Vignettopoli
Libri Come. E la Festa del libro ha inizio!
Roma. «Un omaggio al libro come oggetto fisico, nello stesso tempo strumento di conoscenza e di piacere». Umberto Croppi, l’Assessore alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma, definisce così “Libri Come”, la festa del Libro e della Letteratura che si svolgerà dal 25 al 28 marzo presso l’Auditorium Parco della musica di Roma.
Carlo Fuortes, l’Amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma, (che organizza la manifestazione in collaborazione col centro per il Libro e la Letteratura e il coinvolgimento dell’associazione Librai italiani), spiega che Libri Come si è partiti innanzitutto da un radicale spostamento del punto d’osservazione sull’editoria: l’obiettivo non viene più puntato sul “cosa”, ma sul “come”. Per una volta, non si cerca di rispondere alla domanda tradizionale “che cos’è un libro?”, ma si è preferito sostituirla con un più ampio ventaglio di quesiti: “come viene scritto, stampato, pubblicato, venduto e letto un libro”?
Dietro ogni pagina ci sono, infatti, il talento di uno scrittore, il lavoro di un editore, la passione di un lettore. E non solo. Come dimenticare la creatività dei responsabili della promozione, la competenza dei librai, l’impegno divulgativo dei bibliotecari? E Libri Come è dedicata proprio a tutte queste figure che orbitano attorno al mondo dell’editoria.
A rispondere alle domande sul percorso che porta il libro dalla sua ideazione alla sua collocazione sugli scaffali saranno coinvolti 350 autori, 140 eventi e 60 case editrici. E anche i lettori potranno diventare protagonisti dei laboratori di lettura, dei dibattiti e della condivisione della propria esperienza in un luogo di approfondimento che è il cuore pulsante di Libri Come. Si tratta del “Garage”, 2.200 mq per un totale di cinque officine creative dove si concentreranno incontri con gli autori, conferenze, case history editoriali, reading e atelier di illustrazione.
Un’area espositiva dove si potranno osservare come funzionano gli ingranaggi del libro e trovare una trama di percorsi da seguire per entrare nel sistema della produzione editoriale direttamente insieme ai suoi protagonisti: i libri e gli autori. Saranno oltre 100 gli incontri promossi da 55 editori che coinvolgono più di 200 tra narratori, poeti, saggisti, artisti, illustratori, critici. Nel Garage i meccanismi della scrittura sono articolati in cinque aree tematiche (Fiction, Giallo, Nonfiction, Dams e Bambini/Ragazzi) entro cui si dipanano alcuni percorsi che organizzano i diversi appuntamenti, per fornire una vera e propria mappa di orientamento. Ad esempio viene scandagliata La fiction in tutti i diversi aspetti della scrittura.
L’esperienza creativa pura è raccontata, nel percorso “Un’ora con…”, da grandi autori (come Edoardo Albinati, Ermanno Cavazzoni, Tracy Chevalier, Mauro Corona, Lizzie Doron, Domenico Starnone, Vauro). Ma anche, in “Ti presento…”, da esordienti che alcuni autori (come Milena Agus, Lidia Ravera, Ugo Riccarelli, Silvia Ronchey, Elena Stancanelli).
Infine, sempre nella fiction, un percorso è dedicato all’esempio e al modello da analizzare dei grandi classici, i Giganti della scrittura approdati nel Garage di Libri Come, da Keats a Freud, da Petrolini e a Zavattini. Un altro spazio di lavoro legato alla fiction, è quello del giallo che, attraverso sessioni di incontri frontali, ma anche dialoghi e conversazioni, presenta tutte le diverse nuancés di quella che rimane una delle forme della scrittura che conta moltitudini di seguaci e appassionati: dal classico poliziesco al thriller, dal noir all’inchiesta, con alcune delle firme più amate del genere, come Massimo Carlotto, Giancarlo De Cataldo, Alessandra Montrucchio, Enrico Pandiani, Serge Quadruppani, il collettivo Mama Sabot, e molti altri.
