Editoriale
Cercasi EROE del III° Millennio. Astenersi perditempo
Il 2009 ha regalato alla società del Terzo Millennio, quello che la gente non si sarebbe mai aspettata di vedere e vivere, tanto abituata ad essere circondata da apparente opulenza che consacrava se stessa a una vita illusoria e ricca di tutto quanto.
Non entrerò nel merito di quanto si viva al di sopra delle proprie possibilità per effetto di un bombardamento mediatico che induce a falsi bisogni ma piuttosto, avendo i popoli riscontrato che, non è solo un paese ad essere in sofferenza ma tutto l’Occidente, oggi, ci si domanda atterriti, come se ne uscirà con le solite soluzioni stantie e volte a metterci una pezza, modellate a misura della propria nazione, quando il vero “paese” per effetto della globalizzazione è il mondo e il denaro che in esso circola. Ogni soluzione dovrebbe essere considerata in funzione di un globale che ci attanaglia tutti e del quale, seppur si dia per scontata l’esistenza, nessuno ne tiene conto. Il big band dell’inizio recessione, ha dato i natali nel 2008 e, cassa di risonanza l’America, con le sue banche, rea confessa di un mercato immobiliare dalle azioni ridondanti con mutui ipotecari di scarsa qualità, che hanno creato un indebitamento facile ed un rovescio finanziario, semplice, sia per le banche che elargivano i “Subprime”, sia per chi è cascato nella stravagante morsa operosa di banchieri dallo scarso profilo e scaltramente ingegnosi, che grazie al credito facile, a prodotti finanziari allettanti e concessi a tutti, son riusciti a far collassare il mondo finanziario. La società liquida, tanto cara a Bauman, conosce la scarsa liquidità in cui si è venuta a trovare, gli economisti lo sapevano come le nostre mamme e nonne, poco avvezze a usare il PC ma che avevano capito sin dalla prima carta di credito apparsa sui mercati ed entrata nelle case del mondo, che si stava facendo il passo più lungo della gamba. Lo sapevano proprio perché avevano vissuto un periodo simile e che ha portato la recessione a livelli enormi, nel lontano 1929, dove gli acquisti a rate, hanno indebitato le famiglie italiane in un falso boom economico dove finanzieri dell’ultima ora acquistavano in Borsa con soldi non propri e dando in garanzia ciò che compravano. Non è cambiato niente e siamo caduti negli stessi errori della società dei nostri nonni. Le banche, oggi come allora, han smesso di dar soldi, anzi ne richiedono i rientri a chi li deve e senza tanti complimenti. La sfrenata corsa ai consumi, voluta da una società capitalista che non ammette sconti, seppur invogli l’individuo con questo sistema: paghi uno e prendi due. Intanto, riempiamo le case di cose inutili, senza rispettare quelle che sono le vere esigenze delle persone. Guardo ai politici che sono ritornati dal ritiro e sorrido per la pochezza con cui hanno impacchettato una soluzione urgente e che non servirà a niente. Ultima notizia, l’IVA aumenta. Ma dov’è Superman, Batman o un “uomo qualunque” che stufo delle prese in giro di gente che non si riesce più a mandare a casa, rivendichi i diritti dei più deboli, che si opponga con forza all’arroganza di chi fa Leggi sempre uguali e che non servono più a tappare i buchi di una società alla deriva? Possibile che non esista un modello cui ispirarsi per dare il là, ad una rivoluzione pacifica ma efficace e che fermi l’ingordigia di pochi? Troppa gente ha creduto in un uomo che a forza d’insulti e urli, pareva volesse indossare i panni del supereroe, io stessa sono stata affascinata dalle sue parole, sebbene l‘enfant prodige del Pd mi piacesse di più…ma gli eroi non esistono nella nostra società e seppur il cinema ci permetta di sognare su figure improbabili che