Vignettopoli
Valentino Rossi in formato mignon: Dario Crepaldi
Dario Crepaldi ha soltanto 9 anni, ma già lascia intravedere qualità sensazionali in sella della sua KTM. Ed è in lizza per il titolo italiano di minicross, categoria debuttanti. Avete presente quando, nel 1997, un giovanissimo Valentino Rossi vinse il suo primo motomondiale in sella alla Aprilia RS 125?
Il mondo delle due ruote non ci mise molto a scoprire, ed ad innamorarsi, di quel 18enne riccio biondino, che strabiliava per la sua abilità e stupiva per la sua simpatica strafottenza tutta romagnola.
Quel ragazzo, però, ne aveva fatta di strada, prima di cominciare la scalata verso il successo e la notorietà. L’aveva intrapresa sin da piccolo, dapprima sui kart con il padre Graziano, per proseguire sulle minimoto: una passione nata nella fanciullezza, una passione destinata a divenire lavoro, e business.
La stessa, identica, strada, sembra averla imboccata il piccolo Dario Crepaldi. Questo nome, ai più non dirà niente, ora come ora…ma lo stesso era per l’imberbe Valentino da Tavullia! Si raccomanda di segnare il suo nome in grassetto, e di cerchiarlo, perchè potrebbe lasciare un segno nel futuro che verrà.
Dario ha 9 anni, è un vispo e simpatico bambino di Sabaudia (LT), e corre per la KTM. Già, il nostro, invece di correre dietro un pallone in qualche polveroso campetto di periferia, o di emulare Bart Simpson sullo skateboard come qualsiasi bimbo della sua età, è impegnato da qualche anno nel motocross. Con risultati a dire poco entusiasmanti.
“Sono stato io a trasmettergli la passione per le moto – ci ha dichiarato con gli occhi colmi d’emozione il padre Vanio -, quando gli comprai, quasi per gioco, una piccola moto KTM. Dario si è quindi rapidamente appassionato a questo sport, conquistando subito delle vittorie, dapprima nella categoria 50 (moto ad una marcia, n.d.r.), e quindi nella categoria 65 (a 6 marce, n.d.r.)”.
A quel punto, come naturale e logica conseguenza, la decisione del genitore di farlo seguire da un istruttore qualificato. “Nel 2006, ho incontrato Felice Compagnone, che ha disputato i mondiali di motocross proprio sulla KTM – ha proseguito papà Vanio Crepaldi -, ed è così iniziata la sua vera e propria attività agonistica”. Un’attività pesante, intensa, per un bambino così piccolo: Dario, infatti, si allena in media 2 o 3 volte alla settimana, per una durata di 4 o 5 ore giornaliere. Ma non solo a Sabaudia, città di residenza, o dintorni. Data la penuria di impianti attrezzati, il piccolo fenomeno delle due ruote gira tutto il centro Italia, dall’Abruzzo alle Marche, dall’Umbria al Lazio stesso, fino a giù, in Campania.
“Non è facile per un papà sapere che il proprio bambino, peraltro così piccolo, è sempre in giro per l’Italia a correre – ha continuato il padre – ma è quello che gli piace fare, si impegna con dedizione e spirito di sacrificio, non posso che lasciarlo inseguire il suo sogno”. Un sogno che, tra l’altro, Dario sta coltivando mantenendo i piedi ben ancorati al suolo, e dimostrando una maturità non indifferente considerata l’età. Frequenta, infatti, la classe quarta elementare a Sabaudia: e frequenta regolarmente le lezioni, eccezion fatta per qualche permesso ogni tanto per gli allenamenti. Inoltre, il suo rendimento scolastico è spettacolare: le sue pagelle fanno sempre registrare tutti 10, e qualche 9, in tutte le materie!! Uniche distrazioni, Playstation e Xbox…ma vogliamo non concedergli un briciolo di “normalità”?
“E’ un bambino educato, rispettoso, l’orgoglio di suo padre – le parole del signor Vanio -, nonché un patrimonio, sportivo e civico, dell’intera città, e, perchè no, speriamo presto dell’intera nazione! E’ già stato adocchiato da team importanti, ma ora come ora il suo obiettivo deve essere la costanza negli allenamenti, e la crescita complessiva, come sportivo e soprattutto come ragazzo”.
Nel 2009, Dario Crepaldi ha già fatto parlare di sé, giungendo al quarto posto al Trofeo delle Regioni di minicross e, in questa prima metà di 2010, è già in lizza per il titolo italiano di minicross, categoria debuttanti. Davvero un piccolo fenomeno, che giorno dopo giorno sfreccia armato di casco e tuta per imitare Tony Cairoli, il suo idolo, il suo modello, il 23enne pilota messinese di motocross che, proprio come lui, esordì da piccino negli appuntamenti regionali, vincendo a soli 14 anni il titolo Seniores. Che poi, percorra la strada di Valentino o di Tony, questo, adesso, non è dato saperlo: l’augurio sincero è che il piccolo Dario possa costruirsi la sua strada, ricca di soddisfazioni, personali e professionali per lui, per la sua famiglia e per la sua città. Forza, piccolo grande orgoglio di Sabaudia!
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