Vignettopoli
RaccontaTI una Favola
Come si leggono le favole e perché?La favola è il medium psicologico preferito dai bambini e dagli adulti. Leggere una favola, non è soltanto un momento in cui staccare la spina dal quotidiano, ma rappresenta la condivisione di uno spazio psicologico fra genitore e figlio, in cui si allentano le difese e il mondo immaginario interno affiora.
Si tratta di un momento importante in cui il genitore può avvicinarsi con tatto al vissuto emotivo del figlio, grazie alla dimensione narrativa, trasmettere serenità ed emozioni positive. Il mondo immaginario del bambino è una risorsa preziosa per la maturazione della sua autostima, quando leggiamo una favola al nostro bambino ricordiamoci di usare un tono della voce adeguato al personaggio, cerchiamo di enfatizzare il pathos della storia e di scandire bene le parole. Stimolare la curiosità verso le prime letture, attraverso la favola è un modo leggero e giocoso, per avvicinarlo successivamente al libro, strumento didattico spesso ostico in età scolare. Dopo la lettura della favola, il bambino può esprimere cosa gli è piaciuto e cosa no. Le emozioni che ha provato, parlare dei personaggi della storia e verbalizzare le proprie paure, così come i contenuti più divertenti e allegri, assimilati tramite la voce rassicurante e affettuosa del genitore.
La scelta delle favole o fiabe non deve seguire necessariamente dei criteri specifici, è bene seguire i gusti personali del bambino, fondamentale per il suo sviluppo cognitivo è presentargli sempre storie diverse nei contenuti.
I bambini dovrebbero essere aiutati a verbalizzare le emozioni, e spesso una favola scelta in modo accurato, favorisce il processo di autoregolazione delle emozioni mediante il quale il bambino impara a gestire i propri stati d’animo, guardandoli con serenità, senza dover ogni volta chiedere il supporto del genitore.
La favola che vi presento risponde a questi requisit i e si intitola “ Tristezza e Felicità” (Niente è come sembra di Paolo Ferrari, ( raccolta di favole) Edizioni Damiano 2010); come il titolo suggerisce, i protagonisti della favola sono appunto l a Tristezza e la Felicità, in cerca di una nuova dimensione. Con semplicità e ironia, la Tristezza affronta una crisi d’identità e non vuole più essere se stessa, decide di diventare come la Felicità e ascoltando i suoi consigli, il sentimento della Tristezza scompare dalla faccia della terra, nessuno più la cerca e nessuno ne comprende il significato. Ciò comporta delle conseguenze anche per la Felicità, poiché tutti sono felici e allegri, non hanno più bisogno di cercarla e di conquistarla. Lo stravolgimento dell’ordine delle cose, presentato nel linguaggio della favola, suggerisce come elaborare sentimenti positivi e negativi. Il genitore dalla lettura di questa favola, dovrebbe trovare dentro di sé la saggezza per trasmettere al figlio un modo realistico e costruttivo di guardare dentro alle piccole e grandi incertezze della vita, evitando i comportamenti tipici di negazione e fuga dai sentimenti cosiddetti “negativi”.
Dr.ssa Nerina Zarabara- Consulenze per l’individuo, la coppia e la famiglia.
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