saltano fuori dai fumetti ed entrano nella nostra vita attraverso un teleschermo per sconfiggere il cattivo di turno, è pur vero che siamo orfani allo sbando, senza punti di riferimento, increduli del nulla a tutto tondo che pare essersi impossessato delle nostre vite e delle nostre menti. Siamo soli, ci resta solo il cinema e i suoi eroi dotati di superpoteri. Oggi non ci sono più uomini che trasformano se stessi, attraverso le difficoltà, il dolore o le rinunce, le continue sconfitte, in punti di forza per il bene della collettività. Nella nostra società “buia” non c’è posto per il “noi” ma esiste solo il singolo, l’io. Coerenza, onestà intellettuali, spirito di corpo, umanità… siamo tutti troppo distratti dal nostro personale per essere davvero attenti al disastro che si sta compiendo fuori e “dentro” di noi. Scendiamo a compromessi con i nostri sogni, prostituiamo le nostre idee in cambio di un iPhone, non ci preoccupiamo di quale sia il prezzo che pagano gli altri per le nostre azioni sconsiderate e così facendo, ci diamo in pasto a uomini senza identità, che nella storia non entreranno mai, anche perché non ce ne sarà una da raccontare alle generazioni future. Tutto è da azzerare. Meglio stendere un velo pietoso su questa società, che se ti da il buongiorno, è solo per avere un tornaconto. Non siamo più “nessuno” ma siamo sicuramente le marionette di pochi e, fino a quando non ci saranno uomini e donne che crederanno davvero nel cambiamento, senza il bisogno di urlare la solidarietà ad ogni costo o a ergersi difensori della pace per avere un “pass” mediatico d’ascolto e visibilità, ecco che ritorneremo ad essere “qualcuno”. Abbiamo bisogno di eroi, non di uno solo ma di molti, che senza blaterare soluzioni pindariche per arrivare ai 12,000 euro mensili elargiti da noi poveri cretini, decidano di non ricavarci che un dignitoso stipendio, come dovrebbero averlo tutti; che comprendano che il fatto di essere fortunati, è solo un plus valore che non tutti possono vantare ma è pur vero che la ricchezza del nostro Paese appartiene a tutti; chi ha avuto fortuna e conoscenze giuste, deve ricordare che non può pensare di sedersi sugli allori a discapito di chi, meno furbo… OPS… fortunato, non riesce nemmeno ad avere di che sopravvivere. Così come una dignitosa pensione, che sia uguale per tutti, al fine di rispettare chi questo Paese l’ha reso grande, ha lavorato tutta una vita ed ha tutto il diritto di riposarsi, senza pensare a cosa metterà in tavola il giorno dopo. Non ci sono anziani di serie A, B o Z, ma solo persone che hanno lavorato o avrebbero voluto poterlo fare. Più di ieri, abbiamo bisogno di uomini e donne di buona volontà per fermare chi sta facendo scempio delle nostre ricchezze.
La “società liquida” è ormai superata dalla “società buia”, se nella prima non riuscivamo a rimanere in equilibrio perché sbattuti di qua e di là, senza sapere cosa stavamo facendo ma per fare ciò che facevano tutti, giusto per non essere trasparenti a discapito delle nostre Identità, ecco che in questo “buio” collettivo, i nostri occhi non riescono a vedere nemmeno noi stessi. Il sistema economico mortificante ma redditizio che ci ha dominato, sta crollando ed ha contribuito a spersonalizzare la massa che ha sostituito la società tradizionale dei nostri nonni, dove i valori che guardavano al rispetto dell’altro, alla comprensione e il mutuo soccorso, non erano un optional. Tutto questo non c’è più. E’ stato sostituito da un’aberrante copia di una società ideale che eleva a dogmi i disvalori, dove l’aggressività è in crescita costante, la rabbia non la ferma più nessuno, la pazienza non si sa più cosa sia e il sacrificio non ha più ragione di essere.