Intenso è anche il lavoro sulla nonfiction. Questo è il percorso che accoglie incontri, laboratori e seminari sul Come si fa un libro, entrando dentro le pagine e dietro le quinte, attraverso tutti i segmenti della “lavorazione”: la progettazione, la fabbrica del bestseller (con la giornalista del “New York Times” Rachel Donadio e l’editor Michael Reynolds), il libro fotografico (Ferdinando Scianna), la questione “prezzo” (con un’iniziativa che vede riuniti i rappresentanti delle case editrici indipendenti del gruppo I Mulini a vento), la promozione, la recensione e il giornalismo culturale (con Giorgio Zanchini), la conservazione/uso in biblioteca (con Osvaldo Avallone, direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma).
A tutto questo si lega anche l’indagine sul futuro dell’editoria che nel percorso “Librerò?” in cui si proporrà un’intrigante esplorazione dei nuovi meccanismi del “fare” i libri (o i “non libri”), con approfondimenti sull’e-book, il copyleft, la recensione, la classifica e la promozione dei lettori on-line di aNobii.
Un ampio spazio è riservato ai “lettori in erba”, per il futuro della lettura. Quello dei Bambini/Ragazzi è un percorso tutto rivolto ai più giovani, che fa funzionare le Officine a pieno regime con laboratori di manualità vera, dall’illustrazione alla realizzazione di libri (con Silvia Bonanni, Antonella Lattuga, Febe Sillani), con letture e immersioni nelle storie (con Paola Capriolo e Sabrina Rondinelli) e con laboratori/seminari sui mestieri da fare da grande, soprattutto quelli della scrittura: la sessione per imparare come si diventa scrittori (con i giovani autori Gabriele Dadati, Paolo Di Paolo, Peppe Fiore, Marco Missiroli, Michele Vaccari) e la vera e propria riunione di redazione per imparare a fare i giornalisti (con Fabio Galati, Laura Montanari, Francesca Rossi).
Marino Sinibaldi, l’ideatore di “Libri Come” vuole rendere omaggio al libro e alla lettura mettendo in primo piano proprio il suo “backstage”. Vuole anche rendere più popolare la lettura che è un fatto plurale nelle sue modalità e manifestazioni, parlare della quotidianità del libro, come si sceglie, come circola, come si fa, raccontare come nascono tutti i libri, anche quello di cucina o catechismo senza scalfirne l’unicità.
Boris Pahor, aprirà ufficialmente la manifestazione la mattina di giovedì 25. Nato nel 1913 a Trieste, dove vive tuttora, dopo la laurea a Padova ha insegnato Lettere italiane e slovene nella città giuliana. Durante la seconda guerra mondiale ha collaborato con la resistenza antifascista slovena ed è stato deportato nei campi di concentramento nazisti. I suoi libri, scritti in sloveno, sono stati tradotti in francese, inglese, tedesco, spagnolo e perfino in esperanto. Segnalato più volte all’Accademia di Svezia che assegna il Nobel per la letteratura è stato insignito nel 1992 del Premio Preseren, il massimo riconoscimento sloveno, per la sua attività letteraria.
Più che di un’unica scrittura si parlerà però di molteplici scritture, che si aprono in direzioni diverse e dunque richiedono strumenti e risposte diverse. Per esempio, quelle che autori come Alessandro D’Avenia, Christian Frascella, Nicola Lagioia, Mariolina Venezia e Simona Vinci provano a dare il 25 marzo a una domanda molto sentita dai giovani aspiranti romanzieri: Come si scrive il primo libro? O quelle che sono attese dall’incontro del 26 marzo con alcuni tra i più autorevoli esponenti della “blogosfera italiana”: Diego Bianchi (Zoro), Giovanna Cosenza (Disambiguando), Alessandro Gilioli (Piovono rane), Peter Gomez (Voglio scendere), Luca Sofri (Wittgenstein). o, Margaret Mazzantini.
