Vignettopoli
“Good morning, Mr Bond”!
Londra. Danny Boyle offre al mondo uno degli spettacoli più belli del nostro secolo. Sono le 22 in Italia, le 21 nel Regno Unito quando buio e silenzio scendono sull’imponente struttura dello Stadio Olimpico e la cerimonia per le olimpiadi di Londra 2012 ha inizio.
Davanti ai nostri occhi vediamo un’Inghilterra che ha voglia di sognare e di sperare e ce ne rendiamo conto subito: il tema principale sono i bambini, il futuro di una nazione: a loro è affidato il conto alla rovescia per aprire lo spettacolo! Bradley Wiggins fa rintoccare la campana più grande del mondo ed i fuochi di artificio dichiarano l’inizio dell’autocelebrazione dell’orgoglio inglese.
Il braciere si accende!
Non viene lasciato nulla al caso. Si parte con l’affermazione che il popolo, un tempo dedito all’agricoltura e alla pastorizia in quel preciso momento è il catalizzatore dei grandi occhi dell’intero globo.
Sfilano uomini di ogni era e di ogni nazionalità a significare la grande apertura culturale inglese, assistiamo alla nascita del periodo industriale, della rivolta degli operai, le suffragette prendono la scena di lì a poco ed un magistrale Kenneth Branagh ci guida attraverso il suono della sua voce.
I video trasmettono le immagini di tutto ciò che è inglese. Un viaggio senza tempo nella musica, nella letteratura e nel cinema con un cameo che resterà nella storia: Her Majesty the Queen, Elisabetta, interpreta se stessa, nei suoi veri appartamenti in un’improbabile ma affidabile Bond Girl al fianco dell’indimenticabile 007 inglese Daniel Craig.
“Good morning, Mr Bond”!
Il proverbiale humor inglese ha vinto.
Vince nelle note di Mike Olfield, nella voce di J.K. Rowling, vince nell’orchestra diretta da Vangelis e ancora di più vince nel remake dello splendido Momenti di Gloria con un Mr. Bean eccezionale che è disposto a tutto pur di vincere … sebbene sia tutto un sogno.
Ma proprio questo ci ha voluto mostrare lo straordinario Danny Boyle: il sogno di essere inglesi.
Un sogno guidato fin dall’inizio dalla voce dei bambini che intonano a cappella un canto popolare, i bambini che ci guidano fino ad arrivare all’autocelebrazione del servizio sanitario inglese, con bimbi veri (non attori o sedicenti tali) ed infermiere e dottori veri lì a ballare su quel campo e a dichiarare a tutto il mondo che da loro le cose vanno bene! Bimbi terrorizzati da tutti gli incubi notturni e bimbi salvati dalla celebre Mary Poppins.
Il Regno Unito ha vinto!
Dopo la storia è il momento del presente ed in un battito di ali ecco arrivare la sfilata delle 200 nazioni partecipanti ai giochi. L’inquadratura spazia tra gli atleti in gara ed i capi di stato, sino ad arrivare al turno della nostra nazione: l’Italia.
Valentina Vezzali come porta bandiera, il presidente Napolitano sinceramente emozionato e noi, i nostri atleti … i soliti italiani, con fogli di carta bianchi indirizzati verso le telecamere per salutare mamme, ragazze, fidanzati e quanto altro … Danny Boyle ci ha donato un sogno e noi lo abbiamo “attualizzato” un po’ troppo
Con gli occhi pieni di tutte quelle emozioni ed i cuori palpitanti in petto, andiamo a letto.La mente ci spinge a dei paragoni poco edificanti. Optiamo per non farli soprattutto dopo gli ultimi avvenimenti di cronaca a danno di bambini e malasanità!
E se a Dio è affidato il compito di salvare la regina, Danny Boyle resterà per sempre nella storia come l’uomo che ha saputo trasformare in sogno la celebrazione di una nazione!