Comunismo, Fascismo, Democrazia, non ci siamo mai fatti mancare niente e adesso? Mi domando cosa stia arrivando, considerando i fatti di cronaca che si moltiplicano per effetto di una risonanza mediatica becera e stupida che come i parlamentari, tengono d’occhio le loro poltrone e i loro posti fissi, fregandosene del danno che fanno, ogni volta che aprono bocca. Si muovono sotto l’egida della Libertà di stampa!! Mai si era arrivati a toccare un così basso profilo nella comunicazione, dove “AVERE” impera e rende schiavi ma nessuno condanna, salvo che non si tratti di far quadrare l’audience di trasmissioni tutte uguali e inutili ma che stanno distruggendo l’equilibrio della gente e incattivendo tutti. ESSERE non interessa a nessuno ma se si fanno due lacrime o raccontiamo il nostro disagio davanti alla telecamera, ecco che forse qualcuno… cinque minuti, ci pensa. Chi è colpevole delle conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti? Di quegli imprenditori che per troppi debiti si sono uccisi? Di quelle famiglie dove la violenza si genera per effetto di una difficoltà di vivere che non somiglia a quella mostrata dalle televisioni di tutto il mondo che han puntato sull’intrattenimento e la politica e che godono a farci sapere che Katie avrà un bimbo e che sua suocera, la regina, diventerà bisnonna. O cosa diciamo a quel padre che sta piangendo e facendo la spola tra due ospedali dove ci sono i due piccoli figli ricoverati, che una moglie disturbata ha gettato dal balcone???? A chi attribuiremo le colpe dei tanti omicidi e violenze sulla donna, quando poi, di colpevoli nemmeno l’ombra e quando ci sono, escono per un vizio di procedura o per “decorrenza dei termini” di Legge?? Potrei continuare all’infinito ma devo lavorare, per riuscire a pagare Tasse e IVA, io lavoro solo per quello da diversi anni. La professione che ho sempre sognato di fare sin da bambina, non mi garantisce i sei milioni di euro che tutti gli altri inutili giornali riescono a prendere, grazie ai finanziamenti…Io, i miei giornali li amo e continuerò a pagare Tasse e IVA in questo modo, proprio perché non credo che diminuiranno nè tasse e nè IVA. I miei colleghi (editori e giornalisti) han trasformato una professione che è puramente di servizio e che deve informare il cittadino, in un gioco d’azzardo che punta a tirare al “piccione”. Perché “azzardo” direte voi? Perché nella melma ci siamo finiti noi ed il “piccione” potrebbe volare da qualche altra parte e magari, cominciare a chiudere tutto quello che ha, lasciando in altra melma chi lavora per lui. Ma non è un rischio troppo grande per noi Italiani “tutti”, visto che siamo già alla canna del gas? Ok. Troviamoci tutti in Facebook o su Twitter che parliamo dell’ennesimo aumento dell’IVA e mi raccomando, sempre indossando i paraocchi. La società “buia” sta crescendo, quando il pane delle persone è il sesso a oltranza, il denaro sempre e comunque, successo ad ogni costo, permissivismo e fuga dalle responsabilità… s’innesca una depressione sociale propria delle società in sofferenza, specchio del nostro tempo, dove si emula Belen, Berlusconi o i protagonisti di N.C.I.S che sparando dai finestrini di un’automobile in corsa su sconosciuti, mostrano un’aggressività individuale che non ha più bisogno nemmeno del gruppo per potersi esibire. Ciò che sventolano davanti ai nostri occhi sono personaggi inutili e senza talento, possibile che la nostra società non voglia correre ai ripari e tutelarsi da un “troppo bello”, che imbruttisce l’Identità di tutti, la calpesta, la oltraggia, la violenta? Purtroppo una rivoluzione culturale non può essere attivata, proprio perché il potere l’hanno persone dal basso profilo e dal grande Ego ma prive di cervello… un EROE non è sufficiente per salvarci e se anche ci fosse un solo “uomo” pronto a muoversi a favore delle masse, dovrebbe prima scontrarsi con la T.A.R.S.U.