Vignettopoli
Giappone e la paura dei fantasmi di Chernobyl sul mondo
“L’Italia sul nucleare va avanti. La posizione rimane quella che è, non è che si può cambiare ogni volta”. Così ha risposto il capogruppo alla Camera del Pdl, on. Fabrizio Cicchitto, a chi chiedeva se fosse cambiata la posizione dell’Italia dopo i tragici eventi. E’ un disastro annunciato e senza precedenti quello che ha colpito, l’11 marzo il Giappone e che di prima mattina ha invaso i nostri teleschermi.
8.9 gradi della scala Richter con un effetto tsunami seguito alle terrificanti scosse che tutti hanno potuto vedere nella drammaticità del loro svolgersi. Grazie ai potenti mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione, ci rendiamo conto che nulla si può fare contro la natura, quando questa si rivolta contro l’uomo. Ora il mondo segue con apprensione l’immane tragedia, che a detta di molti, potrebbe diventare una nuova Chernobyl. Onde di 10 metri di una forza inarrestabile, ha raso al suolo la costa nord orientale del Giappone. Imbarcazioni, treni, case, uomini, tutto è stato trascinato via, nel giro di poche immagini.
La conferenza stampa tenuta oggi dal premier giapponese Naoto Kan, ha mostrato con volto e parole “Un disastro senza precedenti”, la preoccupazione della distruzione cui sono stati protagonisti e attori al contempo. Il premier ha affermato che il sisma, previsto da tempo, ha sorpreso per la virulenza prodotta dallo tsumani. Naoto Kan, ha voluto tranquillizzare gli abitanti di Fukushima e che si trovano nell’area degli impianti danneggiati dal sisma, confermando che l’impegno sarà volto al fine di evitare rischi alla loro salute. Un ringraziamento alla comunità internazionale per il pronto sostegno offerto e al presidente Obama, resosi disponibile ad aiutare nell’emergenza, il paese nipponico.
Sono “improbabili” gravi danni al reattore di Fukushima. La gabbia di contenimento del reattore, chi dice sia gravemente danneggiata, altri “crollata” e nuove fonti “disintegrata”. Tutto questo è avvenuto intorno alle ore 9 in Italia. L’agenzia Kyodo, agenzia che fa riferimento alla sicurezza nucleare giapponese. L’A.I.E. (Agenzia internazionale per l’Energia atomica) ha richiesto con urgenza informazioni più dettagliate sull’esplosione avvenuta al reattore della centrale nucleare Fukushima uno. Intanto si è chiesto alla popolazione limitrofa alle centrali nucleari di non uscire di casa, evitare qualsiasi esposizione della pelle, di non bere acqua. Altri affermano che è stato chiesto alla gente di allontanarsi per un raggio di 20 km, e ancora che il governo abbia ordinato l’evacuazione di più di 45.000 persone. Le autorità di Tokyo si trovano a dover fronteggiare l’allarme nucleare degli impianti di Fukushina, che distano dalla città 250 km. Già la gente fa scorte e si sta allontanando da Tokyo.
52 sono le centrali nucleari giapponesi seriamente danneggiate dal terremoto. La nuvola bianca vista sopra la centrale di Fukushima-Daiichi e mostrata dalla Nhk (televisione nipponica), pare sia molto più pericolosa di quanto avevano ipotizzato ma al momento, sembra si sia riusciti, grazie al vento a favore e che soffia verso il mare, a rimediare a un nuovo problema.
Difficoltà anche per le centrali elettriche. La Tokyo Electric Power Company ha fatto sapere che oggi, potrebbe esserci un blackout per i danni subiti e che hanno costretto le centrali elettriche ad arrestare il servizio. A rischio forniture elettriche, rivela lo Japan Times. Si stima che più di cinque milioni di famiglie saranno senza energia elettrica.
Le scosse di assestamento continuano in Giappone, una di magnitudo 6,4 pare abbia colpito la città di Honshu sulla costa orientale che dista a circa 82 km da Fukushima (zona centrali nucleari).
Sono circa 9.500 le persone disperse nella città di Minamisanriku, notizia della prefettura di Miyagi, questo secondo la Kyodo News Service, più della metà della popolazione. Il numero delle vittime a seguito del terremoto che ha sconvolto il Giappone è ancora impossibile da stimare e se consideriamo che la metà di questa sola città sia dispersa, ci vorrà del tempo per contare eventuali vittime che adesso sono 1.400