Vignettopoli
Arrivato il decreto AMMAZZA EDITORE
Come se non ci fossero abbastanza problemi nel Paese, che subito ne affiora un altro e lesivo per gli editori e i lettori. Questa la “Nuova disciplina sul prezzo dei libri” che è stata appena approvata dal Senato ed inviata alla Camera, che stabilisce di che morte gli editori, devono morire, tranne i soliti noti- per loro il problema non esisterà mai- e stabilisce, su quali basi non c’è dato ancora di capirlo ma possiamo tentare di immaginarlo, che non si potranno più applicare sui libri sconti superiori al 15% del prezzo di copertina o al 20%, se la vendita avviene per corrispondenza o via Internet (online).
Il provvedimento Ammazza Editore, come giustamente sostengono da più parti, colpirebbe soprattutto il mercato editoriale online e conseguentemente i consumatori- che ancora ci sono e per fortuna- e che possono avvalersi di prezzi più invoglianti, quindi, risparmiare e, aggiungiamo noi, diffondere un buon esempio per il sano piacere della lettura.
Alcuni membri di Generazione Futuro, con riferimento ad un DDL che mortifica specialmente i piccoli e medi editori, come risposta, hanno lanciato una raccolta firme per opporsi all’approvazione di questa norma. http://www.libertiamo.it/2011/03/09/liberi-sconti-e-libera-cultura-in-libera-economia/#more-27688
Come editore, trovo intollerante che si decida di fare un decreto di legge che penalizzi tutti gli editori, tranne i soliti noti. Non è questo il modo migliore di incrementare alla lettura, di favorire la cultura, che sia poi di qualità o di basso profilo letterario, è solo il lettore che deve deciderlo e senza che gli sia sottratta la possibilità di farlo. Ci sono grandi autori che sono soffocati dallo strapotere delle solite case editrici che si stanno mangiando il mercato editoriale, è ora di dire basta!
Chi promuove queste iniziative, atte a tagliare le poche possibilità che aiutano a portare avanti un settore che sente il morso della fame cartacea…di qualcun altro, ha un solo scopo e non è certo quello di salvaguardare il lettore- consumatore, anzi, lo penalizza, stoppando l’incedere di molti editori, che in silenzio operano, credendoci in un mestiere tra i più difficili del mondo, tra i più criticati e vituperati ma mai favoriti. Come dobbiamo leggere questa legge? Come un escamotage per rubare i lettori? No, i consumatori.
Il denaro continua a dettare legge, a muovere le azioni di pochi a danno di molti. Che la cultura e la libertà economica fossero a rischio nel nostro Paese, ne avevamo sentore da un pezzo; ma che si debba sempre chinare la testa alle prepotenze di certi legiferanti che credono di avere nelle mani il “verbo” per modificare il lavoro degli altri, senza nemmeno conoscerlo, o chissà per quale altro assurdo pensiero machiavellico che non c’è dato di sapere, è troppo!
Non avendo come editore i mezzi per trasferire la mia azienda editoriale in Cina, posso chiedere che a me e chi appartiene alla mia categoria, ci si lasci lavorare in pace? E’ troppo? Mi rivolgo a quanti leggeranno questo mio scritto, invitandoli a firmare l’appello di chi ha pensato bene di mettersi nei nostri panni e non in quelli di milionari da strapazzo che giocano a fare gli editori. Firmate la petizione al collegamento ipertestuale sopra citato, giocate tutti con Noi, non contro di noi.
A Voi Lettori, che avete a cuore il sano piacere della lettura, Vi si chiede un gesto a favore dell’editoria… affinché ciò che accadde molto tempo fa, non debba ripersi una seconda volta…lo ricordate? …Un giorno, un tipo qualunque, si alzò con la luna storta e decise di azzerare un certo tipo di cultura… ricordate la Notte dei Cristalli? Si cominciarono a bruciare i libri nelle strade e nelle piazze e poi, si continuò a bruciare anche chi li scriveva o apparteneva a quella cultura. Mandiamo un segnale forte a chi della cultura vuole fare solo un “affaire privée.”.