Vignettopoli
VOLANO STRACCI TRA LE STELLE
I cittadini non sono un corpo omogeneo: c’è il povero e c’è il ricco, c’è il povero di sinistra e quello di destra, come c’è il ricco di destra e quello di sinistra, poi c’è il povero di sinistra riformista che è in conflitto con il povero di sinistra estremista e così via. E già a questo livello se ne prendi uno per categoria e poi riunisci tutti in una stanza dopo un po’ finisce a sediate. Non ci sarà né grande tema politico, né norma di dettaglio che vedrà l’insieme dei cittadini unito e compatto. Per unificare il corpo dei cittadini c’è un solo metodo: la dittatura.
Appena emerge una minoranza la si mette a tacere e così si taglia la testa al toro. E solo un ingenuo o un pazzo esaltato non riesce a comprendere che quello che sta accadendo in casa grillina a proposito del tema dell’immigrazione non è una degenerazione del movimento: è strutturale. Perciò è patetico Dario Fo quando ci “rimane male” (l’asilo infantile: ora che fa? Sbatte i piedini?) come se il duo Grillo-Casaleggio avesse tradito il popolo. Quale popolo? Forse quello di cui fa parte lui, quello razzista di sicuro no. E infatti lo invito caldamente a leggere il comunicato del Gruppo 878, una delle tante schegge grilline, che chiede addirittura il ritiro dell’emendamento che ha scatenato l’apocalisse a 5 stelle. Cito: “Se questo non dovesse accadere -RITIRO EMENDAMENTO- il senato si mette fuori dal movimento o meglio noi come GRUPPO 878 non li riconosceremo più come portavoce”. A parte la colossale idiozia di ritirare un emendamento già votato (ossignore!) ma i tipi che avete mandato in Parlamento sono portavoce di chi? Di Dario Fo, o del Gruppo 878?
E chi e come può ricomporre il conflitto tra Dario Fo e il Gruppo 878, ammesso che sia possibile? Il leader, o gruppo dirigente (ne sono almeno due) che sconfessa la fuga in avanti dei senatori che agiscono in autonomia. Alla faccia di uno vale uno! E come? Non è nel programma, se ci fosse stato non avremmo preso tutto quello tzunami di voti, consultiamo i cittadini e alla prossima legislatura si vedrà. E alla faccia dell’efficienza della classe politica! Avete intenzione di menarla così per ogni legge che si deve approvare? Finora alla geniale accoppiata Grillo-Casaleggio è andata bene grazie ad un espediente retorico: votiamo sempre no, qualunque roba tiri fuori la kasta PDL-PDmenoELLE e mettiamo la bella scusa che questi sono responsabili di vent’anni di sfascio economico, sociale e culturale, compreso l’omicidio di Cogne. Ecco, il NO può reggere per un po’ come colla per tenere insieme quello che unito non è. E l’accoppiata Grillo-Casaleggio lo sa, perciò stoppa sul nascere qualsiasi timido accenno di apertura dei gruppi parlamentari grillini a collaborare con le altre forze politiche: fermi! NO si può dire alla qualunque, ma se diciamo pure un mezzo SI’ dobbiamo dire a cosa diciamo SI’. Crolla il mito della rappresentanza di tutti i cittadini e volano stracci. E il bello è che il 28% degli elettori hanno pure creduto che quei due illusionisti li potessero rappresentare. luciadelgrosso