Cinema & Spettacolo
Serenamente Serena
Lucca. In dirittura d’arrivo il primo disco di Serena Pellegrini, in arte “Serena”, ovvero, il battesimo musicale di una giovane cantante italiana, che in un mondo in cui tutto come plastificato e rilegato in qualche categoria, riesce ancora ad emozionarsi e ad emozionare con il semplice suono della sua voce. La sua vita stata un viaggio in treno con continue stazioni e cambi di direzione.
*foto autorizzate dall’artista Serena Pellegrini*p
http://www.myspace.com/serenapellegrini
Le chiedo di raccontarmi un po’ di lei, di descriversi. Comincia il viaggio in treno. La prima stazione arriva in tenerissima et: “ho passato la mia infanzia e la mia adolescenza dentro gli ospedali, avevo un tumore al rene sinistro, per scoprirlo ci sono voluti anni. Tumore di nome reninoma, all’epoca (1990) nono caso nel mondo, secondo caso in Italia”. Altre stazioni pi meno critiche le fanno capire che l’unica cosa a darle la forza di affrontare tutto questo (come la definisce lei) “la mia musica” e cos le varie vicissitudini e le continue fermate e cambi di direzione la portano a far diventare quello che negli anni bui era solamente un hobby una vera e propria professione. Nelle sue parole ricordando gli anni tristi e dolorosi dell’adolescenza afferma che: “la mia musica mi ha sempre aiutata ad andare avanti”. Il treno, finalmente riprende la sua corsa e quando arriva l’ennesima stazione ad aspettarla c’ il manager Fernando Capecchi
“un bel giorno 5 anni fa incominciai a fare un po’ pi sul serio. Ho iniziato dal classico piano bar e contemporaneamente prendevo lezioni di canto, poi mi venne proposto di cantare in un orchestra di Fernando Capecchi, partecipai alla trasmissione di Capecchi , balla che ti passa.
Ho girato diversi locali della Toscana e di altre regioni”. Quella fermata fu la pi importante perch le permise di entrare finalmente nel vero mondo della musica. Altra stazione importante, altra direzione: “Un giorno fui chiamata alla selezione di Sanremo Rock passai alla finale della regione Toscana” – continua raccontandomi – “nello studio dove registrai il pezzo per Sanremo Rock, dopo il concorso, mi proposero un progetto che prevedeva 10 mesi di studio di registrazione (ho lavorato sodo) poi un bel giorno arrivano i pezzi, l’arrangiatore e via in preparazione per il mio primo album” Sebbene abbia cominciato un po’ in la rispetto alla media di et dei nuovi cantanti italiani, in brevissimo tempo pu annoverare gi un buon curriculum di esperienze. Mi racconta anche che: “la scorsa estate ho partecipato al concorso Summer Giovani, sul prestigioso palco del Summer Festival a Lucca, in qualit di interprete e ho vinto”. La sua voce emoziona davvero, c’ un qualcosa di vibrante che riesce ad arrivarti fin dentro l’anima. Con entusiasmo mi parla delle sue canzoni e mi racconta di come gli autori siano riusciti a costruire pezzi che rispecchiano davvero il suo modo di essere e di sentire. La strofa di una canzone mi colpisce molto: sola con i miei pensieri/ devastanti pi di ieri/ non ho meta ne un profeta prossimo / aspetto solare/ mentre dentro ho un temporale/analizzo somatizzo ma non va (Crisi di Instabilit).
Mi fa sorridere, perch parlando di lei con Jocelyn, il suo mentore e sostegno da qualche tempo a questa parte mi dice: “Serena una ragazza molto fragile, si entusiasma e si intristisce nel giro di poco. Ha una grande forza interiore che esprime quando canta superando tutti gli imbarazzi e le fobie che vive nella vita di tutti i giorni, non a caso io la definisco psico dipendente” Ride raccontandomi di lei. Chiedo a Jocelyn se, secondo la sua esperienza, Serena ha veramente la possibilit di prendere una parte in questo variegato ma anche difficile panorama musicale e lui mi spiega che “la sua voce e il suo saper interpretare la musica la rendono molto particolare e le conferiscono una forte personalit”. Ricordando queste parole mi vengono alla mente tutte quelle che lei mi dice ogni volta nei confronti di lui che spesso e volentieri chiama “il suo angelo” e le ritrovo in un altro testo delle sue canzoni: seduta a pensare/volevo capire/la cosa pi giusta da fare/ero un po’ confusa/il passato mi turbava/non andava via dalla mente/poi quel giorno arrivasti tu /nei tuoi occhi vedevo /solo la vita. (Per Sempre Tu) . E’ un viaggio davvero emozionante quello nel mondo di Serena. Un viaggio che analizza le varie sfaccettature di una personalit fragile e complicata ma che porta con se un entusiasmo senza eguali. “Mi sento un po’ strana e’ arrivato tutto velocemente e con un buon riscontro. A dicembre ho fatto il mio primo concerto nel comune dove ora abito. Era una serata di beneficenza. E’ stata una bellissima esperienza e la cosa pi strana per me ora e’ andare in giro ed incontrare persone che mi riconoscono e che mi chiedono quando uscir l’album. La cosa mi fa stare bene e al tempo stesso mi fa sentire strana”. Lei non si ferma davanti a nulla, il suo treno sta procedendo la sua corsa e stavolta sembra che le rotaie siano davvero sgombre da intoppi: “Continuo ad andare a lezione di canto e oltre a questo sto prendendo delle lezioni da un insegnante di teatro: dizione, presenza scenica, ed interpretazione, il tutto per migliorarmi”. Per ora, aspettando l’uscita di questo disco, mi dice ridendo “si intitoler Crisi di instabilit serena – e ride raccontandomi – ci sono due diverse interpretazioni che si possono dare a questo titolo: la prima crisi d’instabilit serena riferito al mio nome e quindi al mio modo di essere, mentre la seconda crisi d’instabilit serena una sorta di instabilit per senza esagerare, un’instabilit che c’ ma con cui si riesce a convivere, appunto, serenamente – continua dicendomi – sai io sono un po’ pazza, ho molta fantasia interpreto tutto a mio modo, anche alle mie cose do sempre pi di una interpretazione” c’ la possibilit di ascoltarla live in giro un po’ per l’Italia “sto facendo delle serate con il mio gruppo di supporto e sto aspettando una conferma per tre serate in Calabria”, ma se avete fretta di sentire la sua voce allora vi consiglio vivamente di visitare la sua pagina su My Space ma vi avverto preparatevi a grandi emozioni perch lei sa davvero ancora emozionarsi e dare emozioni a chi l’ascolta.