Vignettopoli
100.000 VECCHIETTI D’ORO …DURA DURA…DURA MINGA!
Siamo arrivati a contare i “cento giorni” di un Governo definito di “larghe intese” e verso cui tutti plaudono ma che poi nel concreto, non fa vedere i “muscoli” che possano mettere nelle condizioni il Paese di riuscire a risollevarsi da questa difficile crisi che sta fregando, in importanza, anche quella del ’29.Continuiamo a spostare l’attenzione su un uomo che, seppur non appartenga alla mia idea politica- oggi sono renziana e me ne vanto, dopo essere stata una bersaniana convinta, domani non lo so-, come se fosse il pericolo numero uno e uomo da abbattere ad ogni costo, colui che, non permette a chi non ha idee di andare avanti, perché troppo abile nel riuscire a comunicare se stesso. Il problema di quest’uomo qual è stato? Di aver fatto quello che altri imprenditori del suo calibro non hanno voluto fare, mettersi in politica ma che, di fatto, han sempre mosso i fili dei loro interessi da dietro le quinte.
I politici sono le persone che più di ogni altra, possiedono un Ego spropositato, salgono sul teatrino delle vanità dove tutto è possibile e meglio che in qualunque altra realtà si può riconoscere il sistema feudatario: “Signorotti” che fanno il bello e il brutto tempo, solo ed esclusivamente per dar sfogo ai loro piaceri, per mantenere forti e salde le loro famiglie ed elargire il classico tozzo di pane alla plebe. Ora, avendo il Governo a che fare con un popolo super tassato che, quando è ora di pagare le tasse, manca di liquidità, si vede costretto a far credere che il Governo di larghe intese, è il meglio che poteva capitarci, piuttosto che il nulla. Ma noi non abbiamo nulla, altro che ripresa sbandierata a più non posso e poi, per chi? In questi vent’anni di potentato che noi abbiamo creduto solo berlusconiano, una cosa è chiara ed è che, ognuno fa il suo gioco. Difatti, le ultime interviste parano di un governo di larghe intese, sì ma che deve “durare”. A me sembra una barzelletta come quella del governo montiano che l’ha preceduto appena ieri. Questo però è il sistema “graduale” che applica con leggine atte a fare il solletico, negli anni, ciò che i politici vogliono fare e non la gente chiede. Si pensa che cambiamenti radicali se applicati in un sol colpo, possano provocare rivoluzioni, però, è anche vero che andando di questo passo, gli italiani l’hanno capito chi gioca con loro e chi no.
Altro che pensioni “guadagnate” con un minimo di legislatura. E’ proprio per questo che nessuno toglierà i 90.000 euro al mese a Sentinelli, Ingegnere di Telecom in pensione… OPS!!! Telecom!!! A Carlo Azeglio Ciampi che ne prende 30.000 il mese oppure a Dini, che ne incassa 18.000 o ad Amato, che per un pelo, ce lo ritrovavamo ancora tra i piedi (ipotesi presidenziale e non solo), ebbene, egli ne intasca 22.000. Desidero ricordarvi, per dovere di cronaca, che questi signori percepiscono pensioni “cumulabili”, in altre parole, 4000 dall’INPS per Ciampi e 19.000 come indennità parlamentare… E’ solo un esempio ma io vi chiedo: ma ancora nessuno si vergogna di quanto sta accadendo? Non è ora di dire basta a questi “signori” dal basso profilo e che pretendono di dare a noi, lezione di “stile” in perfetto Made in Italy, quasi fosse nostra la colpa del sistema marcio, che ha incancrenito il nostro meraviglioso Paese e non ci permette di mandarli a casa? Meditiamo, questo lo possiamo fare gratis. Intanto, ne stanno parlando un po’ tutti, di questi pensionati d’oro e di come sia una vergogna che ci sia un fiume in piena di pensioncine da fame stimate intorno ai 500 euro mensili e di come, una sola delle pensioni d’oro, potrebbe far star meglio chi, non immagina nemmeno che si possa arrivare a percepire cifre da capogiro solo per il fatto che si sia nati nella casta degli sfigati. Ma nessuno dice come si metterebbero a posto le cose se i grandi evasori e non solo colui che, pare sia l’unico in Italia a non pagare