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GLI INVESTIGATORI DEL PARANORMALE APPRODANO A POMERIGGIO SUL 5
Nuovo appuntamento in diretta su Canale 5 nella trasmissione pomeridiana condotta da Barbara D’Urso, per la sensitiva Rosemary Laboragine e altri “colleghi” che hanno dato il loro contribuito in importanti investigazioni del passato, collaborato con F.B.I. e già noti al grande pubblico italiano.
L’appuntamento questa volta ha voluto puntare l’obiettivo “investigazioni e paranormale” e qualcosa di interessante è venuto fuori. Craig Warwick, che per ben dieci anni ha collaborato con l’F.B.I. seppur abbia raccontando sempre la solita storia riguardo a Lady D. ma senza entrare nel merito di situazioni più palpabili a livello di cronaca e meno evanescenti di cui si sarebbe occupato, ha comunque contribuito con la sua presenza a dar corpo a quelle voci che vedono le grandi agenzie investigative di tutto il mondo, utilizzare sensitivi per le indagini.
Ma la televisione, seppur “mordi e fuggi”… e via verso un altro argomento, in questa puntata ha fatto un passo avanti: e poco per volta, forse, arriverà a conoscerle bene queste persone così dotate e che possono anche dare una mano, laddove non si riesca a “vedere” il bandolo della matassa di una situazione difficile. Quello che ci domandiamo è del come mai, invece di continuare ad ospitare un numero spropositato di “sensitivi” finendo poi con lo svilire il discorso sulle investigazioni paranormali, non se ne invitino di meno?
Brava la conduttrice del programma che già nella precedente trasmissione aveva puntato l’attenzione sul discorso investigativo che poi… si era perso per strada. L’atmosfera era sicuramente più congeniale a Rosemary ed anche a gli altri ospiti, che dalle loro esperienze investigative si sono fatti conoscere un po’ di più e con meno dileggi a contorno. Le voci dei protagonisti non si sono accavallate, il pubblico era più attento ed educato e i loro sguardi palpitanti e timorosi hanno scrutato questo o quel personaggio nella speranza si ricevere chissà quale “informazione”. Anche la Nostra amica, invitata per la seconda volta a Canale 5 per mettere a parte il pubblico di un nuovo ritrovamento che la riguarda con prove alla mano, non ha potuto rendere noto ciò che era accaduto precedentemente all’invito televisivo, a causa del poco tempo a disposizione, tipico di questi programmi.
“noirbynoir” segue con attenzione la sensitiva Rosemary Laboragine, e considerando che il suo invito avrebbe dovuto centrare il caso da lei “visto” con precisione, ve lo accenniamo noi.
Una signora della provincia di Pado
va, Marialuisa, chiama la
sensitiva a
Montegrotto Terme, ci teneva
a farle sapere che il fratello M. era stato rintracciato dopo dieci anni, come le era stato detto ai tempi dalla stessa sensitiva e solo dopo averle toccato il polso
. Avendo saputo che eravamo a caccia di testimonianze certificate per libro “Oltre ogni ragionevole dubbio”, la donna si è resa subito disponibile a raccontare anche a noi la storia e rendere nota la sua identità affinché non pensassimo che la vicenda fosse un’invenzione.
“Mi disse” racconta la donna ” che era certa che mio fratello era vivo, e che un giorno, non subito, si sarebbe messo in contatto con me, ma per mezzo di qualcun altro, che sarebbe stata l’unica occasione…”.
Rassicurata dalle parole della sensitiva, la signora Marialuisa, nutrì da quel momento la speranza di poter riabbracciare il fratello c he viveva in Germania da trent’anni, ma del quale aveva perso totalmente le tracce da dieci anni, nonostante le ricerche fatte e il metterene a parte la questura della scomparsa. Suo frat ello era svanito nel nulla.
“Volevo solo sapere se dovevo piangerlo e su quale tomba. Non mi facevo molte illusioni, troppo tempo era passato. Fu un caso che raccontai di M. a Rosemary… ero andata da lei per altri motivi … Sono profondamente grata a Rosemary, non potrò mai dimenticare quello che mi ha detto, la grande gioia che mi ha dato e quando finalmente ho riabbracciato mio fratello, la felicità di averlo ritrovato.”.
Rosemary nel passarci il numero telefonico della signora Marialuisa, disse che nemmeno ricordava l’episodio, o cosa le ave sse detto …“Pian piano qualcosa mi viene in mente…ma è passato troppo tempo. Sono contenta che alla fine non sia stata una tragedia ad essere prevista da me.”.