Lo sguardo di Libri Come non si ferma però alle stelle più luminose e visibili del mondo della letteratura. L’Auditorium si offre come punto d’incontro e di riflessione per tutti i protagonisti della filiera dei libri. Gli editori – principali intermediari tra scrittori e lettori – aprono le porte di una casa editrice, passando in rassegna tutte le tappe necessarie a trasferire un testo dal computer dello scrittore agli scaffali di una libreria: la selezione dei titoli, la stampa, la promozione. Incontri e tavole rotonde (per esempio, come si decide di pubblicare un libro, venerdì 26 marzo alle 15 al Teatro Studio) permetteranno di fare un po’ di luce su un mondo che di solito rimane confinato dietro le quinte. Si cercherà di raggiungere l’obiettivo di raccontare il mondo dei libri in tutta la sua complessità, la sua stratificazione, la sua ricchezza.
L’esperienza personale è poi il punto di partenza delle conferenze e degli interventi di tutti gli ospiti della manifestazione. Ogni autore prende spunto dalla propria storia, anche quando è drammaticamente intrecciata con le difficoltà e i dolori del nostro tempo. Venerdì 26 marzo è il giorno in cui Libri Come ospita alcuni tra i più amati scrittori italiani contemporanei. Autori che – attraverso approcci, linguaggi e temi ben diversi – hanno avvicinato alla lettura milioni di appassionati. Da Fabio Volo, a cui è affidato l’incontro mattutino con gli studenti, ai Wu Ming, protagonisti di un’affascinante e inedita esperienza di scrittura collettiva, al premio Nobel per la letteratura Dario Fo, che non si “limita” a raccontare la sua attività di creatore di storie, esponendo invece anche il suo rapporto con la lettura. L’ospite straniero di questa giornata tricolore è lo scrittore scozzese Irvine Welsh, l’autore di Trainspotting, Colla ed Ecstasy, cantore viscerale e appassionato della generazione da rave party e del lato oscuro della realtà urbana, giovanile e non.
Contaminazioni, intrecci e suggestioni multidisciplinari sono gli ingredienti più riconoscibili nel programma degli incontri di sabato 27 marzo. La scrittura e i libri sfiorano il teatro, grazie alla presenza del romanziere e drammaturgo israeliano Abraham Yehoshua, e la televisione, destinazione secondaria ma non marginale – tra Montalbano e dintorni – dell’immaginario creato da Andrea Camilleri, ma anche la filosofia e la psicanalisi nell’intervento di Slavoj Žižek, protagonista di un excursus tra teoria marxista e pensiero lacaniano.
In questa giornata Libri Come viene attraversata anche da interferenze musicali e cinematografiche. Le prime, si addensano attorno alla figura di Chico Buarque, maestro della musica popolare brasiliana e grande narratore, introdotto dal critico Gino Castaldo. Il cinema fa invece da sfondo al dialogo tra Margaret Mazzantini e Sergio Castellitto, una coppia assai indicata a raccontare Come un libro diventa un film, e all’intervento di Stephen Frears sulla scrittura creativa del cinema.
Nel giorno di chiusura, domenica 28 marzo, la festa del libro si concede infine un viaggio senza confini, alla scoperta di scritture provenienti da tutte le latitudini. Gli Stati Uniti raccontati dalla newyorchese Cathleen Schine, l’autrice di “La lettera d’amore” e “Le disavventure di Margareth”, gli orizzonti nomadi tratteggiati da Cees Noteboom, fiammingo d’origine ma apolide per natura, poeta, saggista, romanziere, traduttore, spirito on the road. Si potrà assaporare il tocco delicato di Muriel Barbery, nata a Casablanca, cresciuta in Francia, di recente emigrata in Giappone, poco dopo l’incredibile successo del suo “L’eleganza del riccio”.
L’appuntamento per scoprire “Il Libro” è dunque per le 10:30 di giovedì 25 marzo presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco Della musica di Roma.