Vignettopoli
…Su qualche mobile troneggiava un piccolo presepe, fatto di statuine di poco valore commerciale, ma di grande valore religioso. Il solo costruire il presepe con ci che si aveva era una festa. Natale. Ci sono 38 miliardi di tredicesime in campo ma, pi che una corsa ai regali, questanno vince il risparmio. La spesa per gli acquisti scende di oltre un miliardo segnando un calo del 9% per i regali, mentre sale a un miliardo e mezzo la somma destinata al salvadanaio.
Oggi, le luci del Natale si sono fatte fievoli sotto le ombre che crea la crisi che sta attanagliando il mondo intero, complici anche i continui blablabla dei media. Secondo un sondaggio della Confesercenti-SWG ci sono 38 miliardi di tredicesime in campo ma, pi che una corsa ai regali, questanno vince il risparmio. La spesa per gli acquisti scende di oltre un miliardo segnando un calo del 9% per i regali, mentre sale a un miliardo e mezzo la somma destinata al salvadanaio. Ansia e paura: questi i sentimenti che incombono sugli animi della gente, e che portano a vivere il prossimo Natale con modalit ancora pi sotto tono di quello degli anni precedenti. Ansia per le rate del mutuo da pagare; paura per la precariet dei posti di lavoro; preoccupazione per gli attentati terroristici che ci rendono ancora pi timorosi, anche solo se si tratta di prendere la metropolitana. La nostra vita sembra scorrere attraverso un lungo tunnel in fondo al quale non si riesce a trovare una luce e, nemmeno quelle tipiche del Natale riescono a procurarci rassicurazione e speranza. Persino i bambini, riescono a rendersi conto di ci che sta accadendo: pare, infatti, secondo una notizia arrivata dallAmerica, che rinuncino ai tanto sospirati regali di Natale chiedendo a Santa Klaus soldi per aiutare i genitori. Noi non siamo estranei a questa preoccupazione diffusa, ma siamo, ugualmente speranzosi: proprio a Natale, la festa della Speranza e della Gioia, vorremmo dare il nostro piccolo contributo per far capire che la crisi, in realt c, ma che ha un suo paradossale connotato positivo.
Cari Lettori, probabilmente, quello che stiamo rimpiangendo un Natale consumistico: fatto di vetrine, regali spesso inutili, soldi spesi solo perch Natale. Ma, questa festa ha una sua particolarit che, forse, proprio grazie alla crisi, riusciremo a riscoprire. Il Natale non consumismo sfrenato ed inutile a tutti i costi. Chi di noi non ricorda qualche racconto dei nostri nonni, che da piccini aspettavano il Natale solo per poter gustare un pezzetto di carne, che durante lanno era impensabile comprare. Eppure erano felici lo stesso, anzi molto pi di noi. I nostri nonni si scambiavano un piccolo dono ed era Festa. Quel piccolo oggetto, difficilmente comprensibile dal nostro modo di pensare, era motivo di Gioia. Quel piccolo pezzettino di carne che oggi diamo per scontato era il Pranzo di Natale. Oggi ci lamentiamo perch non possiamo comprare il caviale o il panettone di qualit! Su qualche mobile troneggiava un piccolo presepe, fatto di statuine di poco valore commerciale, ma di grande valore religioso. Il solo costruire il presepe con ci che si aveva era una festa. Oggi si preferisce quello gi fatto, magari di marca. Per, siccome costa troppi soldi ci rammarichiamo di non poterlo acquistare perch c la recessione. Addobbare lalbero era un motivo per stare in famiglia. Tutti, grandi e piccini davano il loro contributo, magari anche solo rubando un piccolo cioccolatino. Oggi, invece, ci si lamenta di non poter pi chiamare la gru per far portare labete in casa. Costa troppo e non ce lo possiamo pi permettere, piuttosto non facciamo lalbero. Ai nostri bambini occorre fare regali inutili ma allultima moda e costosissimi affinch lo possano raccontare agli amichetti con orgoglio: fa nulla se non riusciamo a pagare la rata del mutuo, preferiamo che il nostro bimbo possa rompersi i timpani con lultimo lettore mp3 sul mercato. Cari lettori, vorremmo farvi comprendere che spesso pi bello donare un sorriso, una carezza, magari perdonare chi ci ha fatto soffrire. Questo il Natale.
Ma ci non si acquista, non ha prezzo e non esposto in nessuna vetrina, soprattutto, difficile da mettere in pratica perch la nostra moderna mentalit ci insegna, piuttosto, a disprezzare il prossimo, a nutrire sentimenti di rancore che il giorno di Natale si accantonano dietro a un costretto ed ipocrita regalo. Pi semplice. Forse, proprio grazie alla crisi, il Natale potrebbe ritornare ad essere la Festa della Gioia, dellAmore, del Perdono e della Speranza. Insegniamo ai nostri bambini ad inventarsi nuovi giochi con ci che hanno, come facevano i nostri nonni. Insegniamo loro ed impariamo che non necessario avere il cellulare alle scuole elementari solo perch ce lhanno tutti. Facciamo ai nostri bimbi un regalo speciale: il gusto dellattesa e della conquista. Siamo nel 2008, ma evidentemente, non pi tutto dovuto. Dobbiamo ritornare nellottica di idee che ci che abbiamo e che vogliamo dobbiamo ottenerlo con sacrificio e perseveranza. Ritorniamo al vero senso delle cose. Non scordiamoci di parlare con i nostri figli, anche se gli impegni e le preoccupazioni sono tante, non dimentichiamoci che hanno bisogno della nostra attenzione, pi che dei nostri regali. Riscopriamo, dunque, il vero senso del Natale: una festa di Gioia, di Felicit che non si trova nel consumismo o nellacquistare per forza qualche cosa, ma nel nostro animo. Siamo sicuri che accettando questi nostri piccoli consigli, gi da ora le luci del Natale sembreranno pi scintillanti. Fate opere di bene, donate il Vostro tempo, ascoltate chi ha bisogno anche se vi annoia, andate a trovare le persone anziane e sole. Fa nulla se a mani vuote. Il regalo per loro sar la Vostra presenza. Facciamoci un regalo per il prossimo Natale: riscopriamo la solidariet, la Famiglia e tutti quei valori che la moderna era della globalizzazione ha messo in crisi prima ancora delleconomia.