Vignettopoli
E’ ancora giallo sulle rose di Sarah?
No, molto peggio. Chi dice truffa e chi alla questione aggiunge calunnie.e un’aggressione. Risultato: 37 denunce. Il Troviamo Carmela Solazzo, profilo creato- secondo colei che è stata la promotrice di Una rosa per Sarah- allo scopo di aggiungere cattiverie a quelle già dette da alcune persone che, ed incitare alla violenza, e che hanno deciso di “smascherare” una persona che, secondo loro, ha truffato e incassato migliaia di euro con la scusa della raccolta.
A questa iniziativa, purtroppo, ne è seguita un’altra peggiore, difatti, la signora Solazzo, grazie a quanti inveivano contro di lei, si è vista aggredita sotto casa da uno sconosciuto che l’ha ricoperta di improperi e tacciata di essere una truffatrice, schiaffeggiandola fortemente e ripetutamente. Facendosi intervistare da Striscia la notizia, la signora Solazzo, sperava che la situazione potesse placarsi, ma non è stato così. A nulla sono servite le tante interviste che la signora ha rilasciato e dove ha mostrato i documenti che si riferiscono alla raccolta, che pare si sia rivelata un autentico flop. La signora, lo ricordiamo è mamma di due figli e in attesa del terzo, sposata, laureata in medicina legale, ma felice di fare la casalinga a tempo pieno. Inoltre, per chi non lo sapesse, a fine giugno 2010, è stata la vincitrice di una quaterna, due terni e tre ambi che le hanno portato dal cielo oltre 550.000 euro. Castellaneta non è nuova a questi episodi di fortuna, l’ultimo in ordine di tempo, una settimana fa con Wind for life che ha baciato un conterraneo della Solazzo che per vent’anni riscuoterà una somma prestigiosa ogni mese. La signora, si è prestata gentilmente alle nostre domande con l’intento di fare chiarezza sul giallo delle rose, nonostante la brutta avventura che la vista protagonista nelle ore immediatamente successive alla trasmissione Striscia la notizia e all’odio verso di lei alimentato.
Signora, come lei sa, il gruppo, seppur trascendendo, attraverso le parole ed alcuni post che chiedevano, anche in modo duro, chiarezza, e non avendo lei dato le risposte nel momento in cui erano state richieste, si è vista colpita personalmente da accuse poco piacevoli che l’hanno portata a richiedere di far sentire anche la sua voce, cosa desidera dire in proposito?
– Purtroppo, la situazione mi è sfuggita di mano, perché i post che mettevano le ragazze che mi aiutavano, dicevano che c’erano un tot di rose già ordinate, lo facevano per invogliare quanti non aveva deciso di partecipare. Si voleva fare una buona figura con la famiglia. Purtroppo, come ho mostrato anche a Fabio e Mingo, non è giunto un granché, ma ancora si dice che ci siano ricevute a pioggia che stanno arrivando e somme che sono state caricate sul codice carta poste pay che ho mostrato con distinta alla mano, ai carabinieri, ai giornalisti di Striscia, a voi di Vignettopoli. Sarò stata ingenua e non attenta a ciò che gli amici che mi aiutavano postavano, ma nessuno, ha detto loro di divulgare notizie false su un numero spropositato di rose ordinate e pronte per essere pagate. Avevamo preventivato un numero, ma poi, non abbiamo dato corso all’acquisto, i soldi non erano pervenuti. In quanto ai giornali che hanno associato il mio nome a quello di chi era reo di fatti gravi, hanno già avuto mie notizie. Nonostante le rettifiche, nel web continuano ad insultarmi, non è servito a nulla raccontare come stavano effettivamente le cose. –
Sono state molte le persone che le hanno chiesto informazioni sulle donazioni all’indomani del funerale, ma nessuno ha ricevuto risposta. Anche noi, le abbiamo inviato un messaggio che riportiamo fedelmente in data “ qui siamo preoccupati, perché non siamo riusciti a sapere quante rose sono state consegnate e se, sono state consegnate. Tant’è che qualcuno ipotizza che non siano state inviate al funerale. Abbiamo seguito i funerali e di rose bianche, considerando che, se si era già a 1800, si dovevano vedere alla grande. Puoi dare qualche info nel gruppo…”
– Probabilmente avrei dovuto prontamente dare le info nel gruppo e dire che la raccolta non aveva sortito l’esito che speravamo, ma problemi di salute mi hanno impedito di essere prontamente presente come avrei voluto e dare il resoconto di quanto avevo ricevuto. Inoltre, il mio profilo personale era stato violato, cosa che ho prontamente segnalato. Ora è nuovamente attivo, mi era stato sbloccato per le verifiche, anche questo episodio si è aggiunto all’impedimento di mettere a parte gli utenti del gruppo di quanto stava arrivando. –
Cos’ha fatto con il l’incasso della Postepay per acquistare i fiori?
