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THE BEST IN ART
Palermo. Metti insieme tre artisti dalla forte personalit i cui percorsi e le cui modalit espressive siano tra loro assolutamente distanti e gioca poi su un comune denominatore che funga da legante per una grande esposizione congiunta. Ecco “Noi Diversi”, la mostra che Luigi Ballarin, Gerardo di Salvatore e Lughia presentano presso lo Spazio Bquadro di Palermo dal 5 ottobre al 4 novembre. Luigi Ballarin affascinato dal mondo arabo a esso dedica le sue attenzioni pittoriche.
Gerardo di Salvatore opera con materiali di recupero e ingenti quantit di piccoli oggetti/paccottiglie del quotidiano. Lughia realizza effimere architetture di sabbia e rappresenta quell’eterno divenire dove la presenza umana ridotta a ombra. Tre artisti profondamente diversi che presentano in questoccasione lavori il cui comune denominatore nell’uso del proprio corpo. Una mostra, “Noi Diversi”, che giunge a Palermo dopo una prima esposizion e presso il Caff Letterario di Roma. Una mostra che ha avviato una collaborazione stretta, da cui scaturito un nuovo percorso comune ai tre artisti, divenuti da qualche tempo i protagonisti di unesperienza on line senza precedenti. Ballarin, Di Salvatore e Lughia, offrono ripetutamente la propria immagine attraverso le copertine di “The Best in Art”, un magazine “dichiaratamente” inesistente. Cover, che via e-mail, da un anno raggiunge con regolarit un vasto pubblico. Un’operazione che punta il dito su quella cultura dell’apparenza di cui intrisa la societ nella quale viviamo. Una facciata dietro la quale regna la pressoch totale assenza di contenuti. Cos anche “The best in Art”, al pari di altre riviste, trasmette il vuoto che essa stessa contribuisce a determinare. Una metafora dunque di un mondo nel quale la sola immagine, non importa se reale o frutto di pura invenzione, sufficiente a generare letture capaci di dare consistenza al vuoto. Un mix di denuncia e di autoironia origina cos mensilmente immagini da copertina, dove protagonisti sono sempre loro Gerardo di Salvatore, Luigi Ballarin e Lughia.
- VIA
- patrizia santini