qualche balzello. Quando una persona “evade”, è giusto che sia punita. Successe in passato con Valentino Rossi, che vive per lo più all’estero, in Inghilterra, aveva evaso la bellezza di una trentina di milioni di euro o giù di li, è stato individuato, ha pagato una multa pesante, ha patteggiato ma non gli è stato impedito di mettere piede…o ruote, in Italia, non gli sono stati interdetti i “circuiti” dove, sempre vincente, continua a esibire il suo fantastico talento. E che dire del compianto Pavarotti? Anche l’artista evase il fisco per una somma esorbitante, i livelli sono ben più alti della cifra evasa dal Rossi. Patteggiamento, multa faraonica, grandi applausi e nessuna interdizione dai teatri in cui si esibiva con la sua bellissima voce. Giusto perché siamo un Paese davvero ridicolo, vorrei ricordarvi anche un imprenditore che è stato condannato, tale e quale a Berlusconi, parliamo di De Benedetti che colleziona una multa di 225 milioni di euro. Tutte queste persone con immagine altisonante, che chiedono a gran voce di combattere l’evasione fiscale degli altri, ma poi, sono i primi ad evadere il fisco e nessuno li interdice. E Monti? Tra IMU e altri ritocchi per fare bella figura agli occhi dell’Europa, quando ricoprì il ruolo di rettore alla Bocconi, evase un’ICI di ben 600.000 euro. Ora mi chiedo, come sia stato possibile che proprio a lui sia stato affidato l’incarico di condurre un governo tecnico, visto che è un evasore…e De Benedetti, che leggendo qua e là sul Web, ha detto le stesse cose che va dicendo da sempre Berlusconi – giuste o sbagliate che siano- e per le quali è combattuto a spada tratta… Che strano Paese è il nostro. Ma le notizie grazie ad Internet non riescono più ad essere silenziate. E’ vero, i giornalisti hanno altro cui pensare, anche i miei. A chi? Berlusconi. E la gente? Anche. Ma i blog sempre attivi e attenti, svolgono quella professione di servizio che, come per tutte le professioni faticose e mal pagate, nessuno vuol più fare.
Se nel nostro Paese ci sono madri e padri in pensione che arrivano a stento a 600 euro il mese, c’è chi, ne prende 90.000 e nessuno ne parla ma cominciano a farlo solo ora, chiedetevi il perché e smettetela di tirare al piccione d’oro, siamo già in pre campagna elettorale e delle pensioni d’oro sono anni e anni che se ne parla, un po’ come per gli stipendi dei parlamentari e nessuno mai fa niente. Facciamo un po’ di conti: sono 100.000 i “pensionati d’oro” che costano oltre 13 miliardi di euro all’anno allo Stato…ma lo Stato non siamo noi? Siamo sicuri che questi soldi non servano di più a chi, potrebbe chiedere un prestito in banca? Lo stato non potrebbe rendersi garante di tutte quelle persone che escono dal circuito del benessere proprio perché super tartassati affinché le banche comincino davvero a fare il loro lavoro con questi soldoni in sperpero?
“Prima del governo di larghe intese per fare un bonifico spendevo 1,50 euro, ora, ne spendo 2,80 o giù di li (un lettore)”.
Le banche e il governo si comportano nello stesso modo, anziché favorire i lavoratori e le imprese, aiutano il governo ad affossarle. Parliamo quindi dei 100.000 pensionati D.O.C. cui lo Stato garantisce assegni spropositati che i LAVORATORI, destra e sinistra compresa, devono versare in contributi per coprirne la liquidità. Un numero spropositato di lavoratori servono per pagare queste pensioni. Eppure, basterebbe solo approvare una legge di poche righe per annullare questa vergogna e ad oggi, a nessuno tra chi abbiamo votato, ha ancora sfiorato l’anticamera del cervello con questo pensiero. Sono anni che lo vado dicendo e altrettanti, che dicono che lo faranno… ma nessuno fa niente. Inutile fondare altri partiti che strombazzano i temi scottanti che nessuno poi, affronterà seriamente. I partiti ci sono ed anche troppi, anche le leggi ma quello che comincia a mancare è la “pazienza” della gente che del biscottino non se ne fa più niente.