– Sono in attesa di consegnarli. Non ho preso nulla è tutto nella Postepay che ad oggi, mostra 196,00 euro. Mi sono costituita parte civile per i versamenti falsi e che non corrispondono ai versamenti realmente visibili nella Postepay da me consegnata al mio avvocato, Enzo Luca Fumarola.
L’iniziativa, fatta da chi ha effettivamente versato gli importi, pochi o molti che siano, come la considera?
– Hanno fatto bene, ma bisognerebbe dare anche alla controparte la possibilità di dire le proprie ragioni. Questo invece è diventato un gioco al massacro, dove l’unica vittima sono io.
A Striscia è passata la notizia di venti ricevute arrivate. Lei dice che sulla distinta che ha fatto vedere nell’intervista televisiva, i versamenti non erano più di otto, e uno arrivato per posta dalla Svizzera. Ballano dodici ricevute che non compaiono sulla distinta ma che riportano il codice di appartenenza della Postepay. Si dice che ci sia chi ha versato cifre alte ed uno in particolare, un signore di Napoli, addirittura 1000 euro. Come lo spiega?
– Che è tutto da verificare, però si fa presto. La mia distinta parla da sola, basta leggerla e ci si rende subito conto che quello che affermano non corrisponde a verità. Ribadisco, ho ricevuto una letterina dalla Svizzera con dentro 5 euro, e sulla carta la cifra della raccolta ammonta a € 196,00. Ingenuamente ho creduto che le persone cui facevo riferimento credessero in me, dal non dover subito partire in quarta e scatenare un putiferio. Se la gente non ha risposto con l’entusiasmo che ci aspettavamo, che colpa ne ho? Si vede che la gente quando è l’ora di muoversi lo fa nello stile: armiamoci e …partite. Io sono tranquilla, se ho sbagliato, è stato nel non aver comunicato notizie prontamente, da qui a prendermi tutto quello che è stato vomitato nel web nei miei confronti, no. –
Abbiamo saputo che il sindaco di Castellaneta in provincia di Taranto, saputo della sua disavventura, ha voluto partecipare alla donazione che non era riuscita via web, con un suo personale assegno, e chiesto alla giunta di fare altrettanto, affinché lei potesse consegnare nelle mani della famiglia Scazzi, insieme con lui, i 196,00 €, e il dono della città.
– Sì, sono davvero contenta di questa notizia e mi ripaga del dispiacere che ho provato nel leggere tutte quelle cattiverie.-
Fare chiarezza è importante, utilizzare una tragedia per lucrare è grave, ma ricordiamolo, nessuno può ancora dire che questo sia stato fatto, ma soprattutto, non dobbiamo essere noi giornalisti a scrivere e mettere sulla croce solo sulla base di chiacchiere e ipotesi, ma nemmeno la gente comune che, dietro un monitor pensa di avere nelle mani la verità, perché questa deve essere sempre appurata prima di infierire, perché poi accade, che non tutti gli animi accesi, finiscano con lo spegnersi ed il risultato diventa l’occhiello di quest’articolo: aggressione. Un fatto grave che poteva essere evitato.
La diffamazione, e l’aggressione, sono reati punibili dalla legge, e sebbene la giustizia abbia i suoi tempi, questo non significa che si possa fingere che non ci sia. La città di Avetrana l’ha dimostrato magistralmente con la vicenda di Sarah Scazzi. Le insidie del web sono dietro l’angolo di tutti, non dimentichiamolo mai, ogni volta che apriamo la nostra “finestra “ sul mondo, ricordiamoci che c’è sempre un indirizzo IP che accompagna le nostre parole lanciate nel web, che ci identifica, la nostra impronta “digitale” che da voce, diventa parola scritta.
*Le foto ci sono state gentilmente fornite dalla signora Solazzo.*
Approfondimenti su “Una Rosa per Sarah”
Il giallo delle rose
I post del gruppo sulla vicenda
Intervista TV Piazza News
http://www.piazzanews.it/Notizie.asp?TABLE=NEWCAS&cod=560