare le serate live,prendere i contatti con i locali dove proporsi per suonare e poi suonare nei vari locali…diciamo che è una vita al quale mi piacerebbe poter dedicare più tempo e far si che da una passione diventi una professione”.
Ovviamente per chi non li conosce tutte queste possono sembrare parole in libertà, gli chiediamo allora di descrivere che tipo di musica ci propongono i Lakura e in questa risposta i quattro ragazzi di Rimini non hanno alcun dubbio e insieme ci rispondono: “Pensiamo che i Lakura siano un’alternativa Rock-pop melodica”. Il Pop Rock melodico ci rimanda un po’ agli anni della nostra adolescenza, ci catapulta indietro al decennio degli anni ’80 primi anni ’90 e gli chiediamo allora di spiegarci quali sono le loro influenze. Ecco le loro risposte quasi a conferma di quello che pensavamo. Press: “Dalle armonie della musica Alternativ-Rock degli anni 80-90 al Pop Rock, siamo tutti influenzati da artisti diversi, sicuramente le canzoni non hanno sonorità troppo complesse in quanto le canzoni si vogliono far ascoltare, alcuni brani rimangono morbidi come delle ballate mentre altri più nervosi e taglienti ma sempre con un unico filo conduttore, lasciar traspirare le emozioni di 4 ragazzi che cercano di raccontare tramite la loro musica un pensiero. Come nel carattere di noi 4, non viviamo in i sentimenti con un eccessivo estremismo, le canzoni rispecchiano questa linea”.
Buddy: “Per quanto mi riguarda la musica che mi ha avuto maggior importanza nella mia vita musicale è stato il rock del Deep Purple al età di 13 anni con L’intramontabile “Smoke on the Water”; poi la scoperta dei Queen, dei Led Zeppelin, i Litfiba e in fine, con l’utilizzo di Internet, sono stato rapito in un viaggio sulle note dei metallica ai Europe e i vari generi Rock/Metal”. Bizzo: “Le mie influenze provengono dalla musica anni ’80, del quale sono fan sfegatato e a tutt’oggi seguo ancora i gruppi in attività di quel periodo. Per quello che riguarda il mio strumento, la batteria, cerco di infilare qualche sonorità e ritmo di allora, adattandolo ai nostri pezzi. Direi che i nostri pezzi si avvicinano molto al pop attuale, però per dargli una giusta collocazione passo la palla ai due creatori della nostra musica” ed infine Berna: “Le principali influenze vengono dai grandi nomi del rock anni 70 e 80 (Deep Purple, Led Zeppelin, Bon Jovi, Springsteen per citarne alcuni), dal rock blues americano (Gary Moore, Eric Claption) e dalle formazioni rock italiane anni contemporanee (Negramaro, LIgabue) o quasi… (Litfiba, Timoria, Negrita)”.
Continuiamo questa nostra cavalcato musicale che ci incuriosisce sempre di più chiedendo loro se esiste o meno una tematica di fondo o un filo conduttore nei testi delle loro canzoni. A fare da porta voce dell’intera band questa volta è Press: “Le canzoni nascono dall’incontro di tutte e 4 le personalità anche se i testi e la traccia della melodia spesso scaturisce da me e da Berna, il cantante. Esiste comunque un legame tra quello che scriviamo. Io e Berna siamo coetanei e anche se con caratteri diversi, spesso viviamo le nostre emozioni in modo uguale. I nostri brani raccontano di stati d’animo , di gioie di perplessità o di rabbie che è facile ritrovare dentro di noi. Per quanto mi riguarda spesso scrivo su dei pensieri che normalmente non potrei trattare o dei quali sono stato vittima per troppo tempo. In alcuni casi è una liberazione, per altri invece è una conferma del pensiero, un rafforzativo. Spesso rivivo i sentimenti che percepivo durante la composizione mentre sto eseguendo un nostro brano. In questi momenti mi accorgo che senza di loro non sarei in grado di riprovare la stessa emozione. Nella mia condizione è come fissare un momento e poterlo rivivere pienamente mentre lo riascolto o lo suono. A voi non è mai capitato di piangere mentre ascoltavate una canzone?”. Sorridiamo a questa domanda, perché effettivamente a tutti noi capita di lasciarci trascinare dall’emozione che ci trasmette una canzone e a tutti noi capita di legare una armonia ad un nostro momento ben preciso, triste o allegro che esso sia. Ma non siamo qui per parlare di noi, siamo qui per parlare di questi giovani esordienti che di carica e di voglia di arrivare e di trasmettere le loro emozioni ne hanno da vendere. E spinti e contaggiati dal loro entusiasmo gli chiediamo di raccontarci quale sia il loro progetto musicale e a chi vogliono arrivare. Anche in questo caso il portavoce del gruppo è Press: “Io non lo definirei un progetto, lo preferisco vedere come un fortunato incontro di 4 ragazzi che hanno voglia di emozionare ed emozionarsi. I brani sono scritti in modo tale che tutti possano cogliere le sfumature di quanto narrato nel testo. Penso che comunque il targhet migliore sia la grande comunità degli under 30. non per escludere nessuno, anzi, è che con il passare degli anni mi accorgo che si è sempre più presi con problemi di carattere lavorativo, economico.. Spesso i sentimenti vengono riposti in secondo piano… Raccontando di emozioni penso che un ascolto più intenso lo possano avere gli adolescenti”.
Stiamo per congedarci dai Lakura non prima però di chiedere loro ancora un paio di cose. Prima di tutto vogliamo sapere da dove nasce il loro nome e Francesco Presepi ci racconta che: “LAKURA nasce dal tentare di risolvere i “grandi” problemi adolescenziali di cui ti parlavo all’inizio. Il nome racchiude in se la mia visione della musica e di ciò che è legato ad essa. Lasciarsi trasportare dalle emozioni che ti trasmette un fraseggio di chitarra piuttosto che dall’altalenarsi di un ritmo di batteria o di un vocalizzo. Quando si ascolta o si crea musica intensamente si entra in un emisfero parallelo che modifica la percezione della realtà… la mia e la nostra “KURA” verso il vivere in questa società”.
Adesso è proprio tempo di salutarci e ci si lascia con l’ultima domanda: i progetti futuri.
Press ci risponde a nome di tutti: “Il futuro… Come ti dicevo prima stiamo seguendo il sogno che ci accomuna senza crearci falsi castelli di carta, in questo momento stiamo ultimando le registrazioni del primo album, PRIMO SOGNO, che è una raccolta dei 6 pezzi che hanno segnato il nostro inizio, nel frattempo abbiamo già nel cassetto nuove canzoni pronte per essere incise. Seguirà a partire da settembre un tour nei migliori locali della riviera per passare poi all’entroterra cercando di coprire comunque le regioni a noi limitrofe. Sicuramente cercheremo di portare a casa qualche vittoria presso concorsi nazionali come abbiamo fatto nel 2003 ma il nostro fine ultimo è quello di continuare a divertirsi rimanendo uniti. Sarebbe meraviglioso poi se “LA” nostra “KURA” divenisse “LAKURA” per tutti!”
E in attesa di questo primo disco, se vi abbiamo fatto venire voglia di ascoltarli (come speriamo e ci auguriamo con tutto il cuore) correte su my space a visitare la loro pagina e a sentire la loro musica: http://www.myspace.com/lakurarock vi promettiamo che non ve ne pentirete assolutamente!
*Le foto sono state autorizzate da Bunny dei LAKURA*