MIGIROUNFILM
Basic Instinct
Da diversi anni, balzata all’attenzione degli psicologi di tutto il mondo, un nuovo stato di dipendenza legato a una sostanza non convenzionale, che non ha niente a che vedere con la droga, farmaci, cibo, ma comunque in grado di scatenare tutti i sintomi e le problematiche di un vero e proprio abuso di sostanza.
{play}images/stories/audio/basicinstinct.mp3|transparent[BGCOLOR]{/play}
Mi riferisco alla dipendenza sessuale messa in atto da soggetti che abusano della propria sessualit, passando dei periodi di eccessi sessuali, sempre alla ricerca di nuovi partner ed esperienze al limite. L’ossessione del sesso scandisce le giornate del dipendente, il quale occupa la maggior parte del tempo alla ricerca di modalit e strategie sempre diverse per procacciarsi la sua dose. Tale comportamento genera degli effetti disastrosi sulla qualit della vita, danneggiandola su vari livelli ( fisico, economico, sociale, cognitivo, emotivo). Un esempio cinematografico di dipendenza sessuale, sicuramente “Basic Instinct” una pellicola del 1992, ripresa poi nel 2006 con il seguito. In entrambi i film il copione il medesimo, la protagonista principale Sharon Stone, interpreta una scrittrice di romanzi gialli (Catherine Tramell) sospettata di omicidio a causa del suo stile di vita controverso e assolutamente privo di senso di colpa.
La vittima sempre un uomo, di solito un ex amante, che cade nelle grinfie della scrittrice e sedotto dall’ardore sessuale, muore in circostanze misteriose. Catherine sempre presente sul luogo del delitto, colei che ha visto per ultima la vittima, il pi delle volte ammette di essersi incontrata per fare sesso con il malcapitato di turno, ma poi nonostante l’evidenza dei fatti, declina ogni responsabilit. Un’altra figura fondamentale nella storia l’antagonista di Catherine, sempre un uomo, nel primo capitolo della vicenda era un detective, nel secondo capitolo invece uno psichiatra del tribunale incaricato di svolgere una perizia sulla presunta colpevole. A prescindere dalla scarsa fantasia dello sceneggiatore, il ruolo dell’antagonista di indagare la personalit della scrittrice, il destino inconscio rappresentato dal fatto che diverr suo malgrado la nuova vittima, subendo un processo di fascinazione patologica. Catherine una personalit borderline, cio manipolatrice, bugiarda, smaniosa di potere e senza nemmeno un briciolo di preoccupazione per le conseguenze delle sue azioni. A questa struttura di personalit, si aggiunge la dipendenza dal sesso, usata per ottenere piacere, mediante attivit sadiche come stringere il collo con una cintura, rivolte all’amante di turno. I comportamenti del dipendente privano della propria umanit le persone con cui entra in contatto, trasformandole in oggetti, servono solo per vivere esperienze rischiose ed aumentare lo stato di eccitazione.Sull’onda di questo atteggiamento, Catherine fa sesso con un uomo in macchina, causando un incidente mortale, oppure sperimenta pratiche sessuali in un club malfamato sotto gli occhi di tutti, situazioni rischiose, al limite dell’indecenza, di cui la protagonista si ciba regolarmente per soddisfare un’ossessione malata. Eppure come racconta allo psicoanalista, gli effetti positivi passano in fretta e si sente nuovamente in preda alla disperazione. Il piacere sessuale anestetizza il dolore, senza guarirlo.
Il modello femminile che emerge dal film Basic Instinct ricalca le insicurezze e le manie della donna moderna, chiaramente estremizzandole in uno stile di vita patologico, in cui il sesso viene usato come strumento per ottenere qualcosa per se stessi, il piacere, il dominio dell’altro, di solito un uomo che viene schiacciato nel vero senso della parola.Fisicamente e moralmente in questo film, l’uomo non esiste pi, non considerato come essere forte ma come giocattolo da utilizzare per i propri scopi.E’ come se Catherine dicesse” tu uomo non mi servi a niente, tranne che per il sesso”. Definisco questo archetipo femminile “vedova nera”, arrogante, assetata di supremazia e di potere da esibire esclusivamente per sottomettere l’uomo e per trarre dei “profitti personali”.Ma profondamente disturbata, depressa e dipendente da varie sostanze chimiche ( alcool e droghe) e artificiali ( lusso, moda, soldi).In Basic Instinct geniale la rappresentazione del gioco della “vedova nera”, qui faccio una precisazione perch utilizzo il termine “gioco” facendo riferimento alla scuola dell’analisi transazionale di Eric Berne(1910-1970). Secondo la mia analisi riferita al film Basic Instinct (1 e 2), i protagonisti del gioco sono tre : La Vittima ( l’uomo assassinato da cui parte la vicenda), il Carnefice ( Catherine Tramell) e la Vittima che non sa di esserlo (detective/psichiatra).
Il carnefice porta avanti il suo gioco, usando alcune ed essenziali mosse, per far cadere nella tela la “vittima che non sa di esserlo”: 1) si avvicina a un uomo solleticandolo nel suo bisogno ancestrale e represso di trasgressione, solitamente qualcuno che ha un passato personale da sollecitare in questa direzione ; 2) usa il corpo per sedurlo sfacciatamente e al tempo stesso gli mostra il proprio lato fragile; 3) attraverso un uso smodato dell’acting out, coinvolge l’uomo in attivit illecite e al limite.
Per quanto concerne la vittima :1) egli subisce una sorta di fascinazione patologica, inconsciamente si identifica con la sregolatezza del carnefice; 2) la seduzione e il dubbio camminano insieme, e la vittima comincia a spiare voyeristicamente i comportamenti del carnefice, soprattutto quelli pi intimi; 3) giustifica il suo comportamento come dovere di indagine sulla personalit del carnefice, quando in realt vuole possederlo ed essere posseduto; 4) quando si rende conto di essere stato manovrato come un burattino, troppo tardi. Catherine Tramell (la vedova nera) ha tessuto la sua tela, e ci ha ficcato dentro l’uomo che per le sue caratteristiche di personalit era il prototipo ideale della vittima, lo ha masticato e poi gettato via. Attraverso determinate manovre, raggiunge l’obiettivo di liberarsi dai sospetti della polizia, attribuendo la responsabilit delle sue azioni all’uomo insetto.