Vignettopoli
MEZZI UOMINI CHE ODIANO LE DONNE
La povera Sarah sarà presto dimenticata. Non facciamoci illusioni, il suo ricordo non sopravvivrà a lungo. Qui su FB smetteremo presto di postare la sua foto: la rabbia e il dolore sono pile che si scaricano. Anche la sua infelice madre troverà pace, anche sua cugina, i suoi cari, il suo paese. Ma presto riavremo le pile cariche per un nuovo dolore, per una nuova rabbia. Per una donna uccisa a botte dal marito geloso. O accoltellata da uno spasimante respinto. O strangolata da un ex fidanzato. O ancora un fiorellino di quindici anni fatto fuori da un mostro in famiglia, da chi non avrebbe dovuto temere.
Perché vanno in giro mezzi uomini che odiano le donne. Hanno detto che Masseri è una bestia. Non è vero, non è una bestia. E’ un uomo. Un mezzo uomo, se volete. Perché la molla che gli ha fatto stringere la cordicella intorno al collo di quella bambina è una pulsione umana, non un istinto bestiale. L’istinto è tipico della bestia, le serve a far realizzare il piano biologico della sua specie. Gli uomini, animali ad istinto despecializzato, hanno le pulsioni. Sono irrazionali, ma hanno “senso”, ce le siamo cresciute in corpo dalle caverne ai computer, hanno incominciato a sedimentarsi da quando abbiamo preso in mano il primo bastone e abbiamo iniziato ad usarlo.
La pulsione che ha ucciso quella povera figlia ha a che fare con il potere, gli animali non hanno idea di cosa sia. E’ la violenza di chi si sente in diritto di poter imporre la sua volontà al prossimo, con le buone o con le cattive. Alcuni uomini esercitano il potere nei confronti di altri uomini, tutti gli uomini, nei confronti delle donne. Anche in questi tempi di mistificata emancipazione femminile. Di donne sfruttate sul lavoro più degli uomini e belle gnocche in parlamento. Di donne ammazzate perché non ci vogliono stare e virago in carriera. Di donne che corrono tutto il giorno tra lavoro, mariti, figli e genitori malati e signore in tailleur Armani. Di sommerse e salvate. Ma vittime tutte.
Perché pure la bella gnocca in parlamento, la virago in carriera e la signora in tailleur Armani possono sempre trovare il mezzo uomo che le ricorda che il potere è suo mentre le taglia la gola. E perché pure la donna di successo c’è l’ha fatta lottando in un mondo che non è casa nostra: non l’abbiamo arredato noi. E’ una casa con tutte suppellettili maschili: competizione, prevaricazione, violenza. Non sono valori nostri: noi siamo le custodi della specie, siamo fatte per avere cura delle persone e delle cose. Siamo fatte per conservare, non per distruggere. Siamo fatte per la pace per poter crescere serene i nostri figli, non per la guerra che ce li uccide. Dovremmo rinnovare la casa, metterci i mobili che piacciono a noi. E lì vivere senza violenza, prevaricazione e competizione. E senza zii che uccidono le nipoti se non le possono avere.
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- Angela Olino