Vignettopoli
Yara e l’epilogo di una vicenda di ordinaria disperazione?
Bergamo. Anche questa volta, con forte anticipo, l’investigatrice sensitiva, Rosemary Laboragine, aveva visto e inquadrato la situazione. Per noi che ci occupiamo d’indagini, il dispiacere dei suoi flash esatti ma il piacere di porre all’attenzione del pubblico la sua straordinaria capacità.
Ci domandiamo, visto che si usano anche le unità cinofile per arrivare alla verità: “Perché non cominciare a dare maggiore credito a questa signora che vanta un’altissima percentuale di visualizzazioni tutte accreditate dai piccoli e grandi giornali e sui casi che più hanno fatto parlare la cronaca italiana e rivelatesi esatti?”
Se per arrivare alla verità, ed in questo caso le Forze dell’ordine hanno operato in modo magistrale nelle investigazioni, tutti possono essere d’aiuto, perché non cominciamo ad ascoltare anche queste persone, senza preconcetti? Se il fine ultimo è arrivare alla verità, Rosemary Laboragine ci sta dimostrando che il suo “vedere” deve essere considerato con più attenzione.
Oggi 5 dicembre, alle ore 2.45 l’agenzia Adnkronos lancia la notizia, che non avremmo mai voluto leggere. Dal testo si apprende che è in stato di fermo per omicidio, presso la caserma dei carabinieri di Bergamo, un marocchino di ventitrenne fermato sabato sera, sul traghetto Berkane, diretto a Tangeri, in Marocco e partito da Genova; nell’ambito delle indagini sulla scomparsa di Yara Gambirasio, la ragazzina tredicenne scomparsa da Brembate Sopra il 26 novembre scorso senza lasciare tracce. In seguito altre notizie si aggiungono al quello che sembrava un triste epilogo, grazie al susseguirsi del tam tam su radio e programmi televisivi e confermano quello che nessuno avrebbe voluto potesse ancora succedere. Il fermo dell’uomo che si trovava già in acque internazionali e in fuga, è stato possibile grazie al capitano del traghetto che invertito la rotta e rientrato, uscendo dalla zona che impediva agli inquirenti di operare il fermo. Le accuse mosse al magrebino: omicidio di Yara e occultamento di cadavere. Alle 14.48 si da inizio alle ricerche del corpo della giovane, la zona interessata per trovare il suo corpo, comprende i Comuni di Brembate di Sopra, Ponte San Pietro e Mapello. Le prime parole del tunisino sono state “Che Allah mi perdoni, ma non l’ho uccisa io”. La stessa frase che ha fatto scattare il blitz nei suoi confronti e intercettata dal suo telefono e lo inchiodano alle sue responsabilità nei confronti della scomparsa, senza escludere la presenza di complici in questa vicenda.
La frase del resto si prestava ad una sola lettura: la ragazzina è stata uccisa, e che l’uomo non era solo. Il giorno 7 dicembre, ecco il colpo di scena, la frase sarebbe stata tradotta male. Decadono le accuse per l’indiziato.
Troppe le domande che nascono spontanee da questa frase, e di cosa le sia accaduto. In ogni caso, le testimonianze concordano sul fatto che Yara prima di far perdere le proprie tracce si trovava con due uomini. Al colonnello Roberto Tortorella, il compito di informare i familiari della ragazzina.
Questi i flash che ci hanno portato a scrivere di questa orribile tragedia e che pubblichiamo per documentare quanto visto dalla sensitiva.
Dal 29 novembre noi di noirbynoir, avevamo già in mano la mail e il messaggio della nostra investigatrice psichica, la sensitiva Rosemary Laboragine che senza troppi preamboli, ha inviato in redazione i suoi terribili flash sulla scomparsa di Yara. Riportiamo per dovere di cronaca, il contenuto del messaggio com’è giunto a noi:
“Rosemary Laboragine – 29 novembre 2010 alle ore 19.11. Ciao Nic, sai per questa ragazza, Yara Gambirasio, non ho flash buoni mi è apparso un numero, 48 non so se abbia a che fare con chi l’ha presa o civico di qualcuno ma questa scomparsa non mi piace proprio azz…. forse un pedofilo…..Vedo acqua .. e sassi.. una macchina rossa . forse un fiume? La vedo nel fiume, violentata e poi uccisa. Comunque non è lontana, ma secondo me è morta…. vedo due uomini adulti che l’hanno presa un numero 48 non so se siano gli anni di qualcuno o civico casa palestra? non so. (La persona che riceve è il direttore di Vignettopoli e dell’inserto d’investigazioni “noirbynoir”, Nicoletta Damiano).
Altra segnalazione da parte di una fan in Facebook, dove la bacheca della sensitiva è molto seguita.
“05 dicembre 2010 alle ore 6.44 da S.D. che rammenta nel contenuto alla sensitiva un flash che la donna aveva avuto sempre sulla vicenda e postato il 04 dicembre alle ore 21.28: Rose tesoro, ma tu all’inizio parlavi una macchina rossa dopo la sparizione di Yara !!! Stasera ho sentito al TG che hanno detto di una macchina rossa di piccola cilindrata, ma non tutti i TG l’hanno detto però … io mi sa che l’ho sentito oggi a Canale 5”.
Lasciamo a Rosemary e al suo libro, la psossibilità di far comprendere che le investigazioni paranormali, sono una realtà importante e che non dovrebbe più essere sottovalutata da chi investiga. A noi il piacere di annoverarla tra i nostri scrittori con un libro interamente devoluto ad un’associazione che si preoccupa di tutelare i diritti dei minori, il CIATDM.
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