L'Opinione di
Nuove frontiere della terapia psicologica: la phone therapy
Se ne parla già da qualche anno, ma nei paesi anglosassoni e negli Stati Uniti la terapia telefonica con uno psicologo è, di fatto, una realtà di successo. Alcune recenti ricerche validano quest’affermazione. Il ricercatore e assistente esecutivo Lynn Bufka, per l’Associazione americana di Psicologia, nel suo studio ha comparato persone che seguivano una terapia faccia a faccia con lo psicoterapeuta ad un altro campione che invece riceveva la terapia esclusivamente via telefono. I risultati hanno rilevato che in entrambe le modalità, il benessere terapeutico era garantito. Secondo la medesima Associazione circa l’85 % degli psicologi americani si occupa di terapia via telefono a fianco a quella nello studio di consulenza. Un altro studio condotto dai ricercatori dell’Università Northwestern di Chicago, su un campione di 325 persone che entravano in terapia per problemi di depressione, ha confrontato i risultati dell’una e dell’altra modalità di trattamento. L‘osservazione sui due gruppi, il campione, che seguiva la terapia per telefono e il campione che invece si recava nello studio dello psicologo, ha permesso di capire che la maggior parte delle persone che seguiva la terapia nella stanza del terapeuta abbandonava il trattamento nelle prime cinque settimane. Ciò non accadeva nel gruppo della terapia telefonica. David Mohr, l’autore di questo studio ha analizzato le caratteristiche degli utenti nella terapia telefonica e molti di questi avevano già tentato la strada del setting clinico, abbandonandolo. La terapia telefonica può aiutare chi non riesce ad accedere per diverse ragioni in studio, molti soggetti affetti da depressione hanno secondo il medesimo studio, trovato sollievo da un percorso di questo tipo. E’ certo che la psicoterapia faccia a faccia permette di costruire un’alleanza terapeutica più genuina e favorisce l’empatia reciproca. In ogni caso, come l’autore specifica, la consulenza telefonica può essere affiancata anche a quella in studio con buoni risultati. Di recente Alan Budney psichiatra e professore presso la Scuola di Medicina del Darmouth College nel New Hampshire, si è espresso favorevole all’utilità della terapia telefonica per soggetti dipendenti da sostanza stupefacenti, ritenendo che in futuro sarà la più favorita modalità di trattamento soprattutto per coloro che per motivazioni personali e logistiche non riescono a varcare lo studio dello psicologo e in particolar modo per chi desidera restare anonimo. Peter Gates (University of New South Wales ) ha preso in esame un campione di 160 fruitori di marijuana, (Gates e coll.) che seguivano un percorso di consulenza telefonica per quattro settimane, in cui ricevevano informazioni e suggerimenti per smettere con la dipendenza, e come affrontare la fase di astinenza con lo scopo di non riprendere a fumare. Gates e coll. confrontarono i risultati del loro studio con un gruppo di controllo, ed emerse che il 39 % del campione aveva interrotto la condotta di dipendenza confrontati con il 20% dei soggetti che non avevano seguito la terapia telefonica. Per quanto mi riguarda utilizzo già da qualche tempo la phone therapy e ho scoperto che questa modalità di trattamento può aiutare un ampio spettro di persone che lamentano difficoltà relazionali, causate da disturbi emozionali riconducibili a quadri diagnostici più complessi, come ansia, depressione e disturbi alimentari. La consulenza telefonica è la nuova frontiera della terapia psicologica, soprattutto perché i ritmi di vita frenetici e le condizioni lavorative precarie rendono insicure le persone così che anche varcare la stanza dello psicanalista, diventa un impegno che si accumula a tutti gli altri della quotidianità. La velocità e la facile accessibilità della phone therapy la rende un territorio da esplorare e perfezionare al meglio per rispondere alla nuova domanda di aiuto.
Dr.ssa NEZ, per info e consulenza psicologica: 347.5122152 o 0541.987503 (nezredazione@gmail.com)