Vignettopoli
Auguri a tutte le DONNE
La festa della donna è diventata obsoleta? Pare di no. Ristoranti, pub, discoteche, almeno qui in Romagna, sembrano non risentire del rigurgito femminista che sta diventando la voce imperante di molte donne. Trasmissioni televisive e programmi radiofonici al grido di “basta con la mimosa, vogliamo il rispetto della donna tutto l’anno” inneggiano all’appuntamento rosa come se fosse un insulto per chi invece la gradisce.
Pare che nel nostro Paese non sia più possibile fare nemmeno questo e una festicciola, riveduta e corretta che ha perso il suo significato originario, continua ad essere strumentalizzata. Al di là della storia delle donne e le loro battaglie, tutte rispettabilissime, cosa c’è di male se si decide di festeggiarla con un mazzo di mimosa ricevute da un ‘amica o da un uomo? Siamo al paradosso! Possibile che ci siano solo donne che si sentono oltraggiate, offese, sfruttate o molestate dall’emisfero maschile? Non è così, grazie al cielo.
Sono davvero tante le cose che non vanno nella vita ma non sono tutte. Questo modo di fare è solo terrorismo psicologico che porta ad una depressione sociale che sta avanzando senza chiederci il permesso. Si respira l’intolleranza di una popolazione cui non va bene mai niente e lo sbattere qualche euro in un rametto di mimosa, diventa un gestaccio contro la comunità. Ci lamentiamo per qualsiasi cosa, per il lavoro che manca, per i problemi che sono tanti, per non riuscire ad arrivare a fine mese, dimenticandoci che così facendo, danneggiamo i consumi che crollano, con conseguente difficoltà di mantenere quei pochi posti di chi ancora li ha.
Va bene combattere il consumismo, quello patologico e che ti fa comprare fischi per fiaschi; un male, quando si ostacola sempre e comunque. La linea che ci separa dall’annullare le piccole cose superflue, al trattenerle un po’, è sottile. Il nostro Ego, ha bisogno anche di un po’ di leggerezza, o i disastri possono essere dietro l’angolo di chi lo impoverisce giorno dopo giorno.
Chi fa sentire la donna fuoriposto, solo per il fatto di voler festeggiare questa festa, si mette sul pulpito sbagliato. Le donne si devono rispettare tutte. Le donne devono rispettare le altre donne, anche quando non la pensano come loro! Ma sembra una partita persa in questa società che continua a mostrare cantanti dall’ugola d’oro che credono di avere la soluzione per migliorare la vita …degli altri.
Facciamo tutto l’anno azioni costruttive per migliorare la qualità della vita di ogni donna, di ogni uomo, di ogni bambino e non solo quando scocca la Festa della Donna, giusto per coerenza verso una società che ospita tutti e cerchiamo di non dimenticare che, se c’è anche qualcuno che non lo fa, è giusto così. Siamo umani, non perfetti, con i nostri vizi e le nostre virtù!
E’ un po’ come per l’effetto di Avetrana e dintorni, tutti sono contro tutti: l’informazione non deve essere fatta, la morbosità cresce a vista d’occhio; si chiede il silenzio stampa e poi, tutti ne parlano ugualmente e continuano a inchiostrare pagine di giornali, a riempire di voci le trasmissioni televisive e radiofoniche; siamo tutti d’accordo a non voler far vedere che non siamo d’accordo. Ma le nostre azioni ci sconfessano.
Che il terzo millennio stia forgiando solo ipocriti che gridano “vade retro mimosa” e poi, quando il partner si ricorda di portare il mazzolino incriminato: passo indietro e accettazione della festa.
Cari uomini, non comprate mimose, tanto se non le avete mai regalate, avrete una buona scusa in più per continuare a farlo; chi invece vorrebbe e si sente in difetto per tutto il ciarlare delle suffragette dell’ultima ora, non fatelo in ogni caso. Una di queste donne potrebbe essere proprio vostra moglie.
Chi invece ha voglia di svagarsi, essere positivo nonostante tutto quello che c’è, e sempre c’è stato, prenda la sua donna e se la porti in un bel ristorante, un pub o in discoteca…regali mimosa, magari accompagnata con un piccolo cadeau… che poi sia solo un libro, un profumo, un foulard, una penna o un anello…ebbene, poco importa, avrete permesso ad altri di mantenere il posto di lavoro… e se vi avanza qualche mazzo di mimosa, io sono qui, felice di gradire il vostro omaggio floreale.
Auguri a tutte le donne… a quelle come me che si danno da fare tutto l’anno e non vedono nella festa della donna un oltraggio perpetrato ai propri danni; a chi non vede negli uomini solo dei nemici- troppi ce ne sono che valgono- e, auguri anche a chi nella vita vede il bicchiere sempre mezzo pieno e non la disperazione assoluta come se vivesse nel terzo mondo.
Meditiamo anche sulle piccole cose che sembrano stupide e prive di significato ma che possono fare tanto psicologicamente e non dimentichiamo che essere incavolati tutto l’anno fa male alla salute! Cin Cin!