Vignettopoli
Altra festa da calendario per mamma SINGLE
Eccoci già a Marzo, il tempo passa portandoci verso la Primavera, ed iniziano una sequela di feste da Calendario. Questo mese, Festa della Donna, ormai andata! Ma insomma, che festa è? A noi donne sinceramente non penso che ci serva un giorno di Calendario con l’obbligo di ricevere la Mimosa e di andare a mangiare una pizza “tutte donne” per ricordarci che siamo una forza della natura.
Ormai ognuna di noi fa quello che vuole e quando vuole (figli permettendo) ma non ci serve il permesso di una festa che è diventata commerciale per riconoscere i nostri meriti. Ogni giorno affrontiamo il mondo del lavoro e la vita quotidiana scontrandoci ancora con pregiudizi e critiche rivolte al nostro sesso. Non conta nulla se ormai le Donne sono in politica, vanno nello spazio, si arruolano nell’esercito. No, ancora siamo vittime di un’etichetta, ma attenzione, questa vale solo in determinate circostanze. Se si tratta di lavoro va bene, se si tratta di diritti invece sono pronti a staccarla subito. Purtroppo non siamo tutte nella stessa situazione, c’è chi combatte con la rata del mutuo e gli appuntamenti post-separazione, chi si ritrova a dover vendere casa perché senza lavoro e non sa come far mangiare i figli. E non serve andare dall’altra parte del mondo, basta guardarsi intorno. Vicino a noi capita di tutto, ed io l’ho vissuto in prima persona, ci sono ancora donne vittime di abusi, talmente impaurite da stare zitte. E a volte riusciamo ad aiutarle a volte purtroppo arriviamo troppo tardi. In tutto questo corri corri di mimose, cene e spettacoli per donne, mi domando se tante di noi non accorrono a questi richiami per noia, perché non distinguono più le cose importanti davvero dalle cose futili, magari hanno solo voglia di “staccare” e la festa è l’occasione per farlo, senza sentirsi troppo in colpa per aver accantonato per un attimo i problemi di tutti i giorni.
Ma a chi di noi mamme single verrebbe in mente di rifiutare un’uscita in compagnia per staccare la spina?
A me no di sicuro! Ma chi se lo può permettere di noi? Al massimo una serata in casa tra amiche, ed è per questo rimpiango la grande città, con la “pseudo banca del tempo” come baby sitter. Perché permette anche a noi di avere un minimo di vita sociale con o senza feste di calendario. Perché noi donne sembriamo tutte super affaccendate, e lo siamo anche, ma non significa che perché siamo madri e super incasinate dal lavoro, casa e figli non abbiamo voglia di uscire di casa per smettere per qualche ora di pensare alle cose serie ed essere solo noi stesse: delle persone.
Quando qualcuno mi dice: “Ma tu sei una mamma” non so se prenderlo come un aggettivo o un complimento. Ovvero,sei una mamma, e quindi basta non esisti più e non hai alcun motivo per voler fare qualcosa di diverso.
Eh no, mi dispiace, i figli sono la prima cosa, passano avanti anche a te, ma un po’ di tempo per noi stesse ci vuole altrimenti non saremo nemmeno delle brave mamme. Perché quando ti annulli completamente prendi una strada di “sopravvivenza” e dopo un po’ tutto ti pesa un po’ di più, e un po’ di più ancora fino ad arrivare al limite… e li ragazze si rischia di toccare il fondo.
No non va bene. Lasciate perdere la festa della Donna in sé e pensate che deve esserlo tutti i giorni e se non tutti almeno qualcuno nella settimana, poi nel mese e via così. “Festeggiamoci” tutto l’anno, con una passeggiata con l’amica, con un happy-hour, con un bel film con le amiche ma stiamo insieme, non isoliamoci aspettando un giorno per uscire in mezzo alla gente… ma non evitate di farlo, se proprio non uscite mai!